Recensione a cura di Massimo Minimo
"Era la Milano da bere" di Alessandro Bastasi è il thriller Fratelli Frilli Editore recensito da ThrillerPages
L’esistenza di Massimo Gerosa, manager in carriera, subisce una brusca svolta quando viene licenziato. Oltre al lavoro l’uomo perde la dignità: cacciato di casa dalla moglie, si riduce a vivere in infime pensioni e poi addirittura a dormire nel suo SUV. Animato da uno spirito di vendetta verso Roberto Modigliano, il suo ex principale, Gerosa sembra trovare un appoggio in un movimento politico di estrema destra. L’odio verso chi l’ha licenziato sta per spingerlo verso un gesto estremo, quando proprio una telefonata del suo “nemico” cambia tutte le carte in tavola.
Il romanzo s’inserisce nel filone del noir sociale di cui Bastasi è uno dei principali esponenti. Come nelle opere precedenti, l’autore è molto attento al contesto nel quale si svolgono le vicende dei suoi personaggi.
Già dal titolo si può intuire come i tempi delle vacche grasse siano finiti per un paese sprofondato in una crisi economica che pare non avere soluzione. A ciò si aggiunge la decadenza dei costumi e della morale, che spinge gli esseri umani a compiere le azioni più bieche. Nessuno si salva, nessuno è innocente, se non forse Cristina, la figlia di Gerosa, l’unica a portare una luce di speranza nel fosco panorama descritto dal romanzo.
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