Victor Gischler vive a Baton Rouge, in Louisiana.
È autore di sette romanzi tradotti in dodici lingue, è stato a lungo professore di Scrittura creativa presso la Rogers State University, in Oklahoma, ed è sceneggiatore Marvel per fumetti come The Punisher, Wolverine, Deadpool e la nuova serie degli X–Men che ha venduto solo nella prima settimana più di 100.000 copie.
Il suo romanzo La gabbia delle scimmie, che è stato nominato come miglior esordio agli Edgar Award, sta per diventare un film a Hollywood.
Buongiorno Victor e grazie per aver accettato la nostra intervista. Il tuo ultimo libro “Notte di sangue a Coyote Crossing” sta riscuotendo un grande successo in Italia tra gli amanti di questo genere letterario. Cosa ne pensi?
l tuo libro è classificato nei noir, ma ritengo si potrebbe anche definire un Modern- Western , se mi passi la definizione.. Ritieni che questo sia dovuto all’ambientazione che hai scelto?
È autore di sette romanzi tradotti in dodici lingue, è stato a lungo professore di Scrittura creativa presso la Rogers State University, in Oklahoma, ed è sceneggiatore Marvel per fumetti come The Punisher, Wolverine, Deadpool e la nuova serie degli X–Men che ha venduto solo nella prima settimana più di 100.000 copie.
Il suo romanzo La gabbia delle scimmie, che è stato nominato come miglior esordio agli Edgar Award, sta per diventare un film a Hollywood.
Buongiorno Victor e grazie per aver accettato la nostra intervista. Il tuo ultimo libro “Notte di sangue a Coyote Crossing” sta riscuotendo un grande successo in Italia tra gli amanti di questo genere letterario. Cosa ne pensi?
E’ naturale che un autore voglia crearsi un pubblico in ogni posto dove ci siamo lettori volenterosi, ed io non faccio certo eccezione alla regola , ma in Italia è successo qualcosa di veramente speciale. E’ stata una meravigliosa sorpresa ed io ora confido molto anche nel passaparola .In Italia mi sento sempre il benvenuto ogni qual volta torno.Le terre di confine per me , hanno un gran fascino, tant'è che molti libri che ho letto ambientati in queste zone, te ne cito tre, tipo Il potere del cane di Don Winsolw, Merdiano di sangue di McCarthy e Dia de los muertos di Kent Harrington sono per me compreso il tuo dei libri stupendi. Tu hai scelto Coyote Crossing, cosa ti ha spinto ad ambientare il tuo libro in quel paese? Ci sei mai stato ?
Coyote Crossing è una città immaginaria dell’ Oklahoma. Quello che volevo e che mi serviva per raccontare la storia in modo appropriato era un posto veramente isolato. Una volta vivevo in una zona molto rurale dell’Oklahoma e solo guidando verso ovest per poche miglia il cellulare rimaneva senza campo ed io pensavo “ Wow, se rimanessi in panne qui sarei davvero nei guai “ e ritenevo anche che uno scenario del genere sarebbe stato l’ideale per ambientarci una storia. Volevo anche che la storia fosse una storia di “frontiera” e dato che non abbiamo più vere e proprie zone di frontiera me ne sono dovuta inventare una.
l tuo libro è classificato nei noir, ma ritengo si potrebbe anche definire un Modern- Western , se mi passi la definizione.. Ritieni che questo sia dovuto all’ambientazione che hai scelto?
Certo, l’ambientazione conta molto ma c’è anche quel senso di “ un uomo deve fare ciò che un uomo deve fare “ che fa molto western . Penso a film come “Mezzogiono di fuoco e “Winchester 73”.Toby Sawyer è il protagonista del libro e lavora part-time per lo sceriffo, cosa che qui in Italia sarebbe impossibile . E’ una realtà di questi posti fuori dal mondo?
Sinceramente non saprei dirti se qui negli Usa è realmente possibile o no , ma spesso molte di queste piccole città si creano le loro regole adattandole ai loro bisogni, quindi ti assicuro che non è poi così assurdo.Ferdinando Pastori, uno scrittore di noir Italiano a cui è piaciuto moltissimo il libro, mi ha chiesto di farti una domanda: come spieghi il fatto che nonostante non siano eroi, personaggi positivi, integerrimi...si crei subito empatia fra loro e il lettore...insomma, sono dei "fottuti bastardi", ma non si può fare a meno di tifare per loro?
Mi fa sempre piacere rispondere agli autori, per favore ringrazia il sig. Pastori per la domanda. La risposta è che non so come io riesca a farlo. Sicuramente molti dei miei personaggi sono dei “fottuti bastardi”. Penso che una delle ragioni che ce li rende piacevoli è che essi non pensano a loro stessi come dei buoni o dei cattivi, essi si ritengono persone che cercano di fare le cose nel miglior modo possibile, per quanto nelle loro possibilità. Hanno la loro personale idea di “bene e male” e non sanno che i lettori li stanno seguendo passo passo e li stanno giudicando. Forse questo fa la differenza:. d’altronde tutti abbiamo le nostre debolezze, nessuno è perfetto.Come fai a creare i tuoi personaggi?
Mi interessano gli archetipi e a volte parto da lì, non sempre, ma qualche volta. Spesso devo scrivere parecchie pagine su di un personaggio prima di riuscire a metterlo bene a fuoco. Sicuramente non è una scienza esattaQuali sono i procedimenti che adotti quando inizi e procedi alla stesura di un nuovo libro?
Spesso parto da un’idea , comincio a scrivere e vedo se è veramente interessante. Se dopo 20 o 30 pagine sembra che stia lavorando a ore, lascio perdere o ci ritorno in un secondo tempo .Io voglio e ho assoluto bisogno di trovare quello stato mentale che quando mi sveglio alla mattina non mi faccia desiderare altro se non di bermi una tazza di caffè per poi mettermi subito a lavorare. Voglio sentire il desiderio di scrivere, ed il trucco sta nell’arrivare a sentire questo bisogno impellente che ti spinge a voler scrivere il capitolo seguente.“La gabbia delle scimmie”, “Anche i poeti uccidono” ed infine “Notte di Sangue a Coyote Crossing”, sono i tuoi romanzi editi da Meridiano Zero che sono usciti in Italia. Come ti trovi a collaborare con questa casa editrice? Stai scrivendo altro per noi avidi lettori?
Sono veramente soddisfatto della Meridiano Zero, tutti veramente gentili. Sembrano entusiasti del mio lavoro e credo che ciò traspaia .Quel tipo di entusiasmo è contagioso. Al momento sto scrivendo due libri simultaneamente ,un poliziesco e una storia di fantascienza molto pulp.Ho sentito dire che “La gabbia criminale” diventerà un film, è un progetto che sta andando a buon fine?
Ci siamo veramente molto molto vicini. Ogni giorno potrebbe finalmente arrivare la telefonata decisiva .Tengo le dita incrociate.Io so che scrivere libri non è il tuo unico lavoro, puoi spiegare ai nostri amici di Thrillerpage cos'altro fai nella vita?
Una volta tenevo corsi di scrittura all’università, ma ora sono un po’ di anni che faccio lo scrittore tempo pieno. Oltre a scrivere romanzi, ho scritto anche un paio di sceneggiature per nuovi progetti cinematografici e naturalmente scrivo per la Marvel Comics.Don Winslow e Joe Lansdale sono gli scrittori che ami, quando scrivi prendi ispirazione da loro? Dimmi il libro per ciascun autore che ti è piaciuto di più.
Quello che mi piace di più di Joe Lansdale è che lui scrive qualsiasi cosa voglia, non si sente “incastrato” in un particolare genere .Amo tutto il ciclo di “ Hap & Leonard” e ammiro la sua abilità nello scrivere racconti. I racconti possono essere insidiosi. Di Winslow amo “ La leggenda di Bobby Z”.So anche che verrai in Italia con Joe Lansdale, vuoi darci qualche data delle tue presentazioni?
Non Vedo l'ora di venire in Italia ma ancora non so le date, ve le comunicherò!E infine la domanda di rito, c'è un libro che hai letto che vorresti aver scritto tu?
Ce ne sono molti e di diversi generi. Tolkien, Faulkner e Nancy Cress ritengo siano espressioni diverse del genio lettarario. Se me lo richiedessi in un altro momento probabilmente ti darei una risposta diversa, ma oggi ti dico “ Il cacciatore di androidi “ diPhilip K. Dick.Grazie Victor per la disponibilità, in bocca al lupo per tutto e ci vediamo presto in Italia!
0 Lascia un commento:
Posta un commento