lunedì, ottobre 18

DIMMI CHI SEI MARLOWE. CINQUE SENSI E UN'ANIMA - di Frank Spada



Il detective Marlowe è momentaneamente parcheggiato in una clinica di Loco Hermoso, in territorio messicano. In convalescenza dopo un intervento chirurgico, si gode le cure dell'incantevole Miranda, l'infermiera dei sogni proibiti di ogni malato. Lasciato il Messico e rientrato a casa, Marlowe riceve una telefonata dalla signorina Conchita, sorella gemella di Miranda. Ugualmente bella da mozzare il fiato, la senorita rifila alla curiosità del detective strane storie di certi amori proibiti, costringendolo a seguire un caso pieno di sorprese e soprattutto a fare i conti col suo doppio, quel gemello siamese che lui s'è trovato cucito alla coscienza. Tra molti "pollicini" e interminabili sigarette, spuntini al Minnie's bar dove oltre al cibo c'è sempre un balconcino da apprezzare, in sella alla sua Olds Marlowe segue la pista di due antichi gioielli che uniti simboleggiano la vita eterna e per i quali più di qualcuno è disposto a uccidere. Sequenze da film e colpi di scena, tra richiami letterari e acrobatiche metafore, non ultima quella che vede il detective con la sua baby alla tempia, mentre il jazz della West Coast si fa più acuto...

Per il promo romanzo andate QUI


Titolo Dimmi chi sei Marlowe. Cinque sensi e un'anima
Autore Frank Spada
Prezzo € 13,00
Dati 2010, 165 p., brossura
Editore Robin (collana Biblioteca del mistero)

11 Lascia un commento:

Anonimo ha detto...

Quanto mi piace! Ma quanto mi piace questo detective Marlowe!
Assomiglia tanto a H. Bogart, bicchiere in una mano e sigaretta nell’altra.
Marlowe….come si fa a non amarti?
Tra le pieghe dell’anima t’interroghi, dialoghi con Pà, ti nutri di Jazz, alcool e fumo, di ideali di onestà e…sguazzi nel marcio della città!
Adoro i tuoi pensieri in metafora, adoro l’atmosfera che sai creare, quella degli anni ’50 lungo la West Coast, con la tua vecchia Olds, la tua puledrina e la tua baby, il tuo fare dinnocolato e disincantato, e la lucidità che ti porta a chiudere il caso che hai per le mani.
Sei indimenticabile!
L’autore, Frank Spada sa scrivere e si sente, infatti usa un linguaggio raffinato, originale, metaforico e diretto, oh se è diretto! Ti si attacca all’anima, ti coccola e ti graffia, ti tormenta e ti libera, ti porta con volute di fumo in alto e ti precipita con una calibro 45 in basso, ti eleva al paradiso dell’anima e dell’onestà e ti trascina nel fango della città…tutto questo è scrittura, è Frank, è Marlowe! E tanto altro ancora!
E’ una passeggiata nella testa e nel cuore di Marlowe, con parole che penetrano come note acute di un jazz che non vorresti finisse mai e che con i suoi bassi e i suoi acuti conclude in bellezza lasciandoti la voglia di sentirlo ancora e ancora….
E aspetto…..aspetto un'altra avventura del mio amato Marlowe!
Claudia

Anonimo ha detto...

Dopo Marlowe ti amo sto leggendo e rileggendo questo sequel, mettendo a rischio la mia anima... Dimmi chi sei, Frank, che volerò da te appigliandomi a un sogno.
Candy's50

Carla Casazza ha detto...

Negli ambienti editoriali si sa che il secondo romanzo è il più "critico", perchè viene atteso con aspettative già definite dal primo, e si ha sempre paura che deluda gli stessi lettori che hanno apprezzato quello d'esordio. Questo non accade con Dimmi chi sei Marlowe, che a mio avviso è molto più denso e ricco di riferimenti del primo, ma allo stesso tempo svela un leggerezza e un'ironia che in Marlowe ti amo erano solo abbozzate. Di sicuro è un libro da leggere una prima volta per il gusto della scrittura e della storia, ma poi da riaprire e scorrere con più attenzione, perchè nasconde tesori che ad una prima occhiata sfuggono. Come una scatola cinese: si solleva il coperchio e svela una piccola soprpresa che a sua volta, se aperta, ne svela una seconda, e una terza e così via. Un libro da decantazione, che col passare del tempo, delle letture e della sua "messa in circolo", si apprezza sempre più.

Anonimo ha detto...

C’ è una sfida che pochi scrittori riescono a superare,ed è quella di creare un linguaggio che sia proprio e inconfondibile, tale da essere immediatamente riconoscibile dal lettore. Che riesca a comunicare in un modo che sia originale, ma non difficile, e che eviti sempre di essere banale. Credo che Frank Spada abbia vinto questa sfida, e nel modo più clamoroso: scegliendo come segno distintivo la maschera. Infatti, già il titolo, Dimmi chi sei, Marlowe - Cinque sensi e un’anima allude ad una identità che si nasconde, come dietro il gioco del romanzo noir c’è un vero e proprio puzzle in cui ciascun pezzo può combaciare non solo con quelli che comporrebbero alla fine l’immagine, ma con altri che la stessa immagine la scompongono e ricompongono come in un caleidoscopio. Il lettore attento si divertirà a cogliere in filigrana tutti i richiami, le metafore, le allusioni di cui il libro è costellato, e se è di quelli che amano rileggere un testo che a loro piaciuto dopo qualche tempo continuerà a scoprirvi sempre cose nuove. Il tutto, con una stupenda colonna sonora, e tutto il fascino della West Coast di una volta, benissimo riassunto dalla splendida foto di copertina di Walker Evans, più che un fotografo, un artista e uno scrittore d’immagini.

The Big Max. M ha detto...

Segnalo che Frank Spada è a Lucca (29/31 novembre 2010) per la presentazione in anteprima dell'antologia RISO NERO - A.A V.V. nomi e cognomi - Edizioni Delos Bok - "Fate attenzione, è un libro killer. Fa morir dal ridere." testimonia Carlo Lucarelli.

Anonimo ha detto...

Frank Spada scrive come un illusionista, di cui seguiamo gli esercizi cercando sempre di scoprire il trucco. Cattura la nostra attenzione e nello stesso tempo ci trascina in un labirinto di specchi, come in un luna park. Non per nulla sappiamo che è un ammiratore di Orson Wells, che di questo tipo di fascinazione era maestro. Suscita in noi curiosità, ma soprattutto dubbi, ed è così abile nei suoi virtuosismi, che pure lo scioglimento finale ci lascia uno strascico di interrogativi: Ma allora quando?...Ma se i quel punto sembrava...Niente, si va a controllare, ma tutto s'incastra alla perfezione. E' come quando apri un mobile e non trovi una scatola di zucchero: cercavi una scatola, infatti, grigia. E stavolta lo zucchero è in busta, bianca.Sei tu che avevi l'immagine mentale che non era corrispondente alla realtà.E in questo caso, l'immagine lievemente distorta è quella che l'illusionista ti fa vedere,con l'abilità dello scrittore e col divertimento di un autore intelligente, scanzonato, scettico come il "suo" Marlowe; ma non cinico. Un cocktail che ci fa amare un protagonista non meno del suo autore

The Big Max M. ha detto...

Segnalo che l'ultima recensione di Dimmi chi sei Marlowe (Igor De Amicis / ThrillerMagazine) giudica questo romanzo "ottimo" (testualmente) - tutte le altre, online e facilmente reperibili sul web digitando il nome dello pseudonimo autore, Frank Spada, non sono da meno.

frank spada ha detto...

Segnalo che qui http://criticaletteraria.blogspot.com/2011/02/il-salotto-intervista-frank-spada.html
è online l'intervista che ho rilasciato qualche giorno fa alla giornalista Carla Casazza.
Cordiali saluti e grazie per l'ospitalità.

frank spada ha detto...

"Los Angeles, 18 feb. – (Adnkronos) – Ora lo scrittore statunitense Raymond Chandler (1888-1959) riposa insieme alla sua amata moglie Cissy. Con una toccante cerimonia nel cimitero Mount Hope di San Diego, in California, le ceneri della coppia sono state riunite dopo piu’ di mezzo secolo dalla morte del creatore del detective Philip Marlowe. E’ stato cosi’ esaudito il desiderio dell’autore di romanzi giallo-polizieschi di fama mondiale. Cissy mori’ nel 1954 e Chandler cinque anni dopo la moglie. Ma per decenni, le ceneri di Cissy sono rimaste all’interno di un urna in un mausoleo perche’ lo scrittore, depresso e alcolizzato, incapace di riprendersi dal dolore, non riusci’ a far interrare i resti mortali della moglie".
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Il 16 ottobre 1958, con una lettera spedita da La Jolla a W. Smith (Direttore della biblioteca della University of California di Los Angeles) R. Chandler manifestò l’intenzione di far sposare Philip Marlowe con Linda Loring (la donna conosciuta e amata dall’investigatore in The long Goodbye) mentre abbozzava la trama del romanzo The Poodle Springs Story (l’ottavo e di cui lo scrittore lasciò solo quattro capitoli)
Il 21 febbraio 1959, pochi giorni prima di morire (marzo 1959), R. Chandler scrisse una lettera a M. Guinness (autore inglese di polizieschi) dicendogli che un tipo come Marlowe non avrebbe dovuto mai sposarsi, “perché è un uomo solitario, povero, pericoloso e tuttavia sensibile… ”
Il romanzo The Poodle Springs Story, terminato da Robert B. Parker, non riscosse successo: i lettori (soprattutto le lettrici) amavano Marlowe celibe!
A 52 anni dalla scomparsa di R. Chandler è entrato in scena un detective strampalato (anche per sua madre) epigono di Philip, ma che di nome fa Marlowe e basta: Marlowe ti amo, Dimmi chi sei, Marlowe e Doppio Marlowe – Liscio e senza ghiaccio uscirà maggio/giugno 2011.
Il protagonista resterà scapolo?

Frank Spada http://www.frankspada.eu ha detto...

Il protagonista... perché non dirlo, allora, che un mito resta un mito
http://blog.panorama.it/libri/2011/03/22/philip-marlowe-oltre-il-personaggio-unicona-che-sopravvive-al-proprio-autore/
che chi lo ama può interpretarlo in un concorso fotografico
http://www.comune.remanzacco.ud.it/files/ConcorsoFrankSpada-Regolamento.pdf
e che sabato 23 aprile 2011 sarà qui
http://www.tusciaweb.it/notizie/2011/marzo/24_47ronciglione.htm
Grazie per l'ospitalità.

Frank Spada http://www.frankspada.eu ha detto...

Mi limiterò... (il quartetto e la statuina : un ritratto giovanile di Huston : un Hammet pensieroso : il Falcone prima di Bogart : la prima parte importante per Bogart : giochi e doppi giochi intorno alla statuetta : la resa dei conti : un Hammet brillante : il colpo è andato male : Hammet secondo Wenders : un omaggio di Polanski : un omaggio dei fratelli Coen : il Maigret di Jean Renoir : gli amanti sfortunati : l’emblema dell’homme traqué : crudeltà di provincia : crudeltà di campagna : Lemmy Caution non sbaglia il colpo : un capolavoro di legittima difesa : la pupa e il gangster : la metafisica della fuga : l’ira del gangster tradito : incubi domestici : il fascino dell’amoralità : un omaggio da Godard : l’ultimo gesto : il killer faccia a faccia con la sua musa : esplode la Nouvelle Vague : Noir a la Truffaut : una tragica figura femminile : l’erede di Gabin : un vero ex criminale passa al noir : la clandestinità del truand : i nemici si fronteggiano : Polar da camera : l’ex gangster deve riprendere le armi : il realismo di Tavernier : il polar oggi) ...alle didascalie delle quaranta immagini inserite nei QUADERNI DEL FALCONE MALTESE

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