Recensione a cura di Massimo Minimo
Cosa può mai legare il grande Michelangelo Buonarroti alle famigerate Brigate Rosse che sconvolsero l’Italia negli anni ‘70 ed ‘80? Apparentemente nulla, eppure la giovane Sara Terracini è convinta del contrario. Il giorno stesso della propria laurea la ragazza si trova coinvolta, suo malgrado, in un brutale atto terroristico; braccata da misteriosi esponenti dei servizi segreti italiani, Sara è tratta in salvo dal maggiore Oswald Breil, uno degli esponenti di spicco del Mossad israeliano. Circa 500 anni prima Michelangelo ordisce un’enorme burla che gli sfugge, però, di mano, provocando una serie di omicidi le cui tracce conducono fino al soglio pontificio di Giulio II. Nel 1985 le prove di questa beffa sembrano essere in possesso dei terroristi: come ci sono arrivate ed a cosa sono servite?
Con la consueta maestria Buticchi costruisce un romanzo appassionante che mescola finzione narrativa ed avvenimenti realmente accaduti. Dalla Firenze dei Medici e di Savonarola alla Roma dei Borgia e degli intrighi fino al 1985, quando i brigatisti uccidono barbaramente il professor Tarantelli. Assistiamo quindi all’ascesa di Michelangelo, immenso artista dal carattere burbero e per nulla incline alla sottomissione ; parallelamente, l’autore ci fornisce una versione del sequestro e del delitto Moro che si discosta dalla verità “ufficiale”, insinuando fondati dubbi su come siano andate effettivamente le cose. Il libro testimonia anche del primo incontro fra Oswald e Sara, indimenticabili protagonisti dei romanzi di Buticchi. Noi affezionati lettori speriamo, ovviamente, di ritrovarli presto ancora.
TRAMA: È il 1985 e un’intera nazione, l’Italia, è da tempo sull’orlo della destabilizzazione. A provocare questo stato di tensione è un semplice simbolo: una stella a cinque punte. Ma, all’ombra di quella stella, si concentrano connivenze, intrighi internazionali, alleanze inconfessabili, misteri e insabbiamenti.
Cosa può mai legare il grande Michelangelo Buonarroti alle famigerate Brigate Rosse che sconvolsero l’Italia negli anni ‘70 ed ‘80? Apparentemente nulla, eppure la giovane Sara Terracini è convinta del contrario. Il giorno stesso della propria laurea la ragazza si trova coinvolta, suo malgrado, in un brutale atto terroristico; braccata da misteriosi esponenti dei servizi segreti italiani, Sara è tratta in salvo dal maggiore Oswald Breil, uno degli esponenti di spicco del Mossad israeliano. Circa 500 anni prima Michelangelo ordisce un’enorme burla che gli sfugge, però, di mano, provocando una serie di omicidi le cui tracce conducono fino al soglio pontificio di Giulio II. Nel 1985 le prove di questa beffa sembrano essere in possesso dei terroristi: come ci sono arrivate ed a cosa sono servite?
Con la consueta maestria Buticchi costruisce un romanzo appassionante che mescola finzione narrativa ed avvenimenti realmente accaduti. Dalla Firenze dei Medici e di Savonarola alla Roma dei Borgia e degli intrighi fino al 1985, quando i brigatisti uccidono barbaramente il professor Tarantelli. Assistiamo quindi all’ascesa di Michelangelo, immenso artista dal carattere burbero e per nulla incline alla sottomissione ; parallelamente, l’autore ci fornisce una versione del sequestro e del delitto Moro che si discosta dalla verità “ufficiale”, insinuando fondati dubbi su come siano andate effettivamente le cose. Il libro testimonia anche del primo incontro fra Oswald e Sara, indimenticabili protagonisti dei romanzi di Buticchi. Noi affezionati lettori speriamo, ovviamente, di ritrovarli presto ancora.
TRAMA: È il 1985 e un’intera nazione, l’Italia, è da tempo sull’orlo della destabilizzazione. A provocare questo stato di tensione è un semplice simbolo: una stella a cinque punte. Ma, all’ombra di quella stella, si concentrano connivenze, intrighi internazionali, alleanze inconfessabili, misteri e insabbiamenti.
Sara Terracini non sa ancora quanto le oscure trame del terrorismo la toccheranno da vicino: è il giorno della sua laurea, e Sara è alle prese con una verità sconvolgente. I suoi studi sul Laocoonte, il famoso gruppo statuario attribuito alla produzione classica, indicano che la mano che l’ha scolpito potrebbe invece appartenere a uno degli artisti più famosi di ogni tempo…
È il 1487 e il giovane Michelangelo Buonarroti, a bottega dal Ghirlandaio, si distingue sia per il talento incontrastato sia per il carattere impetuoso e irriverente. Un carattere che, insieme all’invidia e all’avidità che da sempre circondano chi frequenta i palazzi dei potenti, negli anni lo porterà a guadagnarsi non pochi nemici. Ma è una burla senza precedenti, un falso di sua creazione, a rischiare di fargli perdere ogni cosa. E a poco o nulla servirà nascondere i bozzetti del Laocoonte che potrebbero incriminarlo. Anzi, proprio da questo ha inizio una scia di morte che arriva sino ai giorni nostri...
… sino cioè agli Anni di Piombo, e sino a mettere in pericolo la vita di Sara Terracini.
Sara non sa che i bozzetti di Michelangelo potrebbero essere ancora irreperibili per un preciso motivo: se quel tesoro fosse servito a finanziare le operazioni più inconfessabili del terrorismo?
Il segreto sta per riaffiorare e travolgere decine di inconsapevoli protagonisti. Affiancata da un inaspettato personaggio che tanta parte avrà nel suo futuro, Sara è costretta ad affrontare una corsa contro il tempo per cercare di impedirlo...
Un romanzo dal ritmo implacabile, capace di evocare in modo unico lo scorrere impetuoso della Storia, e disseminato di verità che emergono tra le righe a risvegliare i ricordi della nostra memoria collettiva. Una nuova, indelebile pagina del Maestro italiano dell’Avventura.
Titolo La stella di pietra
Autore Marco Buticchi
Prezzo di copertina € --,00
Dati 2013
Editore Longanesi
Disponibile anche in eBook a € 9,99
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