Voto
Ho voluto rileggere questo romanzo a distanza di un anno perché qualcosa mi era sfuggita e devo dire che l’ho gustato meglio della prima lettura.
Nel romanzo ci sono due tematiche centrali: l’amore tra Simon e Suzy, due persone molto diverse tra loro che vivono ai limiti della società e poi l’essere collaboratori della polizia. Héléna descrive bene anche l’azione che contiene questo romanzo, la preparazione delle rapine e le fughe rocambolesche, in alcuni tratti sembra di essere dentro la scena.
In alcuni punti, nell’amore tra Simon e Suzy, lo scrittore tocca la drammaticità di questa storia così lunga e travagliata. Ma il loro è un grande amore che vivono fino in fondo anche se il prezzo da pagare è molto alto.
E infine, per dirla in gergo, Simon dopo l’esperienza della detenzione, diventa un infame, un protetto dalla polizia. Come si vive questa fase della sua vita? Sicuramente male, sia perché l’ispettore Chennier, che l’ha ingaggiato, non si accontenta chiede sempre, e spesso il protagonista arriva all’esasperazione ma anche perché prestarsi a fare l’informatore non è semplice, soprattutto dal punto di vista morale. Ma in questo caso l’essere diventato un collaboratore trova un senso poiché fino alla fine degli anni ’60 in Francia, quando si usciva dal carcere, veniva applicato il divieto di soggiorno e perché la polizia chiudesse un occhio, essere collaboratori poteva essere un escamotage.
E Simon non ha molta scelta se vuole stare vicino a Susy, questo è il prezzo da pagare.
Titolo Divieto di soggiorno
Autore Héléna André; Sauvage Simone
Prezzo di copertina € 14,00
Su Amazon €11,90
Dati 2010, 192 p., brossura
Traduttore Anzivino B.
Editore Aìsara (collana Narrativa)
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
Ho voluto rileggere questo romanzo a distanza di un anno perché qualcosa mi era sfuggita e devo dire che l’ho gustato meglio della prima lettura.
Nel romanzo ci sono due tematiche centrali: l’amore tra Simon e Suzy, due persone molto diverse tra loro che vivono ai limiti della società e poi l’essere collaboratori della polizia. Héléna descrive bene anche l’azione che contiene questo romanzo, la preparazione delle rapine e le fughe rocambolesche, in alcuni tratti sembra di essere dentro la scena.
In alcuni punti, nell’amore tra Simon e Suzy, lo scrittore tocca la drammaticità di questa storia così lunga e travagliata. Ma il loro è un grande amore che vivono fino in fondo anche se il prezzo da pagare è molto alto.
E infine, per dirla in gergo, Simon dopo l’esperienza della detenzione, diventa un infame, un protetto dalla polizia. Come si vive questa fase della sua vita? Sicuramente male, sia perché l’ispettore Chennier, che l’ha ingaggiato, non si accontenta chiede sempre, e spesso il protagonista arriva all’esasperazione ma anche perché prestarsi a fare l’informatore non è semplice, soprattutto dal punto di vista morale. Ma in questo caso l’essere diventato un collaboratore trova un senso poiché fino alla fine degli anni ’60 in Francia, quando si usciva dal carcere, veniva applicato il divieto di soggiorno e perché la polizia chiudesse un occhio, essere collaboratori poteva essere un escamotage.
E Simon non ha molta scelta se vuole stare vicino a Susy, questo è il prezzo da pagare.
Recensione di Antonia Dettori
Titolo Divieto di soggiorno
Autore Héléna André; Sauvage Simone
Prezzo di copertina € 14,00
Su Amazon €11,90
Dati 2010, 192 p., brossura
Traduttore Anzivino B.
Editore Aìsara (collana Narrativa)
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
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