IL RE DEI GIOCHI
di
Marco Malvaldi
Ritornano i quattro vecchietti detective del BarLume di Pineta, con il nipote Massimo il "barrista" e la brava banconista Tiziana. Dopo "La briscola in cinque" e "Il gioco delle tre carte", con "Il re dei giochi" si può dire che ora siamo alla serie, sia per la caratterizzazione ben sagomata e viva di ciascun personaggio che lo rende familiare, sia per il brio naturale con cui, come un meccanismo ben avviato, funziona l'eccentrico amalgama che struttura le storie. "Re dei giochi" è il biliardo nuovo all'italiana giunto al BarLume. Ampelio il nonno, Aldo l'intellettuale, il Rimediotti pensionato di destra, e il Del Tacca del Comune (per distinguerlo da altri tre Del Tacca) vi si sono accampati e da lì sezionano con geometrica esattezza gli ultimi fatti di Pineta. Tra cui il terribile incidente della statale. È morto un ragazzino e sua madre è in coma profondo. Sono gli eredi di un ricchissimo costruttore. La madre è anche la segretaria di un uomo politico impegnato nella campagna elettorale. Non sembra un delitto. Manca il movente e pure l'occasione. "Anche quest'anno sembrava d'aver trovato un bell'omicidio per passare il tempo e loro vengono a rovinarti tutto". Ma la donna muore in ospedale, uccisa in modo maldestro. E sulle iperboliche ma sapienti maldicenze dei quattro ottuagenari cala, come una mente ordinatrice, l'intuizione logica del "barrista", investigatore per amor di pace.
Cristina Aicardi ha detto: Se carcate una lettura piacevole,intrigante e divertente, beh l'avete trovata.
"Se carcate una lettura piacevole ,intrigante e divertente, beh l'avete trovata.
Malvaldi ha una scrittura leggera,scorrevole piena di ironia,sagacia e sarcasmo:difficilmente riuscirete a leggere una pagina senza almeno sorridere una volta. I suoi personaggi sono assolutamente esilaranti e accattivanti senza essere delle macchiette. Il BarLume, già la scelta del nome meriterebbe una nota di merito, è il centro nevralgico della vita del paese, dove 4 ottuagenari assolutamente strepitosi commentano , escogitano,tramano e si impicciano degli affari degli altri, coinvolgendo suo malgrado, o forse no, il nipote, titolare del bar, matematico datosi alla ristorazione, un po' cinico ma in fondo complice della" banda dei nonni."
Il giallo viene risolto tra una chiacchiera e un pettegolezzo intorno al tavolo da
biliardo. Come dice l'autore " Inps dixit".
Bello!
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