Recensione a cura di Massimo Minimo
Angela Borghi, giornalista che si occupa di cronaca nera, è fra le prime ad accorrere sulle rive del lago di Varese da cui è affiorato il cadavere di una ragazza. Si tratta di Marianne, una rumena che lavorava come badante nella villa di una delle famiglie più in vista della città lombarda. Quasi contemporaneamente un incendio doloso distrugge un magazzino abbandonato. Angela si reca sul posto e trova un’icona che sembra ricollegare quel luogo alla ragazza del lago; decide, quindi, di parlarne con il suo compagno, il vicequestore Davide Giorgetti, incaricato delle indagini. Unendo le forze, i due portano alla luce una brutta storia che mescola traffico di stupefacenti e sfruttamento di donne immigrate.
Il romanzo analizza due realtà contrapposte: da un lato, i ricchi benestanti di una florida provincia che pur avendo tutto (o forse proprio per questo) non trovano di meglio che imbastire loschi affari; di contro, c’è chi si arrabatta per sopravvivere e deve sottomettersi senza ribellarsi, pena la perdita del posto di lavoro o, ancor peggio, della vita. Angela e Davide cercano di porre fine a questo stato di cose, scontrandosi spesso con l’indifferenza o l’ostilità di chi non vuole pestare i piedi ai “potenti” del luogo. In parallelo, vivono fra alti e bassi la loro storia d’amore che ad un certo punto avrà una svolta inattesa a causa di un evento drammatico. La trama gialla in sé per sé è abbastanza prevedibile, ma quello che conta è come l’autrice sia riuscita a fotografare bene alcuni aspetti della provincia italiana.
TRAMA: Varese. Una ragazza rumena viene trovata morta nel lago. Gli investigatori pensano a un suicidio, ma Angela, giornalista di “nera”, e il suo compagno, il vicequestore Davide Giorgetti, ipotizzano che si possa trattare di omicidio. Le indagini danno loro ragione. Grazie alla sua sensibilità e al suo intuito femminile, Angela riesce a gettare nuova luce su un grave problema: lo sfruttamento delle donne straniere. In questo thriller emozionante, ricco di misteri irrisolti e di personaggi ambigui, Barbara Zanetti ci accompagna in quella provincia borghese e annoiata, dove gli immigrati lottano per sopravvivere, mentre i più ricchi si concedono il lusso, e perché no, il brivido, di infrangere la legge.
Titolo L'icona del lago
Autore Barbara Zanetti
Dati 2013
Editore indies g&a
Angela Borghi, giornalista che si occupa di cronaca nera, è fra le prime ad accorrere sulle rive del lago di Varese da cui è affiorato il cadavere di una ragazza. Si tratta di Marianne, una rumena che lavorava come badante nella villa di una delle famiglie più in vista della città lombarda. Quasi contemporaneamente un incendio doloso distrugge un magazzino abbandonato. Angela si reca sul posto e trova un’icona che sembra ricollegare quel luogo alla ragazza del lago; decide, quindi, di parlarne con il suo compagno, il vicequestore Davide Giorgetti, incaricato delle indagini. Unendo le forze, i due portano alla luce una brutta storia che mescola traffico di stupefacenti e sfruttamento di donne immigrate.
Il romanzo analizza due realtà contrapposte: da un lato, i ricchi benestanti di una florida provincia che pur avendo tutto (o forse proprio per questo) non trovano di meglio che imbastire loschi affari; di contro, c’è chi si arrabatta per sopravvivere e deve sottomettersi senza ribellarsi, pena la perdita del posto di lavoro o, ancor peggio, della vita. Angela e Davide cercano di porre fine a questo stato di cose, scontrandosi spesso con l’indifferenza o l’ostilità di chi non vuole pestare i piedi ai “potenti” del luogo. In parallelo, vivono fra alti e bassi la loro storia d’amore che ad un certo punto avrà una svolta inattesa a causa di un evento drammatico. La trama gialla in sé per sé è abbastanza prevedibile, ma quello che conta è come l’autrice sia riuscita a fotografare bene alcuni aspetti della provincia italiana.
TRAMA: Varese. Una ragazza rumena viene trovata morta nel lago. Gli investigatori pensano a un suicidio, ma Angela, giornalista di “nera”, e il suo compagno, il vicequestore Davide Giorgetti, ipotizzano che si possa trattare di omicidio. Le indagini danno loro ragione. Grazie alla sua sensibilità e al suo intuito femminile, Angela riesce a gettare nuova luce su un grave problema: lo sfruttamento delle donne straniere. In questo thriller emozionante, ricco di misteri irrisolti e di personaggi ambigui, Barbara Zanetti ci accompagna in quella provincia borghese e annoiata, dove gli immigrati lottano per sopravvivere, mentre i più ricchi si concedono il lusso, e perché no, il brivido, di infrangere la legge.
Titolo L'icona del lago
Autore Barbara Zanetti
Dati 2013
Editore indies g&a
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