Recensione a cura di Antonia Dettori
C'è da dire che la Gimenez mi piace molto, l'anno scorso ho avuto modo di conoscerla di persona e confermo le mie impressioni positive. Ho letto quasi tutto ciò che ha scritto e devo ammettere che dei suoi libri l'unico che ho abbandonato è Messaggeri dell'oscurità, gli altri (in linea di massima) mi sono piaciuti. In questo romanzo trovo che la trama sia un po' scontata, e banali le cosiddette riflessioni psicologiche. Nonostante tutto, si apprezzano i dialoghi tra l'ispettrice Delicado e il suo vice e devo dire che la Gimenez è stata bravissima a dare vita a due personaggi accattivanti come loro.
I due investigatori sono alle prese con un caso archiviato cinque anni prima e riaperto grazie a una denuncia della moglie. La vittima viene uccisa da un sicario italiano, forse appartiene alla malavita organizzata, e quindi i due investigatori devono andare in missione a Roma, dove (probabilmente) troveranno delle risposte. È a questo punto ci sono un pò di passaggi scontati che addirittura mostrano Garzon un pò cafone...Insomma niente di entusiasmante, da leggere se non si ha voglia di nessun impegno.
TRAMA: L'omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un "caso freddo". Cinque anni prima, l'affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell'appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l'ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l'assassinio dell'assassino. All'inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c'è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all'intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana. E quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell'autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia.
C'è da dire che la Gimenez mi piace molto, l'anno scorso ho avuto modo di conoscerla di persona e confermo le mie impressioni positive. Ho letto quasi tutto ciò che ha scritto e devo ammettere che dei suoi libri l'unico che ho abbandonato è Messaggeri dell'oscurità, gli altri (in linea di massima) mi sono piaciuti. In questo romanzo trovo che la trama sia un po' scontata, e banali le cosiddette riflessioni psicologiche. Nonostante tutto, si apprezzano i dialoghi tra l'ispettrice Delicado e il suo vice e devo dire che la Gimenez è stata bravissima a dare vita a due personaggi accattivanti come loro.
I due investigatori sono alle prese con un caso archiviato cinque anni prima e riaperto grazie a una denuncia della moglie. La vittima viene uccisa da un sicario italiano, forse appartiene alla malavita organizzata, e quindi i due investigatori devono andare in missione a Roma, dove (probabilmente) troveranno delle risposte. È a questo punto ci sono un pò di passaggi scontati che addirittura mostrano Garzon un pò cafone...Insomma niente di entusiasmante, da leggere se non si ha voglia di nessun impegno.
TRAMA: L'omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un "caso freddo". Cinque anni prima, l'affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell'appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l'ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l'assassinio dell'assassino. All'inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c'è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all'intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana. E quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell'autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia.
Titolo Gli onori di casa
Autore Giménez Bartlett Alicia
Prezzo di copertina € 15,00
Dati 2013, 211 p., brossura
Traduttore Nicola M.
Editore Sellerio Editore Palermo (collana La memoria)
Disponibile anche in ebook a € 9,99
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