Recensione a cura di Patrizia Seghezzi
"La giostra dei fiori spezzati" di Matteo Strukul (Mondadori - Omnibus) è il thriller storico recensito oggi da ThrillerPages. Clicca qui e leggi trama e note sull'autore
Dopo lo splendido personaggio femminile di Mila, protagonista dei due precedenti romanzi, Matteo Strukul ci stupisce con questo thriller storico che definirei eccellente.
In una Padova gelida e indifferente una bestia si aggira uccidendo prostitute con una particolarità: tutte hanno il nome di un fiore.
Tre uomini indagano: l'ispettore Pastrello, il giornalista investigativo Fanton e il criminologo Weisz. Ecco, la figura del criminologo è la più interessante e la più controversa. Tormentato e ferito da un agghiacciante fatto accaduto anni prima annega la sua disperazione e i suoi incubi nel laudano, rimanendo comunque vigile e intuitivo in maniera sorprendente.
E un'altra grande figura femminile appare tra le pagine, la gitana Erendira, libera e ribelle, che darà loro un aiuto nelle ricerche.
Il tutto in un'atmosfera cupa, livida, piena di sofferenza, la sofferenza delle vittime, quella di chi cerca la verità, quella dei contadini veneti oppressi dalla miseria, dalla disperazione, dalla pellagra, senza speranze.
Libro scritto con una minuziosa ricerca storica e lessicale da cui traspare l'amore e l'attaccamento a una città splendida dove l'autore abita e che chiaramente conosce molto bene, una trama sempre ben sostenuta, non banale e un finale direi ottimo.
Penso di non sbagliare dicendo che l'autore con questo brillante thriller storico ha fatto un notevole salto di qualità. Alla prossima
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