Voto
Una raccolta di racconti noir tutto sommato godibile e piacevole da leggere,ma niente di eclatante.
Protagonista principale sempre la lama,che sia di coltello,mannaia,baionetta,coltello da sub ecc.
Premesso che su diciannove racconti me ne son piaciuti veramente solo quattro o cinque tento di esprimere un mio pensiero su questa raccolta.tra quelli più interessanti secondo me il racconto dal titolo Non tutto casuale,la storia di Tommy e della sua famiglia iperprotettiva,con la mamma perennemente depressa,il disagio familiare non porta mai a nulla di buono purtroppo e questo ragazzo lo paga amaramente.
Degno di nota anche Torte gemelle,tema molto attuale con la storia di un’anziana che teme la nipote e dovrebbe invece guardarsi bene dalla furbizia della badante straniera,con uno scambio di torte con tanto di sorpresa finale inaspettata.
Un altro racconto che riprende un tema attualissimo è The Special One, una storia di biscotto nel mondo del calcio,con partita finale truccata e sorprendente tradimento al di fuori da ogni sospetto da parte della moglie di colui che si crede vincitore..vai a capire il destino …
Abbastanza crudele il racconto Tacchino alla canzanese,dove la cuoca a furia di voler pulire e mettere ordine arriva perfino a far pulizie di persone vere,sempre servendosi naturalmente di un affilatissimo coltello,attrezzo a lei molto caro.
Interessante anche il racconto L’arrotino,,colui che nelle lame ci sguazza per amore e per lavoro,cosa che non riuscirà a fare pienamente il suo successore che arriverà a provare quanto sono affilate a volte….
Mi è piaciuto anche il racconto La difesa del trigone,una bella sorta di triangolo amoroso ambientata in mare,dove protagonista è il coltello da sub , ma anche un’arma appositamente costruita da uno dei tre, allo scopo di far sembrare un incidente di mare quello che in realtà è ben altro.
Significativo il racconto Un uomo qualunque,una sorta di vendicatore-giustiziere che si fabbrica un’arma affilata diversa per assolvere a tutte quelle che lui chiama Occorrenze,cioè persone da eliminare perché colpevoli di azioni sleali o pericolose per altra gente.
Confesso che non ho capito niente del racconto Il bambino con il pallone sotto il braccio.
Ho trovato perfettamente inutili A parte Katiuscia e ‘A mulletta,e appena passabili Regina di bastoni,storia di un travestito alla corte dello Scià di Persia e con ancora in mente ben scolpiti inni e fantasie naziste, ed anche il primo Solo uno rimane,dove uno scambio di persona è fatale ad uno dei protagonisti del racconto,nel vero senso della parola :chi di lama ferisce di lama perisce!
Recensione di Antonella Montesanti
TRAMA E DETTAGLI. Autori di fama e nuovi talenti alle prese con armi e oggetti da taglio: il meglio della nona edizione del celebre premio letterario riservato alle narrazioni brevi di genere giallo/noir. Una rassegna incalzante di oggetti affilati e punte acuminate per altrettante narrazioni di innegabile qualità e forte impatto.
Oltre ai migliori testi selezionati come vincitori, l'antologia raccoglie i racconti espressamente scritti per Lama e trama da: Santo Piazzese, Carlo Cannella, Federica Sgaggio, e Matteo Righetto.
Anno dopo anno, Lama e trama ha stimolato e coinvolto scrittori di assoluto primo piano nel panorama giallo/noir italiano e si è rivelato un'autentica fucina di talenti, per affermarsi oggi come uno dei premi nazionali più prestigiosi riservati alla narrativa breve.
Il premio Lama e trama è nato nel 2003 a Maniago (Pordenone), storica "Città delle coltellerie" che ha portato a eccellenza l'arte di forgiare oggetti da taglio. La storia dei fabbri maniaghesi ha inizio nel XV secolo, con la costruzione di attrezzi per contadini e boscaioli, per continuare con la produzione di armi per l'esercito della Serenissima Repubblica di Venezia: da secoli, Maniago primeggia nella fabbricazione di oggetti da taglio di altissima qualità, coltelli, forbici, utensili e lame d'uso quotidiano, ma anche riproduzioni fedeli di armi antiche destinate ai collezionisti o prodotte per il cinema internazionale.
Da questa straordinaria tradizione ha avuto origine l'idea di un premio in grado legare le narrazioni di genere giallo o noir alle lame, idea che si è rivelata da subito vincente. Nato come premio dedicato al racconto breve, Lama e trama è cresciuto negli anni di misura e notorietà. Tra il 2008 e il 2009 sono state inaugurate nuove sezioni, dedicate alla ricerca, alla scrittura drammaturgica e al linguaggio audiovisivo. Sono nati i riconoscimenti dedicati al monologo teatrale, al radiodramma e al cortometraggio cinematografico.
Nel 2009, dopo sei edizioni che lo hanno visto alla giuda delle diverse giurie, lo scrittore Luigi Bernardi, principale artefice e anima della manifestazione, è stato nominato Presidente onorario del premio. A partire dal 2008 il curatore del premio è lo scrittore Antonio Paolacci.
Titolo Lama e trama
Autori vari
Prezzo € 14,00
Dati 2012, Pag, 208
Editore Perdisa Pop
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
Una raccolta di racconti noir tutto sommato godibile e piacevole da leggere,ma niente di eclatante.
Protagonista principale sempre la lama,che sia di coltello,mannaia,baionetta,coltello da sub ecc.
Premesso che su diciannove racconti me ne son piaciuti veramente solo quattro o cinque tento di esprimere un mio pensiero su questa raccolta.tra quelli più interessanti secondo me il racconto dal titolo Non tutto casuale,la storia di Tommy e della sua famiglia iperprotettiva,con la mamma perennemente depressa,il disagio familiare non porta mai a nulla di buono purtroppo e questo ragazzo lo paga amaramente.
Degno di nota anche Torte gemelle,tema molto attuale con la storia di un’anziana che teme la nipote e dovrebbe invece guardarsi bene dalla furbizia della badante straniera,con uno scambio di torte con tanto di sorpresa finale inaspettata.
Un altro racconto che riprende un tema attualissimo è The Special One, una storia di biscotto nel mondo del calcio,con partita finale truccata e sorprendente tradimento al di fuori da ogni sospetto da parte della moglie di colui che si crede vincitore..vai a capire il destino …
Abbastanza crudele il racconto Tacchino alla canzanese,dove la cuoca a furia di voler pulire e mettere ordine arriva perfino a far pulizie di persone vere,sempre servendosi naturalmente di un affilatissimo coltello,attrezzo a lei molto caro.
Interessante anche il racconto L’arrotino,,colui che nelle lame ci sguazza per amore e per lavoro,cosa che non riuscirà a fare pienamente il suo successore che arriverà a provare quanto sono affilate a volte….
Mi è piaciuto anche il racconto La difesa del trigone,una bella sorta di triangolo amoroso ambientata in mare,dove protagonista è il coltello da sub , ma anche un’arma appositamente costruita da uno dei tre, allo scopo di far sembrare un incidente di mare quello che in realtà è ben altro.
Significativo il racconto Un uomo qualunque,una sorta di vendicatore-giustiziere che si fabbrica un’arma affilata diversa per assolvere a tutte quelle che lui chiama Occorrenze,cioè persone da eliminare perché colpevoli di azioni sleali o pericolose per altra gente.
Confesso che non ho capito niente del racconto Il bambino con il pallone sotto il braccio.
Ho trovato perfettamente inutili A parte Katiuscia e ‘A mulletta,e appena passabili Regina di bastoni,storia di un travestito alla corte dello Scià di Persia e con ancora in mente ben scolpiti inni e fantasie naziste, ed anche il primo Solo uno rimane,dove uno scambio di persona è fatale ad uno dei protagonisti del racconto,nel vero senso della parola :chi di lama ferisce di lama perisce!
Recensione di Antonella Montesanti
TRAMA E DETTAGLI. Autori di fama e nuovi talenti alle prese con armi e oggetti da taglio: il meglio della nona edizione del celebre premio letterario riservato alle narrazioni brevi di genere giallo/noir. Una rassegna incalzante di oggetti affilati e punte acuminate per altrettante narrazioni di innegabile qualità e forte impatto.
Oltre ai migliori testi selezionati come vincitori, l'antologia raccoglie i racconti espressamente scritti per Lama e trama da: Santo Piazzese, Carlo Cannella, Federica Sgaggio, e Matteo Righetto.
Anno dopo anno, Lama e trama ha stimolato e coinvolto scrittori di assoluto primo piano nel panorama giallo/noir italiano e si è rivelato un'autentica fucina di talenti, per affermarsi oggi come uno dei premi nazionali più prestigiosi riservati alla narrativa breve.
Il premio Lama e trama è nato nel 2003 a Maniago (Pordenone), storica "Città delle coltellerie" che ha portato a eccellenza l'arte di forgiare oggetti da taglio. La storia dei fabbri maniaghesi ha inizio nel XV secolo, con la costruzione di attrezzi per contadini e boscaioli, per continuare con la produzione di armi per l'esercito della Serenissima Repubblica di Venezia: da secoli, Maniago primeggia nella fabbricazione di oggetti da taglio di altissima qualità, coltelli, forbici, utensili e lame d'uso quotidiano, ma anche riproduzioni fedeli di armi antiche destinate ai collezionisti o prodotte per il cinema internazionale.
Da questa straordinaria tradizione ha avuto origine l'idea di un premio in grado legare le narrazioni di genere giallo o noir alle lame, idea che si è rivelata da subito vincente. Nato come premio dedicato al racconto breve, Lama e trama è cresciuto negli anni di misura e notorietà. Tra il 2008 e il 2009 sono state inaugurate nuove sezioni, dedicate alla ricerca, alla scrittura drammaturgica e al linguaggio audiovisivo. Sono nati i riconoscimenti dedicati al monologo teatrale, al radiodramma e al cortometraggio cinematografico.
Nel 2009, dopo sei edizioni che lo hanno visto alla giuda delle diverse giurie, lo scrittore Luigi Bernardi, principale artefice e anima della manifestazione, è stato nominato Presidente onorario del premio. A partire dal 2008 il curatore del premio è lo scrittore Antonio Paolacci.
Titolo Lama e trama
Autori vari
Prezzo € 14,00
Dati 2012, Pag, 208
Editore Perdisa Pop
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
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