Recensione a cura di Massimo Minimo
“L'amore negato” di Giancarlo Vitagliano (Lettere Animate Edizioni) è il thriller recensito oggi da ThrillerPages
Il commissario Reinhard è un ossimoro vivente: basso, di corporatura esile e dal colorito bruno, non proprio le caratteristiche fisiche che ci si aspetterebbero da chi porta un tale cognome. In una Napoli soffocata dal caldo afoso di fine luglio deve occuparsi della morte di Assunta Noci, erede dell’omonimo clan camorristico. La donna sembra essere rimasta vittima di un incidente domestico nella vasca da bagno ma, non essendo ella una persona qualunque, Reinhard decide di vagliare tutte le ipotesi. Proprio quando sta per archiviare il caso come “non sospetto”, gli viene recapitato un plico contenente alcune pagine del diario di Assunta. Da lì comincia tutta un’altra storia, perché il commissario capisce che qualcuno ha interesse a che le indagini proseguano.
Reinhard si fa prendere talmente tanto dalla lettura del diario che finisce per trasferire i racconti della donna nei suoi sogni o, per meglio dire, incubi. Grazie a quelle pagine ed al suo intuito il commissario porterà a galla una verità difficile da accettare anche per chi ne ha viste tante come lui.
Bruno Reinhard è un personaggio destinato a conquistare sin da subito il lettore: difficile non provare simpatia per un uomo che vive in solitudine e nasconde un passato drammatico. Il motivo ci sarà rivelato solo alla fine, quando verremo a conoscenza di un episodio che ha cambiato per sempre la sua esistenza. Al di là del protagonista, l’autore è bravo nel condurci per mano in una Napoli affascinante e misteriosa come poche altre città al mondo. Una Napoli in cui, purtroppo, la presenza della criminalità organizzata si avverte spesso, anche se si tratta di una camorra diversa da quella tradizionale. Assunta Noci era, infatti, un’esponente di spicco della cosiddetta “camorra bianca”, specializzata in frodi fiscali. Al termine di questa difficile indagine il commissario sembra intravedere uno spiraglio verso un futuro diverso e migliore per se stesso. La mia speranza, penso condivisa da chi abbia letto ed apprezzato il romanzo, è che Giancarlo Vitagliano voglia regalarci presto una nuova avventura di Reinhard.
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