Recensione a cura di Massimo Minimo
"La chiave di Dante" di G. L. Barone è il nuovo thriller edito da Newton Compton Editori e recensito da ThrillerPages
Manuel Cassini, professore di letteratura e studioso di Dante, riceve un misterioso invito che lo porta a Parigi. Pochi giorni prima Monsignor de Beaumont si uccide gettandosi dalla scalinata dei Musei Vaticani. Che collegamento c’è fra i due eventi? Cassini, intanto, comincia ad avere delle strane allucinazioni che gli fanno rivivere accadimenti ai quali non ricorda di essere stato presente. Che cosa sta succedendo alla sua mente? Lo studioso viene raggiunto in Francia da Nigel Sforza, ispettore dell’Interpol che sta indagando su alcuni delitti avvenuti nel mondo dell’arte. Insieme cercheranno di risolvere un enigma nascosto in alcuni quadri famosi attraverso l’interpretazione delle terzine dantesche.
Dall’Islanda del XIII secolo prende le mosse questo incalzante thriller che non lascia un attimo di tregua al lettore. Il romanzo mescola argomenti scientifici (i dispositivi “Brain control”), artistici (attraverso l’analisi di dipinti quali La Primavera di Botticelli, La Scuola di Atene di Raffaello, La Gioconda e Il Cenacolo di Leonardo), storici (i Cavalieri Templari) e letterari. Il tutto in una sorta di vorticosa caccia al tesoro, capace di condurci attraverso Parigi, Firenze, Milano e Dubai, per poi approdare in Islanda dove tutto ha avuto inizio circa 800 anni prima.
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