Recensione a cura di Federica Belleri
"La gabbia" di Davide Cavazza (Leone Editore) è il nuovo thriller recensito oggi da ThrillerPages.
Tommaso, Gabriele, Stefano e Chiara. Compagni universitari, amici molto diversi tra loro. Legati a doppio filo da impegni politici e sociali. Ottengono un risultato inaspettato con la loro campagna Dead or alive, che propone di scegliere se mantenere o abolire la pena di morte. Un gruppo spinto verso nobili ideali e sentimenti puri e intensi. Una gabbia parla per loro, ogni sabato, a Piazza di Porta Ravegnana, a Bologna.
Poi, ideali, discussioni e fiducia vanno in fumo, i sogni vengono spazzati via, il team si scioglie. Si lascia lo spazio ad una possibile carriera politica. Da quel momento tutto cambia: c'è chi fugge, chi non riesce più a parlare, chi si infila in un tunnel rischiando di non trovarne più l'uscita, chi incanta la folla con il suo limpido sorriso.
Una campagna politica per l'elezione del nuovo premier incrocerà i loro destini, dopo molti anni. Una campagna politica concentrata sul mercato dei voti e delle opinioni. Vi ricorda qualcosa? Una corsa per ammiccare alla telecamera, una frase ad effetto che l'aspirante premier cerca disperatamente di trovare, uno spot pubblicitario in grado di emozionare, sondaggi, dichiarazioni ai media e ai quotidiani; uno sprint finale per avere uno dei candidati ospite in una trasmissione, faccia a faccia in tv, lettere inviate per posta ai possibili elettori....Al via anche le riunioni tra i guru dell'Ordine dei giornalisti, per decidere come suddividersi le tribune politiche o gli articoli sulle testate più importanti...
Ma la politica, quella vera, dov'è? Dove sono i programmi di ciascun candidato?
Tutto perde di significato, rispetto ad un punto percentuale in più. Tutto viene schiacciato quando si corre per una poltrona così ambita. Quattro amici alle corde di un ring. Tutti contro tutti.
Fino a quando l'amore allontanato e mai dimenticato, ritorna con tenacia, con dolore e a bruciapelo. Fino a che le questioni personali si mescolano con gli intrighi politici, tanto da sommergerli. Fino a quando le parole spese in questa campagna perdono quasi tutto il loro ardore e lasciano il posto ad una nuova passione, alla voglia di ritrovarsi e di rivivere emozioni e ricordi.
Uno spaccato della nostra politica, diviso tra il serio e il grottesco. Un cammino di uomini e donne che, in qualche modo, non hanno dimenticato cosa significhi sognare e credere in qualcosa; uomini e donne che hanno lasciato la porta socchiusa per far entrare uno spiraglio di luce; uomini e donne che non hanno mai chiuso la loro gabbia.
Una bella storia, che vi invito a leggere.
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