Recensione a cura di Massimo Minimo
"Darkland" di Paolo Grugni è il nuovo thriller storico - politico edito da Melville Edizioni recensito da ThrillerPages
Karl Jerzyck, professore di criminologia presso l’Università di Monaco, è stato sospeso dall’incarico in seguito a un alterco con uno studente. Sua moglie, inoltre, lo ha praticamente sbattuto fuori di casa. Per questo Karl si prende un periodo di riposo e si reca in una villetta messagli a disposizione da una coppia di amici vicino a Karlsruhe. Passeggiando per la Foresta Nera, il professore s’imbatte in ossa umane, che risultano appartenenti ad alcune persone scomparse ben venticinque anni prima e contenenti notevoli quantità di sostanze chimiche tossiche. Del caso si era occupato l’ispettore della Kripo Arno Schulze, che viene contattato da Karl. In breve i due si trovano a che fare con gruppi neonazisti di stampo esoterico e scoprono che un annuncio di portata mondiale sarà fatto il 20 novembre 2015, a settant’anni esatti dal Processo di Norimberga.
Il mistero s’infittisce quando altre persone cominciano a scomparire dalla città di Friburgo. C’è forse un legame con le sparizioni di un quarto di secolo prima?
Paolo Grugni, da sempre attento osservatore della realtà che ci circonda, ci regala un thriller di stampo storico-politico. Il titolo non fa riferimento solo alla Foresta Nera, ma anche all’oscuro passato della Germania hitleriana. Notevole il lavoro di ricerca svolto dall’autore, come risulta dall’imponente bibliografia. Il tema centrale del romanzo sono alcune sconvolgenti chiavi di lettura dell’ideologia nazista che Grugni ci fornisce attraverso le teorie del professor Jerzyck. Teorie che, chiaramente, non vi anticipo, ma che, vi assicuro, non potranno lasciare indifferenti.
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