Recensione a cura di Massimo Minimo
"Lunedì nero per il commissario Dupin" di Jean-Luc Bannalec (Piemme) è il thriller recensito oggi da ThrillerPages. Clicca qui e leggi trama e note sull'autore
Un arcipelago che sembra un paradiso naturale al largo delle coste della Bretagna: queste sono le isole Glénan. Eppure in un luogo così fiabesco vengono ritrovati i cadaveri di tre uomini, a prima vista vittime di un naufragio. Sul posto si reca immediatamente il commissario Dupin, un forestiero, per di più parigino e per nulla a suo agio con il mare e le barche. Basta poco per scoprire che le tre morti non sono affatto accidentali, ma il frutto di un piano ben congegnato; dietro l’apparente tranquillità delle Glénan, infatti, si celano corruzione e speculazioni. Dupin e la sua squadra hanno il loro bel da fare, mentre la popolazione locale, che non vede di buon occhio i forestieri, collabora giusto il minimo indispensabile.
Un giallo intriso d’ironia, questo secondo romanzo di Jean-Luc Bannalec, pseudonimo di uno scrittore tedesco. Il personaggio più ironico è proprio Dupin, catapultato in quella zona remota della Francia mentre sogna e rimpiange la sua Parigi. Amante della buona cucina e del caffè, senza il quale non carbura, il commissario deve fare anche fronte alle pressioni del prefetto, interessato più ai possibili risvolti politici che alla soluzione del caso. In tutto ciò Dupin ha anche il tempo di interessarsi alle cacce al tesoro che sembrano svolgersi in quelle acque e vedere da vicino un branco di delfini, cosa che lo lascia letteralmente a bocca aperta per lo stupore. Interessanti sono le pagine del romanzo dedicate ai vari miti e leggende che circondano un luogo magico come le coste bretoni. Ho trovato, invece, un po’ ostiche le parti tecniche, ossia quelle relative alle descrizioni dei diversi tipi di maree, sigiziali e di quadratura. Del resto neppure Dupin, dopo quattro anni, ha piena familiarità con certi termini, quindi mi trovo in buona compagnia.
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