Eh, sì, salvo una rarissima eccezione, Simenon è una certezza.
Joseph Lambert e la sua segretaria Edmonde sono "I complici" del titolo. Uniti da un rapporto amoroso inspiegabile, torbido ed eccitante, involontariamente provocano un terrificante incidente ad un pullman che trasporta 48 bambini in gita. Invece di fermarsi a prestare soccorso, o, quantomeno, ad avvisare polizia e ambulanze, i due fuggono dal luogo dove il rogo sta divorando il mezzo uccidendo tutti i suoi occupanti. Non si parlano, Joseph ed Edmonde, non comunicano, a parole, ma sono come sintonizzati su di un sentire solo loro, un agire all'unisono, freddamente, lucidamente.
Ma Joseph, nei giorni successivi al fatto, sarà precipitato in un tormento e in un rimorso incredibili, indeciso se costituirsi, pur di terminare l'angosciosa e inevitabile scoperta da parte degli investigatori, o se terminare la propria vita suicidandosi.
Fenomenale è la descrizione che Simenon fa del rapporto che lega i due amanti: quel tipo di relazione che rende dipendenti dall'altro, pur non amandolo; così come è straordinaria l'analisi che l'autore fa di tutti i personaggi della vita di Joseph: la moglie, i fratelli, i cognati, gli amici. Ma, soprattutto, è eccezionale la rappresentazione del terribile dramma interiore che vive il protagonista. Ognuno di noi potrebbe diventare Joseph Lambert e il lettore scopre, con raccapriccio, di comprenderlo e di giustificarlo. Fino alla fine.
Recensione a cura di Elisabetta Caramitti
TRAMA: Sin dalla prima volta in cui Joseph Lambert ha scoperto la faccia di Edmonde nel momento del piacere (pallida come quella di una morta, con le narici contratte e il labbro superiore rialzato a scoprire i denti), lei non è stata più soltanto una florida, efficiente, taciturna segretaria: è diventata la sua complice. Tra loro è nata un'intesa che non è né amore né passione, ma piuttosto la condivisione di un gioco segreto. E quando, una sera, guidando a zigzag con la sinistra mentre tiene la destra tra le cosce di lei, Lambert sente dietro di sé il claxon disperato di un pullman e lo vede poi schiantarsi contro un muro, non pensa neppure a fermarsi. Si limita a gettare un'occhiata, nello specchietto retrovisore, all'immenso rogo che ha provocato. Solo più tardi saprà che, fra quei quarantasette bambini che tornavano dalle vacanze, c'è un unico sopravvissuto. Ma chi può sapere che è lui il colpevole? Colpevole di che cosa, oltretutto? E agli occhi di chi? Di suo fratello, di sua moglie, degli amici con cui gioca a bridge la sera? Esseri mediocri, che disprezza. Come disprezza la sua stessa vita. Se cercherà di sviare da sé i sospetti sarà solo per salvare quei momenti in cui, insieme a Edmonde, si rifugia in un universo altro, che lo attrae in modo enigmatico: così come enigmatico, e misterioso, è il piacere della donna.
Titolo I complici
Autore Simenon Georges
Prezzo di copertina € 17,00
Dati 2012, 158 p., brossura
Traduttore Frausin Guarino L.
Editore Adelphi (collana Biblioteca Adelphi)
Joseph Lambert e la sua segretaria Edmonde sono "I complici" del titolo. Uniti da un rapporto amoroso inspiegabile, torbido ed eccitante, involontariamente provocano un terrificante incidente ad un pullman che trasporta 48 bambini in gita. Invece di fermarsi a prestare soccorso, o, quantomeno, ad avvisare polizia e ambulanze, i due fuggono dal luogo dove il rogo sta divorando il mezzo uccidendo tutti i suoi occupanti. Non si parlano, Joseph ed Edmonde, non comunicano, a parole, ma sono come sintonizzati su di un sentire solo loro, un agire all'unisono, freddamente, lucidamente.
Ma Joseph, nei giorni successivi al fatto, sarà precipitato in un tormento e in un rimorso incredibili, indeciso se costituirsi, pur di terminare l'angosciosa e inevitabile scoperta da parte degli investigatori, o se terminare la propria vita suicidandosi.
Fenomenale è la descrizione che Simenon fa del rapporto che lega i due amanti: quel tipo di relazione che rende dipendenti dall'altro, pur non amandolo; così come è straordinaria l'analisi che l'autore fa di tutti i personaggi della vita di Joseph: la moglie, i fratelli, i cognati, gli amici. Ma, soprattutto, è eccezionale la rappresentazione del terribile dramma interiore che vive il protagonista. Ognuno di noi potrebbe diventare Joseph Lambert e il lettore scopre, con raccapriccio, di comprenderlo e di giustificarlo. Fino alla fine.
Recensione a cura di Elisabetta Caramitti
TRAMA: Sin dalla prima volta in cui Joseph Lambert ha scoperto la faccia di Edmonde nel momento del piacere (pallida come quella di una morta, con le narici contratte e il labbro superiore rialzato a scoprire i denti), lei non è stata più soltanto una florida, efficiente, taciturna segretaria: è diventata la sua complice. Tra loro è nata un'intesa che non è né amore né passione, ma piuttosto la condivisione di un gioco segreto. E quando, una sera, guidando a zigzag con la sinistra mentre tiene la destra tra le cosce di lei, Lambert sente dietro di sé il claxon disperato di un pullman e lo vede poi schiantarsi contro un muro, non pensa neppure a fermarsi. Si limita a gettare un'occhiata, nello specchietto retrovisore, all'immenso rogo che ha provocato. Solo più tardi saprà che, fra quei quarantasette bambini che tornavano dalle vacanze, c'è un unico sopravvissuto. Ma chi può sapere che è lui il colpevole? Colpevole di che cosa, oltretutto? E agli occhi di chi? Di suo fratello, di sua moglie, degli amici con cui gioca a bridge la sera? Esseri mediocri, che disprezza. Come disprezza la sua stessa vita. Se cercherà di sviare da sé i sospetti sarà solo per salvare quei momenti in cui, insieme a Edmonde, si rifugia in un universo altro, che lo attrae in modo enigmatico: così come enigmatico, e misterioso, è il piacere della donna.
Titolo I complici
Autore Simenon Georges
Prezzo di copertina € 17,00
Dati 2012, 158 p., brossura
Traduttore Frausin Guarino L.
Editore Adelphi (collana Biblioteca Adelphi)
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