Recensione a cura di Patrizia Seghezzi
"La strada dei delitti" di Massimo Lugli è il giallo tutto italiano edito da Newton Compton Editori e recensito da ThrillerPages
Torna il giornalista Marco Corvino, invecchiato, sempre più cinico e smaliziato nei confronti delle persone e della vita nel suo complesso.
Personaggio "stropicciato" dalle sue esperienze, dall'essere ormai un vecchio giornalista, messo quasi in secondo piano dalle nuove leve e da un capo redattore odioso e codardo.
Corvino è una persona vera, con emozioni, sentimenti forti, nonostante tutto quello che ha passato, o forse proprio per quello.
Si trova a indagare, cronista di nera, sulla morte di un ragazzino. Da questo parte tutto il romanzo, terribile, amaro, purtroppo veritiero.
Una tratta di bambini a livello internazionale, bambini che diventano semplici burattini nelle mani di questi macellai, bambini destinati a rubare, mendicare, a prostituirsi, o ancora peggio, a diventare fonte di organi da trapiantare.
La storia di "Sveglio", ragazzino dell'est Europa, venduto dai genitori e poi portato in Italia è un lungo, infinito incubo.
Per sua fortuna Sveglio incrocia il figlio di Corvino e successivamente a lui chiederà aiuto, permettendo di aprire un vaso di Pandora da cui usciranno tutte le miserie e le schifezze che ha visto e vissuto.
Una scrittura tagliente, dura, come del resto è duro da digerire questo argomento di cui non si parla mai abbastanza. Troppa ricchezza, troppe "brave" persone, troppi intrecci nelle alte sfere per poter incidere a fondo questo orrore quotidiano.
Consigliato anche se l'amaro che resta in bocca dopo averlo letto è davvero tanto, troppo.
0 Lascia un commento:
Posta un commento