Titolo Marlowe ti amo. Una storia in sette giorni Autore Frank Spada Prezzo € 12,50 Dati 2010, 159 p., brossura Editore Robin (collana Biblioteca del mistero) |
California, anni Cinquanta: una ragazza fuggita da casa, allo sbando tra i night club e il ricordo del padre morto in un incidente aereo. La matrigna, occhi di smeraldo, è in pena per trovarla. Un incarico apparentemente semplice per un detective come Marlowe, se non fosse per il suo doppio, il compare che lo tiene costantemente in bilico tra l'osservazione di un entomologo e il raccontarsela da solo. Un Cessna schiantato in circostanze misteriose e un'eredità da capogiro lo spingono a incontrare un uomo in carrozzella. E gli incarichi diventano due, riferiti alla stessa persona. Tra un pranzo da Minnie's, una visita a Mà, troppi liquori e sigarette fumate in conversazioni immaginarie con Pà, Marlowe percorre le strade di Bel Air e gli altopiani di San Ferdinando a bordo della sua Olds, cercando di allargare il panorama con l'aiuto di una lente, per comporre le scene di una storia che sembra più grande di quel che gli vogliono far credere. Finirà per oltrepassare i confini segnati per lui, in un universo popolato da figure ambigue che neppure un terremoto potrà scuotere. La colonna sonora è il jazz della West Coast e il regista uno che si scrive i copioni da solo. Il primo romanzo di Frank Spada è un omaggio originale alle atmosfere di Chandler, tra un assolo di Art Pepper, Shorty Rogers e i suoi Giants e uno struggente Bobby Hackett che gira in un juke-box.
Miriam Mastrovito ha detto: Un noir intrigante che conquista per la sua trama essenziale, quanto ben congegnata, ma il cui maggior punto di forza è rintracciabile nelle ottime capacità narrative dell’autore.
“Aria calda dal mare e folate grigie nel cielo. Schiena umidiccia e pantaloni appiccicati guido la mia vecchia Olds lungo Bel Air” (pag. 7). E’ così, con un nitido fotogramma, che Frank Spada ci introduce nelle atmosfere della California degli anni cinquanta. Alla guida il detective Marlowe diretto a un appuntamento con Angela G., la donna dagli occhi di smeraldo che lo ha appena ingaggiato perché ritrovi la figliastra fuggita da casa in seguito alla morte del padre in un incidente aereo.
Un incarico, all’apparenza, semplice per un investigatore navigato come lui ma che comincerà a complicarsi quando un misterioso uomo in carrozzella tenterà di assumerlo per proteggere la stessa ragazza.
Le indagini si snodano rapide ma, tra rivelazioni e colpi di scena, a conquistare e incuriosire il lettore è soprattutto la figura di Marlowe. Detective sopra le righe, a volte fa fatica a distinguere la verità perché distratto dagli occhi deboli del suo doppio. A spronarlo è la sua smisurata curiosità che, a volte, non manca di procurargli guai ma che, per lui, è sinonimo stesso di vita.
Solitario, spesso ci appare cinico e da l’impressione di osservare tutto con distacco salvo poi, lasciar trasparire un cuore tenero quando tra una sosta e l’altra al bancone del Minnie’s si concede una visita a Mà.
Ironici e, in alcuni casi toccanti, i dialoghi interiori con il suo alter ego e il suo Pà che di frequente si inseriscono nella narrazione arricchendola di una tenue sfumatura surreale.
Un noir intrigante che conquista per la sua trama essenziale, quanto ben congegnata, ma il cui maggior punto di forza è rintracciabile nelle ottime capacità narrative dell’autore.
Le immagini si susseguono vivide, supportate da un costante sottofondo jazz, regalando suggestioni paragonabili a quelle di un buon film in bianco e nero.
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A neanche un anno di distanza dalla prima avventura, torna in scena Marlowe, il detective nato dalla penna di Frank Spada che tanto richiama personaggi del cinema come H. Bogart e atmosfere americane anni '50, senza però discostarsi molto dalla realtà odierna. Riferimenti e richiami a problemi oggi fin troppo attuali sono frequenti nel romanzo e, nonostante la diversa ambientazione, certe descrizioni dell'autore potrebbero essere tranquillamente traslate ai giorni nostri.
In questa seconda avventura, il disincantato detective scava nelle ombre dell'animo umano, quelle ombre che possono anche non vedersi perché nascoste da luci troppo vivaci, ma sono sempre presenti. Questo gioco di chiaro-scuri si intravede già dalla copertina dove, guardando con occhio attento, ci si accorge che non tutto è come appare alla prima occhiata! Tra il jazz che sempre accompagna Marlowe, il fumo e l'alcool che rendono umano questo antieroe brusco e ironico, la storia si divora velocemente e il drammatico epilogo lascia il lettore con il rimpianto di dover salutare fin troppo in fretta il detective, ritrovato amico.
In Dimmi chi sei, Marlowe si ritrovano tutte le qualità che caratterizzano l'autore: la particolarità del linguaggio, ricco di metafore colte e ironiche che si apprezzano davvero solo alla seconda lettura (la prima serve a divorare l'avvincente romanzo e manca il tempo di soffermarsi sui dettagli); la cura delle piccole cose, con una ricchezza di particolari che rendono talmente nitida la descrizione delle scene da far capire come Spada attinga a piene mani alla propria quotidianità, vista la precisione e verosimiglianza di ciò che narra; i fantasiosi dialoghi di Marlowe con il suo doppio e con il padre ma, più di tutto, è Marlowe stesso che affascina, con la sua ironia, le profonde riflessioni, quell'essere ruvido e al contempo sentimentale, semplicemente unico!
Non resta che sperare che anche la sua terza avventura arrivi a breve distanza.
Finito il libro Marlowe ti amo , di Frank spada....Vorrei sapere se qualcuno l'ha letto, per spiegarmi di cosa parla il libro....L'ho letto sino alla fine a fatica, non capendo niente (più che altro perchè avendo un cervello ristretto ho impiegato piu tempo a trasformare le sue continue metafore che a capire la trama del libro). Probabilmente non è assolutamente il mio genere, ma visto i commenti che sono stati fatti sul blog, Anobii e altre pagine l'ho comprato incuriosito, anche se dopo "TROPPI" commenti positivi la cosa cominciava a insospettirmi... Comunque non oserei assolutamente paragonarlo a Ellroy come qualcuno ha detto.... Vorrei sentire il commento di qualcuno qui in Thriller che mi aiuti a capire. Se qualcuno volesse provare a leggere il libro lo spedisco volentieri, per sentire il suo parere....
• Bello, veramente bello questo libro di Frank Spada!
L'ho letteralmente divorato! La scrittura è magnifica, superba ed elegante, sintetica ma piena di metafore e significati nascosti, mai noiosa, e talmente intrigante che mi ha risucchiato nella storia, ambientata negli anni cinquanta in California.
HO seguito il detective Marlowe, immaginandolo come un affascinante e rude Humprey Bogart, con sigaro e liquore, con la musica jazz in sottofondo e quella voce calda e profonda degna di un uomo affascinante. Non c'è che dire, Frank Spada è riuscito a farmi amare il personaggio e le atomosfere, a sorprendermi e stupirmi, complice una scrittura di ottima qualità!
Grazie Frank!
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Grazie per l'ospitalità
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