Recensione a cura di Massimo Minimo
Matteo Montesi, investigatore privato, ha lasciato la confusione della Capitale per la tranquillità dei Castelli Romani. Il suo nuovo incarico è di ritrovare un disegno che ritrae Vittoria Caldoni, la “donna più bella del mondo”. Contemporaneamente, in una grotta dei dintorni, viene rinvenuto il cadavere di un uomo cui sono state asportate le mani. La pista seguita dal commissario Santarelli e dall’agente Cristiana Perla, compagna di Montesi, è quella del rito satanico. Matteo, intanto, continua a cercare il famoso ritratto, coadiuvato dai suoi collaboratori che formano la cosiddetta “Rete“; ma più indaga, più si convince che il furto potrebbe essere collegato all’omicidio della grotta.
Fra Roma ed il fiabesco scenario dei Castelli Romani si svolge questo giallo, il terzo dedicato a Montesi. Un romanzo brulicante di personaggi interessanti: dalla misteriosa Arianna Caldoni a Lorena, la Somma Sacerdotessa delle Custodi dello Specchio, fino a Zittompò, ex tossico con una magnifica voce che esercita sulle rive del lago.
Senza dimenticare i due protagonisti, Matteo e Cristiana, che hanno stipulato una sorta di patto per cui l’uno non si interessa al lavoro dell’altra e viceversa; patto che, però, mette spesso a dura prova il loro rapporto personale. Dulcis in fundo, il gatto Eduardo, che darà una mano, anzi una zampa, a risolvere il caso. Adesso cercherò di “recuperare” il primi due libri della serie, colpevolmente sfuggiti alla mia attenzione. A chi li avesse già letti, consiglio caldamente di proseguire con questo.
Senza dimenticare i due protagonisti, Matteo e Cristiana, che hanno stipulato una sorta di patto per cui l’uno non si interessa al lavoro dell’altra e viceversa; patto che, però, mette spesso a dura prova il loro rapporto personale. Dulcis in fundo, il gatto Eduardo, che darà una mano, anzi una zampa, a risolvere il caso. Adesso cercherò di “recuperare” il primi due libri della serie, colpevolmente sfuggiti alla mia attenzione. A chi li avesse già letti, consiglio caldamente di proseguire con questo.
TRAMA: Questo è un paese tranquillo, gli omicidi non sono tra le specialità locali. Perciò fa scalpore il ritrovamento del cadavere di un uomo, trafitto da una ventina di coltellate e con le mani mozzate, in una grotta sul lago ai Castelli Romani, dopo una notte di luna piena. La grotta è da tempo teatro per notturni riti di magia, così la pista della setta satanica viene quasi naturale. Ma sarà quella giusta? Poi ci sarebbe anche la misteriosa sparizione di un disegno che ritrae una donna bellissima, ma naturalmente non c'entra nulla con quel truce assassinio. O c'entra? L'investigatore privato Matteo Montesi e l'agente di polizia Cristiana Perla, sua compagna, sono gli unici a non accontentarsi di facili risposte, esercitando il metodo del dubbio. Perché cose del genere non capitano mai per caso. Soprattutto in un paese tranquillo come questo. All'interno, il racconto "Come animali in trappola" di Giulio Roffi, vincitore del premio NebbiaGialla 2012.
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