Un insegnante universitario è accusato di aver ucciso una studentessa con cui intratteneva una relazione. Nonostante una buona difesa legale, l’uomo viene condannato ed il suo caso presto dimenticato dall’opinione pubblica. Al momento del processo d’appello solo una giornalista, Karin Sommer, sembra interessarsi a lui ed alla sua possibile innocenza. La polizia di Copenaghen, intanto, è alle prese con la misteriosa “Amazzone” che, a modo proprio, vendica le donne vittime di violenza.
Un thriller crudo, che illustra il mondo delle carceri danesi e delle associazioni a sostegno dei condannati, create dalle loro compagne per assicurare un regime detentivo più umano. Il tema centrale è, però, la vendetta, covata a lungo e vista come una sorta di giustizia, quella che i tribunali non hanno saputo o voluto fare. Il tutto da una prospettiva femminile, di una donna la cui esistenza è stata rovinata per sempre da un tragico episodio accaduto nell’adolescenza.
Recensione a cura di Massimo Minimo
TRAMA: Le relazioni clandestine tra studentesse e professore sono sempre rischiose, ma questa volta le cose sono andate davvero male: Rebekka è stata ritrovata senza vita nel suo letto, e il professor Kamper deve raccontare che cosa ha fatto nel corso della notte precedente sia alla polizia sia a sua moglie. Sono davvero in pochi a crederlo innocente: tra questi la giornalista Karin Sommer, disposta a giocarsi anni di credibilità professionale per ribaltare la sentenza. La sua ricerca è tutta controcorrente, per di più in una Copenaghen sconvolta dagli episodi di violenza che una fantomatica Amazzone va compiendo di pari passo con le notizie di cronaca nera: per ogni violenza su una donna, un atto di violenza su un uomo, per ogni femminicidio, un uomo morto. Quello dell’Amazzone è un disegno programmatico, probabilmente condiviso da altre donne che odiano gli uomini: così potrebbe intitolarsi questa crime story al femminile, ambientata in una città che dietro i ritrovi alla moda e gli scorci da cartolina nasconde mille ombre e inquietudini.
Un thriller crudo, che illustra il mondo delle carceri danesi e delle associazioni a sostegno dei condannati, create dalle loro compagne per assicurare un regime detentivo più umano. Il tema centrale è, però, la vendetta, covata a lungo e vista come una sorta di giustizia, quella che i tribunali non hanno saputo o voluto fare. Il tutto da una prospettiva femminile, di una donna la cui esistenza è stata rovinata per sempre da un tragico episodio accaduto nell’adolescenza.
Recensione a cura di Massimo Minimo
TRAMA: Le relazioni clandestine tra studentesse e professore sono sempre rischiose, ma questa volta le cose sono andate davvero male: Rebekka è stata ritrovata senza vita nel suo letto, e il professor Kamper deve raccontare che cosa ha fatto nel corso della notte precedente sia alla polizia sia a sua moglie. Sono davvero in pochi a crederlo innocente: tra questi la giornalista Karin Sommer, disposta a giocarsi anni di credibilità professionale per ribaltare la sentenza. La sua ricerca è tutta controcorrente, per di più in una Copenaghen sconvolta dagli episodi di violenza che una fantomatica Amazzone va compiendo di pari passo con le notizie di cronaca nera: per ogni violenza su una donna, un atto di violenza su un uomo, per ogni femminicidio, un uomo morto. Quello dell’Amazzone è un disegno programmatico, probabilmente condiviso da altre donne che odiano gli uomini: così potrebbe intitolarsi questa crime story al femminile, ambientata in una città che dietro i ritrovi alla moda e gli scorci da cartolina nasconde mille ombre e inquietudini.
Titolo Bastarde
Autore Holm Gretelise
Prezzo di copertina € 15,00
Su Amazon €12,75
Dati 2012, 304 p., brossura
Traduttore Berni B.
Editore Lantana Editore (collana Le stelle)
Nata nel 1946, Gretelise Holm è giornalista e scrittrice, notissima al pubblico del Nord Europa per la serie di crime stories che ruotano intorno alla giornalista Karin Sommer (tradotte in Germania, Norvegia, Olanda e Repubblica Ceca). Nel 1998 con Mercedes-Benz syndrome ha vinto il premio dell’Accademia Danese del Thriller. È autrice anche di libri per ragazzi e di saggi, l’ultimo dei quali è Perché le femministe sono così moraliste.
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