Recensione a cura di Massimo Minimo
Blackjack è un giocatore professionista, cosa facilmente intuibile dal suo nome d’arte. Dopo aver cominciato da ragazzino con il biliardo, è passato alle carte, diventando uno dei pochi ammessi ai Grandi Tavoli dei maggiori Casinò del mondo. L’unico nodo irrisolto della sua vita è la misteriosa sparizione della madre, andata via di casa quando lui ed il fratello erano ancora bambini. L’incontro con Rossana cambia, però, le carte in tavola (è proprio il caso di dirlo): la ragazza viene accusata dell’omicidio del suocero, avvenuto dopo una serata al Casinò cui aveva partecipato anche Blackjack. Il nostro protagonista avvia una sua personalissima indagine per scagionare Rossana, di cui si è scoperto innamorato. Tutto questo lo porta a seguire le tracce dei loschi affari del defunto in Brianza, dove non mancherà di dare una lezione al tavolo da gioco ai “polli” locali. Alla fine è costretto a volare ad Odessa con il commissario Leonetti che indaga ufficialmente sul caso; proprio in Ucraina, dopo la solita partita, avviene la svolta decisiva.
L’autore ci guida con maestria nel mondo dei Casinò, affollati dalle più disparate varietà di giocatori. Non manca, inoltre, un’analisi della ricca provincia lombarda in cui la presenza della criminalità organizzata si fa sentire eccome, nonostante alcuni politicanti locali si ostinino a negarlo. E da ultimo, l’incontro del protagonista con una zingara capace di leggere le carte e poi costretta a sgomberare con il suo campo Rom per accontentare i “benpensanti” della zona. Un romanzo che offre, dunque, tanti spunti di riflessione.
TRAMA: L’ultimo romanzo di Valter Binaghi, scomparso lo scorso luglio dopo una lunga malattia. Una delle sue opere migliori e più rappresentative.
Scritto con la consulenza di un vero giocatore di professione, Nome al tavolo Blackjack è un thriller in piena regola: la storia di un giocatore d’azzardo che si ritroverà a indagare su uno strano omicidio, ma scoprirà che per risolvere il mistero dovrà prima fare i conti con se stesso…
(Dalla prefazione di Antonio Paolacci)
Blackjack è un giocatore professionista, cosa facilmente intuibile dal suo nome d’arte. Dopo aver cominciato da ragazzino con il biliardo, è passato alle carte, diventando uno dei pochi ammessi ai Grandi Tavoli dei maggiori Casinò del mondo. L’unico nodo irrisolto della sua vita è la misteriosa sparizione della madre, andata via di casa quando lui ed il fratello erano ancora bambini. L’incontro con Rossana cambia, però, le carte in tavola (è proprio il caso di dirlo): la ragazza viene accusata dell’omicidio del suocero, avvenuto dopo una serata al Casinò cui aveva partecipato anche Blackjack. Il nostro protagonista avvia una sua personalissima indagine per scagionare Rossana, di cui si è scoperto innamorato. Tutto questo lo porta a seguire le tracce dei loschi affari del defunto in Brianza, dove non mancherà di dare una lezione al tavolo da gioco ai “polli” locali. Alla fine è costretto a volare ad Odessa con il commissario Leonetti che indaga ufficialmente sul caso; proprio in Ucraina, dopo la solita partita, avviene la svolta decisiva.
L’autore ci guida con maestria nel mondo dei Casinò, affollati dalle più disparate varietà di giocatori. Non manca, inoltre, un’analisi della ricca provincia lombarda in cui la presenza della criminalità organizzata si fa sentire eccome, nonostante alcuni politicanti locali si ostinino a negarlo. E da ultimo, l’incontro del protagonista con una zingara capace di leggere le carte e poi costretta a sgomberare con il suo campo Rom per accontentare i “benpensanti” della zona. Un romanzo che offre, dunque, tanti spunti di riflessione.
TRAMA: L’ultimo romanzo di Valter Binaghi, scomparso lo scorso luglio dopo una lunga malattia. Una delle sue opere migliori e più rappresentative.
Scritto con la consulenza di un vero giocatore di professione, Nome al tavolo Blackjack è un thriller in piena regola: la storia di un giocatore d’azzardo che si ritroverà a indagare su uno strano omicidio, ma scoprirà che per risolvere il mistero dovrà prima fare i conti con se stesso…
Titolo Nome al tavolo Blackjack
Autore Valter Binaghi
Prezzo di copertina € 16,00
Dati 2013, 272
Editore PerdisaPop Editore
Valter Binaghi (14 luglio 1957 – 12 luglio 2013) è stato insegnante, musicista e scrittore. Negli anni Settanta si è occupato di controcultura e movimenti giovanili come redattore della rivista “Re Nudo”. Tra i suoi libri ricordiamo: La porta degli innocenti (Dario Flaccovio, 2005); I tre giorni all’inferno di Enrico Bonetti cronista padano (Sironi, 2007); Devoti a Babele (Perdisa Pop, 2008); Ucciderò Mefisto (Perdisa Pop, 2010); Johnny Cash, The Man in Black, con Francesco Binaghi (Arcana, 2010); La sposa nera (Senza Patria, 2010); Dieci buoni motivi per essere cattolici, con Giulio Mozzi, prefazione di Tullio Avoledo (Laurana, 2011); Melissa, la donna che cambiò la storia (Newton Compton, 2012).
(Dalla prefazione di Antonio Paolacci)
[...] Incontrerete un protagonista perfetto per un thriller: un giocatore d'azzardo professionista che si ritrova a investigare su un omicidio e lo fa a suo modo: giocando - appunto - con il rischio; e incontrerete una donna bellissima, pronta a trainare gli eventi e a dare fiato a una storia d'amore; e poi criminali, brutti ceffi, giri d'affari loschi; e il commissario Leonetti, che Binaghi fa rivivere qui come per mascherarsi un attimo da vero giallista; per non parlare dell'omicidio con tanto di carta da gioco accanto al cadavere: più che in un genere letterario, siamo nel regno delle citazioni. Ma non solo. Perché il gioco d'az- zardo nelle mani di Binaghi non poteva restare semplice ambientazione: è un mezzo, potente come un'allegoria, un modo per disegnare una società e i suoi individui, per riflettere sulle nostre scelte passate e future.
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