Voto
“Boschi & bossoli” è il nome in codice di un’operazione destinata a smantellare una “pericolosa” rete di eco-terroristi. Tanti sono interessati a che il blitz vada a buon fine. Il primo è il generale Corsini, conosciuto come la “Leggenda”, che deve sviare le possibili indagini dei magistrati sul suo precedente operato. Anche imprenditori e politici di turno fanno la loro parte: lo scopo è rovinare il patrimonio naturale ed artistico di una zona dell’Italia centrale e riempirlo di cemento. Non può mancare la mafia, o meglio la ‘ndrangheta, che ha intenzione di radicarsi in posti ancora non raggiunti dalla sua influenza. In questo scenario allarmante, chi si oppone viene spazzato via: alcuni incarcerati, altri uccisi.
Il libro narra una storia romanzesca, ma fino ad un certo punto. Le speculazioni edilizie che hanno distrutto tante zone del nostro Paese non sarebbero state coronate da successo senza l’aiuto, volontario o meno, di varie componenti. Fra queste spicca per i suoi metodi brutali la criminalità organizzata: nel romanzo un direttore di banca poco compiacente viene ucciso ed il suo corpo dato in pasto ai maiali. L’atto d’accusa coinvolge anche autorità che, in teoria, dovrebbero operare per la difesa del territorio e dei cittadini, ma che, in realtà, pensano solo al proprio tornaconto, economico e non. A pagare sono quattro ragazzi, “colpevoli” di coltivare degli ideali in contrasto con i poteri forti che dominano l’Italia.
Recensione di Massimo Minimo
TRAMA: Centro Italia: chiese medievali, paesi arroccati sulle colline, boschi. Una bella cartolina. Dopo il terremoto arrivano grandi finanziamenti per la ricostruzione e qualcuno ha deciso che quella sarà una zona di conquista. Cemento, corruzione, sangue, ferocia, questi gli ingredienti.
Dal nulla compaiono centri commerciali superflui, villette a schiera, sopraelevate, strade e svincoli inutili e poi anche cave di breccino. E questo il contesto in cui si svolge l'operazione Boschi & Bossoli. L'arresto di un gruppo di ecoattivisti con l'accusa di associazione terroristica serve a sviare l'attenzione dai veri pericoli mafiosi e affaristici. I poveri "untorelli" sarebbero il vero pericolo e l'operazione deve servire da esempio per tutta Italia, un monito per i No Tav della Val Susa. Per questo motivo deve essere spettacolare: un centinaio di carabinieri in mimetica e armati sino ai denti, pattuglie mobili, elicotteri, blindati. Una piccola città sconvolta e ferita si risveglia all'alba attonita. Nel frattempo la penetrazione mafiosa avviene con la collaborazione, anche involontaria, di tante persone. Politici, affaristi, architetti, generali: ognuno segue il proprio tornaconto. Chi vuole fare carriera, chi vuole distogliere l'attenzione dai suoi guai giudiziari, chi reclama potere e visibilità. Fino alla magistratura che si presta a fare scempio della vita di quattro ragazzi innocenti.
“Boschi & bossoli” è il nome in codice di un’operazione destinata a smantellare una “pericolosa” rete di eco-terroristi. Tanti sono interessati a che il blitz vada a buon fine. Il primo è il generale Corsini, conosciuto come la “Leggenda”, che deve sviare le possibili indagini dei magistrati sul suo precedente operato. Anche imprenditori e politici di turno fanno la loro parte: lo scopo è rovinare il patrimonio naturale ed artistico di una zona dell’Italia centrale e riempirlo di cemento. Non può mancare la mafia, o meglio la ‘ndrangheta, che ha intenzione di radicarsi in posti ancora non raggiunti dalla sua influenza. In questo scenario allarmante, chi si oppone viene spazzato via: alcuni incarcerati, altri uccisi.
Il libro narra una storia romanzesca, ma fino ad un certo punto. Le speculazioni edilizie che hanno distrutto tante zone del nostro Paese non sarebbero state coronate da successo senza l’aiuto, volontario o meno, di varie componenti. Fra queste spicca per i suoi metodi brutali la criminalità organizzata: nel romanzo un direttore di banca poco compiacente viene ucciso ed il suo corpo dato in pasto ai maiali. L’atto d’accusa coinvolge anche autorità che, in teoria, dovrebbero operare per la difesa del territorio e dei cittadini, ma che, in realtà, pensano solo al proprio tornaconto, economico e non. A pagare sono quattro ragazzi, “colpevoli” di coltivare degli ideali in contrasto con i poteri forti che dominano l’Italia.
Recensione di Massimo Minimo
TRAMA: Centro Italia: chiese medievali, paesi arroccati sulle colline, boschi. Una bella cartolina. Dopo il terremoto arrivano grandi finanziamenti per la ricostruzione e qualcuno ha deciso che quella sarà una zona di conquista. Cemento, corruzione, sangue, ferocia, questi gli ingredienti.
Dal nulla compaiono centri commerciali superflui, villette a schiera, sopraelevate, strade e svincoli inutili e poi anche cave di breccino. E questo il contesto in cui si svolge l'operazione Boschi & Bossoli. L'arresto di un gruppo di ecoattivisti con l'accusa di associazione terroristica serve a sviare l'attenzione dai veri pericoli mafiosi e affaristici. I poveri "untorelli" sarebbero il vero pericolo e l'operazione deve servire da esempio per tutta Italia, un monito per i No Tav della Val Susa. Per questo motivo deve essere spettacolare: un centinaio di carabinieri in mimetica e armati sino ai denti, pattuglie mobili, elicotteri, blindati. Una piccola città sconvolta e ferita si risveglia all'alba attonita. Nel frattempo la penetrazione mafiosa avviene con la collaborazione, anche involontaria, di tante persone. Politici, affaristi, architetti, generali: ognuno segue il proprio tornaconto. Chi vuole fare carriera, chi vuole distogliere l'attenzione dai suoi guai giudiziari, chi reclama potere e visibilità. Fino alla magistratura che si presta a fare scempio della vita di quattro ragazzi innocenti.
Titolo Boschi & bossoli
Autore Gregorio Michael
Prezzo di copertina € 14,00
Dati 2012, 222 p., brossura
Editore Edizioni Ambiente (collana Verdenero. Noir)
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