Recensione a cura di Patrizia Seghezzi
Il mangiateste, chi era costui? L'autore ci trasporta in un paesino dove 13 suicidi cominciano a spaventare e inquietare gli abitanti. Si vanno a ripescare vecchie leggende sull'Albatro, una sorta di spirito malefico e di un fantomatico Mangiateste, uscito dagli incubi di un bambino.
Abbiamo un ospedale psichiatrico con una serie di personaggi (non solo i pazienti) deliranti e stranissimi.
E poi abbiamo Luna, splendida figura femminile, persa nel suo mondo, mandata in paese a cercare di capire cosa in realtà stia succedendo, una sorta di criminologa un po' "speciale".
Alcuni passi del libro mi hanno ricordato molto il mio adorato Re King, questa sorta di claustrofobia, di continua ansia, anche se in effetti non è un thriller ad altissima tensione ma si rimane lì, incollati alle pagine.
Romanzo d'esordio davvero azzeccato, a me è piaciuto davvero molto e se il buongiorno si vede dal mattino... arrivederci al prossimo lavoro.
TRAMA: Grazzeno è un paesino della Val d'Ossola che non ha niente di speciale. Se non fosse per quei tredici suicidi nell'arco di pochi mesi che hanno lasciato la polizia senza risposte e la comunità in preda al panico. Il giorno in cui, tra quelle montagne, arriva Luna Fontanasecca, molti la osservano con curiosità e diffidenza. La cosa non la disturba, ci è abituata. "Quando sei fatta come me, o ti rodi il fegato per tutta la vita oppure ti ci diverti. Niente di straordinario, sono solo un po' insolita. Smunta, magra e pallida, una specie di cencio scolorito." Luna è una giovane criminologa dotata di un intuito singolare. Fa parte della squadra del professor Bruno Widmann, specializzata in casi irrisolti e dai metodi poco convenzionali. Mentre cerca di fare luce sulla vicenda si imbatte in antiche superstizioni di cui qualcuno si serve per spiegare quell'orrore. E in una figura misteriosa fuggita da un incubo: il Mangiateste. A ben vedere Grazzeno non è proprio un posto qualunque. A Villa Luce, la clinica che in paese ospita soggetti con gravi problemi psichici, succedono cose strane. Soprattutto in quell'Ala Est di cui nessuno parla. Luna non è tipo da lasciarsi impressionare, ma quando dopo mesi di quiete le morti riprendono, capisce che non può più essere solo una spettatrice. Ora, in quella storia, c'è dentro fino al collo.
Il mangiateste, chi era costui? L'autore ci trasporta in un paesino dove 13 suicidi cominciano a spaventare e inquietare gli abitanti. Si vanno a ripescare vecchie leggende sull'Albatro, una sorta di spirito malefico e di un fantomatico Mangiateste, uscito dagli incubi di un bambino.
Abbiamo un ospedale psichiatrico con una serie di personaggi (non solo i pazienti) deliranti e stranissimi.
E poi abbiamo Luna, splendida figura femminile, persa nel suo mondo, mandata in paese a cercare di capire cosa in realtà stia succedendo, una sorta di criminologa un po' "speciale".
Alcuni passi del libro mi hanno ricordato molto il mio adorato Re King, questa sorta di claustrofobia, di continua ansia, anche se in effetti non è un thriller ad altissima tensione ma si rimane lì, incollati alle pagine.
Romanzo d'esordio davvero azzeccato, a me è piaciuto davvero molto e se il buongiorno si vede dal mattino... arrivederci al prossimo lavoro.
TRAMA: Grazzeno è un paesino della Val d'Ossola che non ha niente di speciale. Se non fosse per quei tredici suicidi nell'arco di pochi mesi che hanno lasciato la polizia senza risposte e la comunità in preda al panico. Il giorno in cui, tra quelle montagne, arriva Luna Fontanasecca, molti la osservano con curiosità e diffidenza. La cosa non la disturba, ci è abituata. "Quando sei fatta come me, o ti rodi il fegato per tutta la vita oppure ti ci diverti. Niente di straordinario, sono solo un po' insolita. Smunta, magra e pallida, una specie di cencio scolorito." Luna è una giovane criminologa dotata di un intuito singolare. Fa parte della squadra del professor Bruno Widmann, specializzata in casi irrisolti e dai metodi poco convenzionali. Mentre cerca di fare luce sulla vicenda si imbatte in antiche superstizioni di cui qualcuno si serve per spiegare quell'orrore. E in una figura misteriosa fuggita da un incubo: il Mangiateste. A ben vedere Grazzeno non è proprio un posto qualunque. A Villa Luce, la clinica che in paese ospita soggetti con gravi problemi psichici, succedono cose strane. Soprattutto in quell'Ala Est di cui nessuno parla. Luna non è tipo da lasciarsi impressionare, ma quando dopo mesi di quiete le morti riprendono, capisce che non può più essere solo una spettatrice. Ora, in quella storia, c'è dentro fino al collo.
Titolo Il mangiateste
Autore Giorgi Samuel
Prezzo di copertina € 17,50
Dati 2013, 413 p., rilegato
Editore Piemme (collana Piemme linea rossa)
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