Recensione a cura di Diego Thriller:
Leo Malet è Francese, ma l'America gli piace da morire, fatto sta che prima di questo romanzo ne ha pubblicati due sotto pseudonimo, con nomi d'oltreoceano. L'ombra del grande muro è il suo terzo romanzo, pubblicato col suo vero nome, scritto nel '42 e pubblicato solo nel '44. E' il muro di cinta del penitenziario di Ossining, New York, dove è rinchiuso il dottor Crawford.
Condannato innocente a tre anni di carcere pur di proteggere l'onore di una donna, Crawford impara in prigione un nuovo codice di comportamento e, scontata la pena, abbandonato dagli amici, privato del diritto di esercitare la professione, si lascia travolgere nella spirale del crimine organizzato.
Capitato in mezzo a una banda di gangster, ne diviene il medico e la sua vita si consuma tra assalti in banca, fughe spericolate, feriti da salvare e cadaveri di cui disfarsi, fino a quando l'ombra del grande muro, rimasta in lui come un segno indelebile, inesorabile, ritorna.
L'unico difetto che si può trovare nel libro è l'ambientazione, che è al quanto posticcia, anche perchè Malet, non essendo mai stato a New York non può certo dare una visione dettagliata dei luoghi, ma ha il dono della sintesi, ha racchiuso in centotrenta pagine e forse meno, dato il formato del libro, una trama scoppiettante, un noir forte e deciso, che ti porta dritto negli anni trenta, dove ci sono ancora i Gangster con le bretelle e il fumo di sigaretta regna in ogni stanza. Poi ho notato una coincidenza con il romanzo di Jim thompson, "Un assassino che è in me", dove il protagonista si chiama Lou Ford e Leo Malet in questo romanzo dieci anni prima aveva chiamato Lew Ford.
Sicuramente se li trovo, acquisterò anche i libri che compongono la trilogia nera, che a detta dei suoi estimatori, sono i capolavori di questo autore.
Voto 4/5
Titolo L' ombra del grande muro
Autore Malet Léo
Prezzo di copertina € 14,50
Dati 2004, 143 p., brossura
Curatore Bernardi L.
Traduttore Di Liberti G.
Editore Fazi (collana Le porte)
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Leo Malet è Francese, ma l'America gli piace da morire, fatto sta che prima di questo romanzo ne ha pubblicati due sotto pseudonimo, con nomi d'oltreoceano. L'ombra del grande muro è il suo terzo romanzo, pubblicato col suo vero nome, scritto nel '42 e pubblicato solo nel '44. E' il muro di cinta del penitenziario di Ossining, New York, dove è rinchiuso il dottor Crawford.
Condannato innocente a tre anni di carcere pur di proteggere l'onore di una donna, Crawford impara in prigione un nuovo codice di comportamento e, scontata la pena, abbandonato dagli amici, privato del diritto di esercitare la professione, si lascia travolgere nella spirale del crimine organizzato.
Capitato in mezzo a una banda di gangster, ne diviene il medico e la sua vita si consuma tra assalti in banca, fughe spericolate, feriti da salvare e cadaveri di cui disfarsi, fino a quando l'ombra del grande muro, rimasta in lui come un segno indelebile, inesorabile, ritorna.
L'unico difetto che si può trovare nel libro è l'ambientazione, che è al quanto posticcia, anche perchè Malet, non essendo mai stato a New York non può certo dare una visione dettagliata dei luoghi, ma ha il dono della sintesi, ha racchiuso in centotrenta pagine e forse meno, dato il formato del libro, una trama scoppiettante, un noir forte e deciso, che ti porta dritto negli anni trenta, dove ci sono ancora i Gangster con le bretelle e il fumo di sigaretta regna in ogni stanza. Poi ho notato una coincidenza con il romanzo di Jim thompson, "Un assassino che è in me", dove il protagonista si chiama Lou Ford e Leo Malet in questo romanzo dieci anni prima aveva chiamato Lew Ford.
Sicuramente se li trovo, acquisterò anche i libri che compongono la trilogia nera, che a detta dei suoi estimatori, sono i capolavori di questo autore.
Voto 4/5
Titolo L' ombra del grande muro
Autore Malet Léo
Prezzo di copertina € 14,50
Dati 2004, 143 p., brossura
Curatore Bernardi L.
Traduttore Di Liberti G.
Editore Fazi (collana Le porte)
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