Inizio con il dire che questo libro mi ha lasciato un po’ perplesso. Il motivo è semplice: nelle prime 130 pagine non c’è traccia di alcunché di giallo. Il commissario Miceli sta per andare in pensione e passare la mano a Grazia Bruni. Quest’ultima suscita la gelosia della moglie dell’ex giudice Petri e di quella di Miceli. Così fra scaramucce familiari, notti passate sul divano e tentativi di riconciliazione, scopriamo un Petri inedito e molto disinibito. Nello stesso tempo, il commissario accusa un fastidio prettamente maschile che lo costringe a peregrinare fra ospedali e farmacie, sempre in compagnia dell’ex magistrato. Poi un evento apparentemente banale come la sostituzione di un ferro da stiro dà il via ad un’indagine che porterà alla soluzione di ben due casi.
I dialoghi e le atmosfere cui l’autore ci ha abituato li ritroviamo anche in questo romanzo. Miceli e Petri formano la solita coppia ben affiatata, ognuno preso dalle proprie preoccupazioni ma entrambi disposti ad andare fino in fondo per scoprire la verità. L’ex giudice non perde ancora una volta occasione per dare sfogo al suo anticlericalismo, almeno nell’occasione specifica fondato. Inoltre, i suoi battibecchi con la domestica Assunta, schierata dalla parte della moglie Anna, sono delle gemme di pura comicità. La lettura si dimostra quindi piacevole come sempre, ma resta quella parte iniziale di cui, francamente, mi è sfuggito il senso.
Recensione di Massimo Minimo
I dialoghi e le atmosfere cui l’autore ci ha abituato li ritroviamo anche in questo romanzo. Miceli e Petri formano la solita coppia ben affiatata, ognuno preso dalle proprie preoccupazioni ma entrambi disposti ad andare fino in fondo per scoprire la verità. L’ex giudice non perde ancora una volta occasione per dare sfogo al suo anticlericalismo, almeno nell’occasione specifica fondato. Inoltre, i suoi battibecchi con la domestica Assunta, schierata dalla parte della moglie Anna, sono delle gemme di pura comicità. La lettura si dimostra quindi piacevole come sempre, ma resta quella parte iniziale di cui, francamente, mi è sfuggito il senso.
Recensione di Massimo Minimo
“Il commissario Miceli e il suo vecchio amico l'ex giudice Petri in un'indagine d'omicidio fuori dell'ordinario”
Ormai in odor di pensione, il commissario Miceli, che, tra una cena di commiato e le ultime consegne alla Bruni, chiamata a succedergli, sarebbe felice di chiudere la carriera in tutta calma e serenità, l’ultima cosa che si aspetta a due settimane dal meritato riposo è che proprio il suo più caro amico, l’ex giudice Petri, gli piombi in ufficio con una rogna. Ma Petri, al contrario di Miceli, non perde occasione per inseguire il colpevole di turno, e questa volta il pretesto gli giunge davvero per caso: un ferro da stiro preso in prestito presso un elettricista, in sostituzione di quello guasto di Anna, sul quale spiccano alcune piccole macchioline rosse. Ruggine o sangue?
Attraverso una rapida analisi della Scientifica, non è difficile avere la risposta: con quel ferro da stiro è stato colpito qualcuno, forse ucciso. Da qui prende l’avvio una complicata indagine per ricostruire a ritroso la strana storia di quel ferro da stiro e, soprattutto, dei suoi proprietari. È un caso di omicidio? Riusciranno i due a chiarire tutti gli aspetti di una vicenda intricata e dolorosa, prima che Miceli debba passare il testimone?
Titolo Il ferro da stiro. I casi di Petri e Miceli
Autore Simoni Gianni
Prezzo di copertina € 13,00
Su Amazon €11,05
Dati 280 p., brossura
Editore TEA (collana Narrativa TEA)
INTERVISTA a Gianni Simoni
Diamo il benvenuto a Gianni Simoni, autore della serie che ha per protagonisti l'ex giudice Petri ed il commissario Miceli. Nel suo ultimo romanzo si è invece dedicato alla creazione di un nuovo, affascinante personaggio, l'ispettore Lucchesi....
INTERVISTA a Gianni Simoni
Diamo il benvenuto a Gianni Simoni, autore della serie che ha per protagonisti l'ex giudice Petri ed il commissario Miceli. Nel suo ultimo romanzo si è invece dedicato alla creazione di un nuovo, affascinante personaggio, l'ispettore Lucchesi....
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