Recensione a cura di Patrizia Seghezzi
"La firma del puparo" di Roberto Riccardi è il nuovo thriller edito da E/O Edizioni recensito da ThrillerPages
L'amicizia è uno dei doni più belli che la vita ci fa, soprattutto se nasce nell'infanzia e tra mille intemperie riesce a sopravvivere anche nell'età adulta.
Ma cosa succede quando ad un certo punto della vita ci si trova ai lati opposti della barricata? Può un'amicizia resistere nonostante tutto?
Si troveranno a rispondere a questa domanda Nino Calabrò, uomo d'onore e Rocco Liguori, uomo di legge.
Sarà una risposta lacerante per i sentimenti, le emozioni, perché Rocco può perdonare tanto, ma non tutto, soprattutto quando si tratta della morte di un uomo.
Da Alba a Palermo in un viaggio che lo porterà a cercare di capire e soprattutto a farsi carico della protezione della famiglia di Nino, ormai pentito, che verrà portata in un luogo sicuro (sarà poi così sicuro?).
Splendido noir, come del resto i suoi precedenti, in cui assistiamo a una sorta di maturazione di Rocco e forse finalmente ad un'apertura nei riguardi di un sentimento così coinvolgente come l'amore, tifando per lui.
Tutto questo con un burattinaio che tira i fili, un personaggio al corrente di tutto e che questo tutto lo mantiene in un religioso silenzio, il puparo.
Tutto riconduce a lui, tutto ha la sua firma, non si muove foglia che il puparo non voglia.
Incisivo come sempre, Riccardi mescola, compone e scompone sino a regalarci un libro di altissimo livello, emotivo e non.
Non consigliato, di più ancora. Non sapete cosa vi perdete se non prendete in mano un suo libro.
Alla prossima
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