Recensione a cura di Massimo Minimo
“Nei primi mesi del 1944, Auschwitz poteva uccidere ventimila persone al giorno”.
Fra coloro che rischiano quotidianamente di essere ammazzati a causa della follia nazista c’è Emile Riemann, un ebreo francese deportato insieme a tanti altri nel settembre del 1942. Sopravvissuto nonostante tutto all’orrore dei campi di sterminio, ha deciso di affidare i suoi ricordi ad un diario. Al racconto di Emile si alterna la storia di Alberto Corini, ambientata ai nostri giorni. Ex militare nauseato da ciò che ha fatto e visto durante la sua carriera, Alberto conduce un’esistenza solitaria e schiva, accompagnata solo dai fantasmi del passato che spesso tornano a tormentarlo. Un incarico improvviso, la sorveglianza di un uomo anziano e potente che ritiene di essere in pericolo, porterà una nuova e forse definitiva svolta nella sua vita.
Con la caratteristica scrittura priva di fronzoli e capace di andare dritta al punto, Patrick Fogli affronta in questo romanzo il difficile tema della Shoah. La prospettiva scelta è quella di un ebreo del Sonderkommando di Auschwitz: Emile, oltre ad assistere giorno dopo giorno all’orrore del lager, è costretto a mentire ai suoi stessi compagni di sventura per poter sopravvivere. Anche se la sopravvivenza è forse una condanna persino peggiore della morte. Dal canto proprio, Alberto non sa che il destino, abilmente manovrato da due donne, sta per offrirgli una possibilità di riscatto legata al passato del suo attuale datore di lavoro: ciò grazie o, meglio, a causa di un misterioso quaderno azzurro. Utilizzando meccanismi caratteristici del genere thriller, Fogli evita così il rischio, molto concreto, di cadere nella retorica; allo stesso tempo rammenta che è compito di noi tutti fare in modo che certi avvenimenti non vengano mai dimenticati.
LA TRAMA: Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell'inferno sarebbe stato peggio che morirci. Alberto ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un'esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n'è accorto, tanto da offrirgli un incarico inatteso: la sorveglianza di un uomo molto anziano e molto ricco la cui vita è in pericolo, e non solo per il cancro che lo sta consumando. A unire le loro storie un quaderno azzurro, a cui è affidata una verità che non tutti hanno il coraggio di guardare in faccia. E un'ossessione, che rende schiavi in attesa di poter rendere liberi. Un romanzo sulla vendetta e sul perdono. Che non sempre sono sulle facce opposte della medaglia.
Titolo Dovrei essere fumo
Autore Fogli Patrick
Su IBS Sconto 15% € 13,18
Prezzo di copertina € 15,50 Risparmio € 2,32
Dati 2014, 292 p., brossura
Editore Piemme (collana Piemme Open)
Disponibile in eBook a € 4,99
“Nei primi mesi del 1944, Auschwitz poteva uccidere ventimila persone al giorno”.
Fra coloro che rischiano quotidianamente di essere ammazzati a causa della follia nazista c’è Emile Riemann, un ebreo francese deportato insieme a tanti altri nel settembre del 1942. Sopravvissuto nonostante tutto all’orrore dei campi di sterminio, ha deciso di affidare i suoi ricordi ad un diario. Al racconto di Emile si alterna la storia di Alberto Corini, ambientata ai nostri giorni. Ex militare nauseato da ciò che ha fatto e visto durante la sua carriera, Alberto conduce un’esistenza solitaria e schiva, accompagnata solo dai fantasmi del passato che spesso tornano a tormentarlo. Un incarico improvviso, la sorveglianza di un uomo anziano e potente che ritiene di essere in pericolo, porterà una nuova e forse definitiva svolta nella sua vita.
Con la caratteristica scrittura priva di fronzoli e capace di andare dritta al punto, Patrick Fogli affronta in questo romanzo il difficile tema della Shoah. La prospettiva scelta è quella di un ebreo del Sonderkommando di Auschwitz: Emile, oltre ad assistere giorno dopo giorno all’orrore del lager, è costretto a mentire ai suoi stessi compagni di sventura per poter sopravvivere. Anche se la sopravvivenza è forse una condanna persino peggiore della morte. Dal canto proprio, Alberto non sa che il destino, abilmente manovrato da due donne, sta per offrirgli una possibilità di riscatto legata al passato del suo attuale datore di lavoro: ciò grazie o, meglio, a causa di un misterioso quaderno azzurro. Utilizzando meccanismi caratteristici del genere thriller, Fogli evita così il rischio, molto concreto, di cadere nella retorica; allo stesso tempo rammenta che è compito di noi tutti fare in modo che certi avvenimenti non vengano mai dimenticati.
LA TRAMA: Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell'inferno sarebbe stato peggio che morirci. Alberto ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un'esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n'è accorto, tanto da offrirgli un incarico inatteso: la sorveglianza di un uomo molto anziano e molto ricco la cui vita è in pericolo, e non solo per il cancro che lo sta consumando. A unire le loro storie un quaderno azzurro, a cui è affidata una verità che non tutti hanno il coraggio di guardare in faccia. E un'ossessione, che rende schiavi in attesa di poter rendere liberi. Un romanzo sulla vendetta e sul perdono. Che non sempre sono sulle facce opposte della medaglia.
Titolo Dovrei essere fumo
Autore Fogli Patrick
Su IBS Sconto 15% € 13,18
Prezzo di copertina € 15,50 Risparmio € 2,32
Dati 2014, 292 p., brossura
Editore Piemme (collana Piemme Open)
Disponibile in eBook a € 4,99
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