Dopo le ultime due uscite , “ Prestiti scaduti “ e “ L' esattore “ riguardanti la crisi economico / politico / sociale che sta attraversando la Grecia , è opportuno fare un passo indietro alla scoperta di un precedente romanzo di Markaris che vede sempre come protagonista il comm. Charitos. Ed il passato / recente della Grecia .
Infatti in questo romanzo del 2007, ci troviamo di fronte ad un passato che si riaffaccia , con cui il paese ellenico non ha fatto appieno i conti e tra l' altro non è certamente il solo . Rigurgiti reazionari trasportati da fantasmi reali che cercano vanamente di riportare le lancette dell' orologio indietro ad un tempo passato . Un gruppo aggrappato ad una ideologia, (che oggi in Grecia si potrebbe identificare con l'ascesa , non solo elettorale , di “ Alba dorata “, realtà politica che fa della caccia all' immigrato il proprio imperativo categorico) che mette in atto da una parte un sequestro navale e dall' altra , e qui veniamo al cuore del romanzo , un attacco senza esclusioni di colpi al mondo della comunicazione di massa identificato nel mondo della pubblicità come “ azionista di riferimento “ … della nostra vita .
Un tempo era diffuso definire “ la pubblicità è l'anima del commercio “ , in questo caso Markaris ci mette di fronte ad un evoluzione di questa affermazione . Si passa dal mondo del commercio alla sfera complessiva della vita sociale … “ viviamo nell'epoca della Borsa … “ ( anticipando quanto verrà fuori negli ultimi due romanzi ) . Nonostante alcuni passaggi che ritengo un po' forzati per cercare di uscire da una situazione di stallo , la figura di Charitos si rivela ancora una volta (vedi finale del romanzo) fuori dal coro, nelle file dei tutori dell'ordine.
Un tempo era diffuso definire “ la pubblicità è l'anima del commercio “ , in questo caso Markaris ci mette di fronte ad un evoluzione di questa affermazione . Si passa dal mondo del commercio alla sfera complessiva della vita sociale … “ viviamo nell'epoca della Borsa … “ ( anticipando quanto verrà fuori negli ultimi due romanzi ) . Nonostante alcuni passaggi che ritengo un po' forzati per cercare di uscire da una situazione di stallo , la figura di Charitos si rivela ancora una volta (vedi finale del romanzo) fuori dal coro, nelle file dei tutori dell'ordine.
Recensione di Edoardo Todaro
TRAMA: Quando un gruppo di nazionalisti greci si impossessa di un traghetto con trecento passeggeri a bordo, il commissario Charitos capisce subito che non sarà un caso come gli altri: su quella nave c'è sua figlia Katrina. Inizia così un'indagine che metterà con le spalle al muro il poliziotto che ama dire di sé "non sono un Rambo, ma un greco complessato", ma questa volta dovrà stare a guardare impotente mentre l'indagine è affidata alla squadra antiterrorismo. Un intrigo di crimine, politica e mass media rivela un'Atene tentacolare e piena di insidie, in cui Charìtos si muove con la consueta sagacia e ironia, ma alla ricerca del filo rosso che leghi tra loro i delitti che insanguinano le notti in città. Ancora una volta, le misteriose atmosfere noir della capitale greca fanno da sfondo a un giallo avvincente, dal ritmo serrato.
Titolo La lunga estate calda del commissario Charitos
Autore Markaris Petros
Prezzo di copertina € 10,90
Dati 2009, 375 p., brossura
Traduttore Di Gregorio A.
Editore Bompiani (collana Tascabili. Best Seller)
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