Recensione a cura di Massimo Minimo
Lusaka, Zambia: Kuyaya, una ragazzina affetta dalla sindrome di Down, è vittima di una brutale violenza. Ad occuparsi del suo caso intervengono alcuni membri della Coalizione Internazionale dei Difensori della Legalità (CILA), un’organizzazione non profit con sede a Londra. Fra loro c’è Zoe Fleming, giovane avvocato e figlia di un senatore degli Usa in corsa per la Casa Bianca. La ragazza americana prende a cuore la situazione di Kuyaya ed aiutata da Joseph, un poliziotto zambiese, si mette alla ricerca del responsabile della violenza. Mentre il Paese africano è in subbuglio per le imminenti elezioni presidenziali, Zoe deve ricostruire il passato di Kuyaya e di sua mamma, elementi necessari per portare lo stupratore in tribunale. Perché il colpevole è stato individuato, ma appartiene ad un’influente famiglia locale e gode di massima protezione. Fra minacce, aggressioni, testimoni uccisi e prove che spariscono, Zoe non si dà per vinta ed è pronta a tutto, anche a rovinare per sempre il rapporto con il padre, già ampiamente compromesso da un episodio di tanti anni prima.
Ambientato in un’Africa dalle mille contraddizioni, il romanzo affronta vari temi: dalla violenza sui bambini alla corruzione dilagante, per arrivare all’amore ed alla speranza di riuscire a cambiare lo stato delle cose. Attraverso la drammatica storia di Kuyeya, l’autore lancia soprattutto un atto d’accusa alle nazioni occidentali, colpevoli di tagliare i fondi e gli aiuti destinati ai programmi di studio e ricerca sul virus dell’HIV. Il libro è, in minima parte, anche un legal-thriller, illustrando un sistema giuridico che, nella sua inadeguatezza, non ammette la prova del Dna. Da ultimo, è un romanzo che analizza i difficili rapporti familiari dei Fleming, in particolare quelli fra Zoe e suo padre, riservando una sorpresa finale non da poco.
TRAMA: Zoe Fleming, figlia di un senatore del Congresso americano, ha seguito la passione per la giustizia e, anche se giovanissima, è già un avvocato di successo. Per lei, vivere in un mondo giusto è più di un sogno: è la sua ragione di vita. Per questo ha deciso di partire, e di mettersi al servizio di chi ha meno di tutti. Arriva così in Zambia, a Lusaka, per lavorare in un'associazione non profit che difende i diritti dei bambini. Qui, una notte, viene chiamata all'ospedale locale per occuparsi di una ragazzina vittima di una brutale violenza. E sotto shock e incapace di parlare. Come scoprirà Zoe, si chiama Kuyeya e, anche se ha solo quattordici anni, di cose ne ha già viste molte. Il suo sguardo è buio come un pozzo, svuotato dalla luce dei sogni. Zoe la prende sotto la sua protezione e decide di dare la caccia al colpevole. L'unico che ha il coraggio di seguirla nella sua indagine è Joseph, un poliziotto del luogo. Un angelo che vive tutti i giorni all'inferno. Insieme con lui Zoe condurrà la sua battaglia: fino a scoprire che il responsabile è qualcuno di molto potente, protetto dal governo corrotto del Paese. Ma nonostante questo la loro lotta non si ferma: perché quello che Zoe e Joseph vogliono più di tutto è far tornare il sorriso sulle labbra di Kuyeya. Un tema di schiacciante attualità, quello della violenza sulle bambine, l'affascinante ambientazione di un'Africa bella e perduta.
Titolo I fiori di sabbia
Autore Addison Corban
Prezzo di copertina € 17,90
Dati 2013, 404 p., rilegato
Traduttore Brovelli C.
Editore Sperling & Kupfer (collana Pandora)
Disponibile anche in eBook a € 9,99
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