"Numero Zero" segna il ritorno di uno dei maggiori scrittori italiani di sempre, Umberto Eco. Edito da Bompiani
TRAMA - Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell’ombra Gladio, la P2, l’assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent’ anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano.
Un’esile storia d’amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l’università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l’incubo sia finito. Una vicenda amara e grottesca che si svolge in Europa dalla fine della guerra ai giorni nostri.
L'AUTORE - Umberto Eco è nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932. Nel 1956 pubblica la sua prima opera, Il problema estetico in San Tommaso. Negli anni Cinquanta inizia ad occuparsi di Semiotica della cultura popolare contemporanea e all’indagine critica sullo sperimentalismo artistico, studia i Mass Media e il loro influsso nella cultura di massa. Dalla fine degli anni Cinquanta è stato condirettore editoriale della casa editrice Bompiani e ha iniziato a porre le basi teoriche per il movimento artistico e letterario d’avanguardia denominato Gruppo 63. Autore di numerosi saggi, ha iniziato a dedicarsi alla narrativa negli anni Ottanta. Il suo primo romanzo si intitola Il nome della rosa (1980), un giallo storico che ha riscosso un incredibile successo, vincendo il premio Strega del 1981 e divenendo uno dei romanzo più celebri del secolo. Umberto Eco ha collaborato e collabora con numerose testate giornalistiche e dal 2010 è socio dell’Accademia dei Lincei.
0 Lascia un commento:
Posta un commento