Recensione a cura di Diego Thriller:
Questo giallo è il nonno dei nostri gialli contemporanei, avendo ben settantadue anni. Quindi siamo davanti a un giallo molto classico e molto pacato, niente a che vedere coi noir partoriti da Scerbanenco con protagonista il mio amato Duca Lamberti.
Un celebre attore, narcisista e pieno di sé, ma ormai sul viale del tramonto, vive da giorni barricato in casa insieme alla sua corte. Riceve quotidianamente minacciosi messaggi con la data, il luogo e l'ora della morte.
E tutti i possibili colpevoli hanno sempre alibi indistruttibili. Le operazioni di polizia per scoprire il mittente, ovvero il potenziale assassino, sono affidate ad Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston e investigatore sui generis. Schivo e timidissimo, l'archivista è un tenace temperamento speculativo, affinatosi nello studio dei rapporti d'inchiesta, che riordina e cataloga. Questo giallo è come fosse in due tempi: il racconto del lavoro quotidiano per sventare una cospirazione in fieri, con tutta la suspence dell'attesa, e il racconto dell'inchiesta, fondamentalmente psicologica, su un omicidio. Complicato inoltre dal fatto che non si sa bene se vi sia un omicidio, e che alla fine Jelling deve spuntarla nell'impresa più ardua: riuscire a smontare la sua stessa robustissima ipotesi investigativa.
Peccato che io proprio non riesca ad amare i gialli classici, perchè scommetto che questo è un buon libro, ma purtroppo data anche l'età del libro non mi ha dato momenti di suspense, e ho trovato la trama abbastanza lenta. Anche il protagonista Jelling, l'archivista che ha funzione di ispettore in questa indagine non è proprio tra i miei preferiti, troppo sfigato, senza pistola e troppo dolce, il contrario di quello che piace a me. Poi l'ambientazione Bostoniana è veramente scarsa e inesistente a mio parere, Scerbanenco scrive meglio della sua Milano. D'altronde non mi è piaciuto nemmeno 10 piccoli Indiani, e questo l'ho finito per rispetto a Scerbanenco, quindi non fate affidamento a questa recensione e se vi piacciono i gialli classici, non fatelo mancare tra le vostre letture.
Voto 3/5
Titolo Sei giorni di preavviso
Autore Scerbanenco Giorgio
Prezzo di copertina € 12,00
Dati 2008, 276 p., brossura
Editore Sellerio Editore Palermo (collana La memoria)
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Questo giallo è il nonno dei nostri gialli contemporanei, avendo ben settantadue anni. Quindi siamo davanti a un giallo molto classico e molto pacato, niente a che vedere coi noir partoriti da Scerbanenco con protagonista il mio amato Duca Lamberti.
Un celebre attore, narcisista e pieno di sé, ma ormai sul viale del tramonto, vive da giorni barricato in casa insieme alla sua corte. Riceve quotidianamente minacciosi messaggi con la data, il luogo e l'ora della morte.
E tutti i possibili colpevoli hanno sempre alibi indistruttibili. Le operazioni di polizia per scoprire il mittente, ovvero il potenziale assassino, sono affidate ad Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston e investigatore sui generis. Schivo e timidissimo, l'archivista è un tenace temperamento speculativo, affinatosi nello studio dei rapporti d'inchiesta, che riordina e cataloga. Questo giallo è come fosse in due tempi: il racconto del lavoro quotidiano per sventare una cospirazione in fieri, con tutta la suspence dell'attesa, e il racconto dell'inchiesta, fondamentalmente psicologica, su un omicidio. Complicato inoltre dal fatto che non si sa bene se vi sia un omicidio, e che alla fine Jelling deve spuntarla nell'impresa più ardua: riuscire a smontare la sua stessa robustissima ipotesi investigativa.
Peccato che io proprio non riesca ad amare i gialli classici, perchè scommetto che questo è un buon libro, ma purtroppo data anche l'età del libro non mi ha dato momenti di suspense, e ho trovato la trama abbastanza lenta. Anche il protagonista Jelling, l'archivista che ha funzione di ispettore in questa indagine non è proprio tra i miei preferiti, troppo sfigato, senza pistola e troppo dolce, il contrario di quello che piace a me. Poi l'ambientazione Bostoniana è veramente scarsa e inesistente a mio parere, Scerbanenco scrive meglio della sua Milano. D'altronde non mi è piaciuto nemmeno 10 piccoli Indiani, e questo l'ho finito per rispetto a Scerbanenco, quindi non fate affidamento a questa recensione e se vi piacciono i gialli classici, non fatelo mancare tra le vostre letture.
Voto 3/5
Titolo Sei giorni di preavviso
Autore Scerbanenco Giorgio
Prezzo di copertina € 12,00
Dati 2008, 276 p., brossura
Editore Sellerio Editore Palermo (collana La memoria)
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