Recensione a cura di Diego Thriller
Voto
L'angelo nero, pubblicato nel 1943, è un classico, scritto da uno dei capisaldi del genere noir, Cornell Woolrich.
Atmosfere in bianco e nero, per raccontare la vita perfetta di una giovane sposa, Alberta French, e un marito innamorato, che per lei aveva coniato il soprannome di "viso d'angelo".
Una trama datata, a volte ingenua, ma misteriosa, scritta con uno stile secco e raccontata in prima persona, vi porterà all'angosciante ricerca dell'assassino, con continui colpi di scena e la continua voglia di sapere come andrà a finire quest' incubo, questa disperata ricerca della verità, una verità che seminerà morte, disperazione e grandi delusioni, che a volte solo l'amore riesce a portare.
Titolo Angelo nero
Autore Woolrich Cornell
Prezzo di copertina € 7,90
Su Amazon €6,72
Dati 2006, 251 p., brossura
Traduttore Rocchetti Bellinzoni R.
Editore Fanucci (collana Tascabili immaginario)
Cornell Woolrich, nome completo Cornell George Hopley-Woolrich, noto anche con gli pseudonimi William Irish e George Hopley (New York, 4 dicembre 1903 – New York, 25 settembre 1968), è stato uno scrittore statunitense.
Fino all'adolescenza, Cornell Woolrich fu conteso tra i genitori separati: il padre, ingegnere civile, sempre in viaggio per l'America Latina, e la madre, ricca, colta e possessiva, che durante il periodo scolastico lo teneva con sé a Manhattan. A otto anni assistette a Città del Messico, insieme al nonno, a una rappresentazione di Madama Butterfly che gli fece scoprire l'esistenza della morte, un tema centrale della sua futura narrativa.
La vita di Woolrich fu drammatica come i suoi romanzi. Proprio al culmine del successo, perse la voglia di scrivere e di vivere, anche per la malattia della madre, e incominciò a bere e a isolarsi, fino a non uscire più di casa. Claire Attalie Woolrich morì nel 1957, lasciando il figlio in stato di shock e semialcolizzato.
Negli ultimi anni pubblicò pochi romanzi di scarso valore e fece ripubblicare, facendoli passare per inediti, vecchi racconti usciti sui pulp magazine.
Il suo alcolismo e la sua salute peggiorarono costantemente: si ammalò di diabete e trascurò a tal punto un'infezione al piede che quando finalmente fu visitato da un medico, la gamba era in cancrena e dovette essere amputata. Trascorse gli ultimi giorni su una sedia a rotelle, isolato, assistito solo dai camerieri dell'albergo. Morì lasciando incompiuti l'autobiografia e due romanzi, uno dei quali si chiamava significativamente The Loser (il perdente).
Fu sepolto nel Ferncliff Cemetery a Hartsdale (New York).
Lasciò un patrimonio di quasi un milione di dollari alla Columbia University per un fondo per giovani scrittori intestato alla madre.
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
Voto
L'angelo nero, pubblicato nel 1943, è un classico, scritto da uno dei capisaldi del genere noir, Cornell Woolrich.
Atmosfere in bianco e nero, per raccontare la vita perfetta di una giovane sposa, Alberta French, e un marito innamorato, che per lei aveva coniato il soprannome di "viso d'angelo".
"Lui mi chiamava sempre 'Viso d'Angelo'. Era così che mi chiamava quando eravamo soli. Ed era una cosa speciale, tra lui e me. Avvicinava il suo viso al mio e me lo diceva sottovoce. Mi chiedeva, meravigliato, dove l'avevo trovato, questo viso d'angelo. E altre frasi carine come quelle che i mariti dicono alle mogli."Ma quando la passione comincia a mancare lui viene arrestato con l'accusa di aver ucciso una donna, quella che Alberta considera la sua amante, la bella e seducente Mia Mercer.
"Poi all'improvviso ha smesso. E prima che me ne rendessi conto, erano passate settimane da quando l'avevo sentito pronunciare quel soprannome l'ultima volta. Avevo aspettato che me lo dicesse di nuovo e mi ero domandata perchè non lo facesse. E poi anch'io avevo smesso di aspettare e domandarmelo""Viso d'angelo" non riesce a rassegnarsi, il suo amore , anche se è stato tradito è troppo grande per lasciare che suo marito venga giustiziato sulla sedia elettrica. Così Alberta, con l' aiuto dell'agenda trovata nella casa della donna uccisa, cerca di scoprire il vero assassino.
Una trama datata, a volte ingenua, ma misteriosa, scritta con uno stile secco e raccontata in prima persona, vi porterà all'angosciante ricerca dell'assassino, con continui colpi di scena e la continua voglia di sapere come andrà a finire quest' incubo, questa disperata ricerca della verità, una verità che seminerà morte, disperazione e grandi delusioni, che a volte solo l'amore riesce a portare.
"Ognuno trova qualcuno. Ma la maggior parte degli uomini trova semplicemente una donna. Io, uno su un milione, ho trovato un angelo."Dal romanzo “Angelo Nero” di Cornell Woolrich è stato tratto un film con la regia di Roy William Neill e interpretato da Dan Duryea, June Vincent e Peter Lorre.
Titolo Angelo nero
Autore Woolrich Cornell
Prezzo di copertina € 7,90
Su Amazon €6,72
Dati 2006, 251 p., brossura
Traduttore Rocchetti Bellinzoni R.
Editore Fanucci (collana Tascabili immaginario)
Cornell Woolrich, nome completo Cornell George Hopley-Woolrich, noto anche con gli pseudonimi William Irish e George Hopley (New York, 4 dicembre 1903 – New York, 25 settembre 1968), è stato uno scrittore statunitense.
Fino all'adolescenza, Cornell Woolrich fu conteso tra i genitori separati: il padre, ingegnere civile, sempre in viaggio per l'America Latina, e la madre, ricca, colta e possessiva, che durante il periodo scolastico lo teneva con sé a Manhattan. A otto anni assistette a Città del Messico, insieme al nonno, a una rappresentazione di Madama Butterfly che gli fece scoprire l'esistenza della morte, un tema centrale della sua futura narrativa.
La vita di Woolrich fu drammatica come i suoi romanzi. Proprio al culmine del successo, perse la voglia di scrivere e di vivere, anche per la malattia della madre, e incominciò a bere e a isolarsi, fino a non uscire più di casa. Claire Attalie Woolrich morì nel 1957, lasciando il figlio in stato di shock e semialcolizzato.
Negli ultimi anni pubblicò pochi romanzi di scarso valore e fece ripubblicare, facendoli passare per inediti, vecchi racconti usciti sui pulp magazine.
Il suo alcolismo e la sua salute peggiorarono costantemente: si ammalò di diabete e trascurò a tal punto un'infezione al piede che quando finalmente fu visitato da un medico, la gamba era in cancrena e dovette essere amputata. Trascorse gli ultimi giorni su una sedia a rotelle, isolato, assistito solo dai camerieri dell'albergo. Morì lasciando incompiuti l'autobiografia e due romanzi, uno dei quali si chiamava significativamente The Loser (il perdente).
Fu sepolto nel Ferncliff Cemetery a Hartsdale (New York).
Lasciò un patrimonio di quasi un milione di dollari alla Columbia University per un fondo per giovani scrittori intestato alla madre.
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
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