Un libro sinceramente difficile da giudicare. Sostanzialmente mi è piaciuto anche se in diversi tratti l'ho trovato noioso e ridondante. Prodigo di spiegazioni e particolari riguardanti l'ambiente scozzese, le tradizioni ed i riti centenari l'autore ottiene così di creare una perfetta ambientazione, molto suggestiva, andando però a discapito della scorrevolezza e del ritmo narrativo.
La storia è abbastanza semplice, l'ispettore si trova ad intrecciare le vecchie storie di ragazzino con l'indagine sull'omicidio, ritrova vecchi amici e conoscenti rendendosi conto che il tempo è passato ma non necessariamente alla stessa velocità per tutti !
Potrebbe essere il classico libro che porterà pareri decisamente discordanti, io mi limito ad una sufficienza risicata sospeso tra un valido giudizio sulla scrittura evocativa dell' autore ed una trama debole con poca suspence e scarsa tensione narrativa.
Recensione a cura di Pablo Seghezzi
TRAMA: L'ispettore McLeod ha appena perso un figlio, e il suo matrimonio sta andando lentamente alla deriva. Quando per indagare su un omicidio viene spedito sulla sua isola natia, poco più di uno scoglio a largo delle coste scozzesi, che ha abbandonato da più di diciott'anni, non sa ancora in quale inferno privato si troverà a precipitare. Le modalità con cui il delitto è stato commesso sembrano collegarlo a un caso cui McLeod stava già lavorando a Edimburgo, e lo inducono a sospettare che l'omicida sia "uno di fuori", e non un isolano. Ben presto, però, l'ispettore sarà costretto a constatare che il male affonda le sue radici in un passato di violenza senza redenzione; un passato che ha gli stessi colori dell'isola di Lewis e dei suoi strani abitanti, rimasti su quella terra inospitale, condannati per l'eternità a dare la caccia agli uccelli artici che vi nidificano e a massacrarli di anno in anno, seguendo sempre lo stesso, macabro rituale.
Titolo L' isola dei cacciatori d'uccelli
Autore May Peter
Prezzo di copertina € 19,00
Dati 2012, 415 p., brossura
Traduttore Mioni A.
Editore Einaudi (collana Einaudi. Stile libero big)
Disponibile anche in ebook a € 9,99
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Non sono d'accordo con il tuo giudizio. Secondo mela forza del libro sta proprio nel fondere la trama gialla con lo sfondo ambientale, visto che la prima dipende fortemente dal secondo.
Comuqnue ne ho scritto di più qui:
http://chemako-comics.blogspot.it/2012/09/la-mia-estate-in-noir-ii.html
Gran bel libro che utilizza lo spunto giallo per raccontare due cose. Un mondo arcaico ed isolato, disperatamente ancorato a vecchie tradizioni, sviluppatosi per adattarsi al clima impietoso dell’Isola. E la storia di un uomo che ha lasciato dietro di sé nodi irrisolti e una marea di cose non dette. Nota di merito per l’ambientazione perfetta che è, a tutti gli effetti, parte del cast. E la felice intuizione di alternare all’indagine portata avanti dal Fin vecchio, i ricordi di un Fin adolescente o bambino. Chiave per risolvere misteri vecchi e nuovi. Proprio bello.
(questa è la sintesi della recensione che ho pubblicato sul mio blog www.lassaggialibri.it)
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