Recensione a cura di Massimo Minimo
All’interno di un’auto viene rinvenuto il cadavere di una ragazza, con una benda sugli occhi e con mani e piedi legati. Le indagini sono affidate ai Carabinieri, guidati dal capitano Spada e dal maresciallo Piscopo. Messi sotto pressione dal magistrato di turno, i due battono varie piste, dalla vendetta al delitto passionale, per arrivare a quella di un gioco erotico spintosi troppo oltre. Non sono, però, gli unici a cercare l’assassino: anche un giornalista televisivo senza scrupoli ed un’appassionata di “stelle” daranno a modo loro un contributo alla soluzione del caso.
Sin dal titolo è possibile intuire come questo sia un giallo molto originale: l’astrologia, infatti, gioca un ruolo importante all’interno della trama. Ciò non significa, peraltro, che manchino le caratteristiche del romanzo di genere, ad esempio le deduzioni logiche di chi è chiamato ad indagare ufficialmente. Un’altra particolarità è data dalla struttura narrativa: ogni capitolo reca come titolo il nome di uno dei protagonisti e le vicende sono raccontate da quel punto di vista. Fra i tanti personaggi, chi fa un po’ da collante è il maresciallo Piscopo, con i suoi “guai” familiari ed i battibecchi con i sottoposti che spesso risolve affidandosi al dialetto napoletano, in modo da regalarci momenti di vera e propria ilarità.
TRAMA: Un turno di radiomobile come tanti si trasforma presto nell'inizio di un vero rompicapo.
All’interno di un’auto viene rinvenuto il cadavere di una ragazza, con una benda sugli occhi e con mani e piedi legati. Le indagini sono affidate ai Carabinieri, guidati dal capitano Spada e dal maresciallo Piscopo. Messi sotto pressione dal magistrato di turno, i due battono varie piste, dalla vendetta al delitto passionale, per arrivare a quella di un gioco erotico spintosi troppo oltre. Non sono, però, gli unici a cercare l’assassino: anche un giornalista televisivo senza scrupoli ed un’appassionata di “stelle” daranno a modo loro un contributo alla soluzione del caso.
Sin dal titolo è possibile intuire come questo sia un giallo molto originale: l’astrologia, infatti, gioca un ruolo importante all’interno della trama. Ciò non significa, peraltro, che manchino le caratteristiche del romanzo di genere, ad esempio le deduzioni logiche di chi è chiamato ad indagare ufficialmente. Un’altra particolarità è data dalla struttura narrativa: ogni capitolo reca come titolo il nome di uno dei protagonisti e le vicende sono raccontate da quel punto di vista. Fra i tanti personaggi, chi fa un po’ da collante è il maresciallo Piscopo, con i suoi “guai” familiari ed i battibecchi con i sottoposti che spesso risolve affidandosi al dialetto napoletano, in modo da regalarci momenti di vera e propria ilarità.
TRAMA: Un turno di radiomobile come tanti si trasforma presto nell'inizio di un vero rompicapo.
In Contrada Madonnuzza è stato trovato il corpo senza vita di una giovane donna, bendata, mani e piedi legati.
Sul luogo del ritrovamento giungono il capitano Spada e il maresciallo Piscopo, ma non solo…
Per cercare l'assassino e il movente di questo omicidio, infatti, si aprono tre piste divergenti, ciascuna battuta da personaggi interessanti che hanno tutti un buon motivo per consegnare
alla giustizia il colpevole.
La competenza e la professionalità degli uomini dell'Arma si incontrano, e scontrano, così, con un reporter d'assalto alla ricerca del ghiotto scoop
da mandare in TV in una sensazionale
prima serata, e con un'insolita appassionata di mappe astrali.
Le tre piste di indagine si intrecciano in un giallo originale, in cui alla soluzione del caso non si arriva grazie a potenti mezzi tecnologici e a commissari-super eroi belli e dannati, ma a professionisti dallo spiccato intuito, dalle grandi qualità personali e da una buona conoscenza dell'animo umano.
Titolo Le geometrie dell'animo omicida
Autore Monica Bartolini
Prezzo di copertina € 13,50
Dati 2013, 220 p.,
Monica Bartolini, nasce a Roma 43 anni prima della Rossachescrivegialli, ma la sua passione per la letteratura risale all'infanzia, quando a notte fonda si arrampicava come un gatto fino all'ultimo piano della libreria paterna per rubare i "libri da grandi" e si incantava a leggere Il giorno dello sciacallo. Quella bambina dai capelli rossi non aveva coscienza di alimentare una passione tanto profonda che l'avrebbe portata in seguito a contrarre "il morbo giallo" ma, da accanita lettrice a scrittrice, il passo non è stato breve. L'accelerazione nella trasformazione si è verificata quando ha fatto capolino, tra un'interlinea e un capoverso, l'alter ego di Monica durante un corso di scrittura creativa iniziato assolutamente per caso. L'anima gialla ha preso il sopravvento tanto da partorire sempre più detective story è diventare autrice di romanzi e racconti gialli, declinati in tutte le gradazioni possibili di noir.
Il racconto Tanti auguri, Maresciallo! viene pubblicato su Giallo Mondadori n.3009. Con il racconto Cumino assassino ha vinto il Gran Giallo Città di Cattolica 2010, nell'ambito della XXXVII edizione del MystFest, pubblicato poi sul numero 3019 dei Gialli Mondadori. Ha pubblicato il giallo Interno 8, ma il lavoro che ama di più è Le geometrie dell'animo omicida che nel 2011 entra nella cinquina del Premio Tedeschi
Collabora alla diffusione del "morbo giallo" con recensioni di libri per i siti Thriller Cafè e Wlibri e leggendo i suoi libri gialli preferiti nelle scuole italiane, secondo il progetto "Piccoli Maestri", una scuola di lettura per i ragazzi.
Ha anche un suo sito www.monicabartolini.it dove esprime la sua anima gialla.
Monica ha un'altra grande passione: la fotografia. Ha così ha portato a termine anche un progetto di segno completamente diverso dal titolo Ti ricordi, amore mio? (Colosseo Editore, 2010): una raccolta di racconti sul tema del ricordo, ognuno corredato da un'immagine.
1 Lascia un commento:
segno
Posta un commento