Voto
Guardi il prezzo( euro 9,90) e dici: “Mah”, leggi il titolo e sbotti:
“Perché ‘sti titoli, perché!”,
sbirci tra le note biografiche dell’autore e pensi:
“Figurati se questo sa anche scrivere”
e invece, come spesso accade quando ci si avvelena con futili pregiudizi, quello che mi è capitato sul leggio è un libro che mi ha fatto passare momenti più che gradevoli (spesso c’è scappata una sana risata).
Il protagonista, Orazio De Curtis, è uno scrittore di successo che a seguito di un incidente che lo rende orbo, zoppo e quasi monco, si chiude in una volontaria reclusione, nella quale riposa sugli allori del suo unico successo editoriale. È quasi contento delle sue “esperienze puerili che si ripetono in modo random, cadenzate da notti insapori e pasti solitari”. Si vanta con sé stesso di essere una persona che, a parte i guai fisici, ha sempre mantenuto sotto controllo la sanità mentale. Un incontro che si rivela inaudito sin dall’inizio gli sconvolgerà la vita gradualmente, minando dapprima il suo già martoriato fisico e poi la sua psiche. Le pagine sono infarcite di numerosi interventi grafici che, se da un lato rendono ancora più fruibile il testo, dall’altro risultano quasi del tutto inutili, dato che la storia narrata è già godibilissima di per sé. Lo stile di Mazzoli strizza l’occhio alla scrittura farsesca di Joe R. Lansdale e la trama rievoca atmosfere alla Stephen King, non a caso, l’autore, trapiantato negli USA, cita i due scrittori nel testo. Il romanzo contiene anche un inside joke non difficile da scovare, ma si è così presi dalle esilaranti disavventure del protagonista che individuarlo si rivela arduo. Uno psico thriller dalla vena comica che, alla luce di quanto scritto all’inizio, si è rivelato una piacevolissima sorpresa.
TRAMA: Orazio De Curtis odia tutti. Odia la moglie, così gentile e remissiva, e quindi insopportabile.
Odia la domestica bulgara, con quella faccia triste da immigrata e quella perenne puzza di cipolle che si porta appresso. Odia la cittadina di provincia dove vive. Odia il suo agente letterario, che continua a tormentarlo per sapere quando consegnerà il nuovo romanzo. E soprattutto odia se stesso, un vecchio flaccido e sporco, per di più zoppo e senza un occhio e due dita di una mano: le conseguenze del terribile incidente automobilistico che, però, lo ha reso ricco e famoso.
Perché è stata proprio quell’esperienza a ispirargli il suo romanzo d’esordio, diventato subito un clamoroso caso editoriale. Peccato che ora il peso della fama lo stia schiacciando e lui abbia perso la vena creativa: ammesso che l’abbia mai avuta. Orazio trova un po’ di pace solo la notte, quando si piazza nudo davanti alla finestra per spiare i suoi vicini, in particolare la giovane figlia del giardiniere, che non chiude mai le tende quando si spoglia prima di andare a dormire. Un passatempo tutt’altro che innocente e destinato a costargli caro. Una sera, infatti, Orazio si accorge di essere a sua volta spiato da un ragazzino che si è appena trasferito nella casa di fronte. Un ragazzino che il mattino seguente si presenta alla sua porta sostenendo di avere delle fotografie imbarazzanti: è l’inizio di un vortice di ricatti, minacce e sottili violenze psicologiche che costringeranno il grande scrittore Orazio De Curtis a diventare una marionetta nelle mani del giovanissimo aguzzino, che un giorno gli chiederà persino di uccidere per lui.
Titolo: Lo specchio del male
Autore: Davide Simon Mazzoli
Su Amazon €8,42
Editore: TRE60
Pagine: 416
Data di pubblicazione: 15 Marzo 2012
“Perché ‘sti titoli, perché!”,
sbirci tra le note biografiche dell’autore e pensi:
“Figurati se questo sa anche scrivere”
e invece, come spesso accade quando ci si avvelena con futili pregiudizi, quello che mi è capitato sul leggio è un libro che mi ha fatto passare momenti più che gradevoli (spesso c’è scappata una sana risata).
Il protagonista, Orazio De Curtis, è uno scrittore di successo che a seguito di un incidente che lo rende orbo, zoppo e quasi monco, si chiude in una volontaria reclusione, nella quale riposa sugli allori del suo unico successo editoriale. È quasi contento delle sue “esperienze puerili che si ripetono in modo random, cadenzate da notti insapori e pasti solitari”. Si vanta con sé stesso di essere una persona che, a parte i guai fisici, ha sempre mantenuto sotto controllo la sanità mentale. Un incontro che si rivela inaudito sin dall’inizio gli sconvolgerà la vita gradualmente, minando dapprima il suo già martoriato fisico e poi la sua psiche. Le pagine sono infarcite di numerosi interventi grafici che, se da un lato rendono ancora più fruibile il testo, dall’altro risultano quasi del tutto inutili, dato che la storia narrata è già godibilissima di per sé. Lo stile di Mazzoli strizza l’occhio alla scrittura farsesca di Joe R. Lansdale e la trama rievoca atmosfere alla Stephen King, non a caso, l’autore, trapiantato negli USA, cita i due scrittori nel testo. Il romanzo contiene anche un inside joke non difficile da scovare, ma si è così presi dalle esilaranti disavventure del protagonista che individuarlo si rivela arduo. Uno psico thriller dalla vena comica che, alla luce di quanto scritto all’inizio, si è rivelato una piacevolissima sorpresa.
Recensione di Michele Fiano
TRAMA: Orazio De Curtis odia tutti. Odia la moglie, così gentile e remissiva, e quindi insopportabile.
Odia la domestica bulgara, con quella faccia triste da immigrata e quella perenne puzza di cipolle che si porta appresso. Odia la cittadina di provincia dove vive. Odia il suo agente letterario, che continua a tormentarlo per sapere quando consegnerà il nuovo romanzo. E soprattutto odia se stesso, un vecchio flaccido e sporco, per di più zoppo e senza un occhio e due dita di una mano: le conseguenze del terribile incidente automobilistico che, però, lo ha reso ricco e famoso.
Perché è stata proprio quell’esperienza a ispirargli il suo romanzo d’esordio, diventato subito un clamoroso caso editoriale. Peccato che ora il peso della fama lo stia schiacciando e lui abbia perso la vena creativa: ammesso che l’abbia mai avuta. Orazio trova un po’ di pace solo la notte, quando si piazza nudo davanti alla finestra per spiare i suoi vicini, in particolare la giovane figlia del giardiniere, che non chiude mai le tende quando si spoglia prima di andare a dormire. Un passatempo tutt’altro che innocente e destinato a costargli caro. Una sera, infatti, Orazio si accorge di essere a sua volta spiato da un ragazzino che si è appena trasferito nella casa di fronte. Un ragazzino che il mattino seguente si presenta alla sua porta sostenendo di avere delle fotografie imbarazzanti: è l’inizio di un vortice di ricatti, minacce e sottili violenze psicologiche che costringeranno il grande scrittore Orazio De Curtis a diventare una marionetta nelle mani del giovanissimo aguzzino, che un giorno gli chiederà persino di uccidere per lui.
Titolo: Lo specchio del male
Autore: Davide Simon Mazzoli
Su Amazon €8,42
Editore: TRE60
Pagine: 416
Data di pubblicazione: 15 Marzo 2012
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