Recensione a cura di Massimo Minimo
"Intrigo rosso. Caccia al memoriale di Aldo Moro" di Alberto Garbellini è il romanzo edito da Zona Editore recensito da ThrillerPages.
Tutto ha inizio il primo ottobre del 1978, quando a Milano i reparti del nucleo speciale antiterrorismo guidati dal generale Dalla Chiesa fanno irruzione in un covo di brigatisti. Qui vengono rinvenuti parecchi documenti, fra i quali lettere di Aldo Moro e fogli riguardanti il suo interrogatorio durante i cinquantacinque giorni di prigionia. Con un salto temporale arriviamo ai tempi nostri, nella redazione del settimanale Orizzonte che si occupa di attualità, politica e costume. L’uomo di punta è Saverio Corsi, che sta portando avanti un’inchiesta sull’estrema sinistra e i centri sociali. Grazie alla sua abilità e alla collaborazione del commissario Guarini, il cronista riesce a infiltrarsi in un gruppo che vorrebbe riportare in auge il terrorismo compiendo un’azione clamorosa.
Diviso fra la voglia di fare uno scoop e il dovere di scongiurare un ritorno al passato, Saverio finisce per trovarsi in un gioco molto più grande di lui, rischiando anche la vita.
Intrigo rosso è un romanzo di fantasia, ma basato su fatti storici. Mischiando finzione e realtà, l’autore ci conduce in una sorta di pericolosa caccia al tesoro che si snoda attraverso l’Italia, la Svizzera e la Francia e che ha come oggetto il cosiddetto memoriale Moro, su cui in tanti vogliono mettere le mani. Assistiamo così alla fuga di due brigatisti scampati alla cattura e alla crisi di coscienza del giovane Riccardo, poco convinto di abbracciare la lotta armata. Tutto si concluderà a Parigi, luogo in cui, grazie alla dottrina Mitterand, molti terroristi rossi si sono rifugiati a partire dagli anni ottanta. La domanda fondamentale resta se le carte di Moro siano state trovate per intero nel covo di via Monte Nevoso o se qualcosa sia ancora celato. Uno dei tanti misteri ancora irrisolti legati al rapimento e all’uccisione del leader della DC.
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