Recensione a cura di Cristina Aicardi:
Avevo letteralmente divorato" 999 L'ultimo custode", affascinata dalla figura di Pico della Mirandola e dalle sue tesi. Un gran bel libro scritto veramente bene, e quindi ero convinta che anche "L'eretico" non mi avrebbe delusa.Invece purtroppo, sin dall'inizio, ho trovato qualche difficoltà nel procedere con la lettura. Non vorrei svelare troppo , mi limito a dire che le figure dei due orientali che arrivano come portatori di una sconvolgente verità non sono proprio riuscite a convincermi.
E' un romanzo storico, molto documentato, ma pur sempre un romanzo e quindi tutto ci sta, forse sono io che sono troppo razionale e non riesco a farmi piacere auree, visioni e agilissimi ultracentenari.
Il periodo storico è sicuramente ben descritto e l'azione passa in continuazione tra Roma, Firenze ed Istanbul..creando un intreccio complesso , che però non è riuscito ad appassionarmi. Ecco forse potrei dire che ho apprezzato molto la descrizione puramente " storica" e poco la parte "romanzata" .
Voto 2/5
"La voce di Girolamo Savonarola percorse la navata di San Marco come uno schiocco di frusta. «Fatti in qua, ribalda Chiesa! Io ti avevo dato, dice il Signore, le belle vestimenta, e tu ne hai fatto idolo! I vasi désti alla superbia; i sacramenti alla simonia; nella lussuria sei fatta meretrice sfacciata; tu sei peggio che bestia! Tu sei un mostro abominevole! Una volta ti vergognavi dei tuoi peccati, ma ora non più. Una volta i sacerdoti chiamavano nipoti i loro figliuoli; ora non più nipoti, ma figliuoli, figliuoli per tutto. Tu hai fatto di te stessa un luogo pubblico, e vi hai edificato un postribolo!»
Fuori della chiesa il soffio gelido della tramontana aveva continuato a spazzare le nuvole per tutto il mattino. Nel cielo di Firenze era rimasto solo qualche sbuffo leggero, pennellate di ghiaccio su una tavolozza azzurra. Un sole quasi bianco era ormai allo zenit e le ombre si erano ritirate, ma la loro fredda impronta, assieme a qualche cristallo di ghiaccio, rimaneva su tutti i muri esposti a occidente" --- Firenze, 1497. Pico della Mirandola è morto e con lui il suo sogno di unificare le religioni monoteistiche. Restano soltanto i roghi: a bruciare beni terreni e a incendiare le coscienze è Girolamo Savonarola, che ora governa la repubblica fiorentina col ferro e con il fuoco perché il sogno di Pico soffochi e scompaia per sempre. Ed è ciò che vogliono anche i Borgia, che dal soglio papale di una Roma affogata nel vizio e nei delitti muovono oscure trame di congiura e di conquista. Il sogno di papa Alessandro VI e di Cesare, figlio prediletto e maledetto, è di rendere il papato una dinastia. E perché ciò avvenga, l’autorità della religione cristiana non può essere minata in alcun modo. Nel cuore di questi conflitti, l’erede del pensiero di Pico, Ferruccio de Mola, è costretto a combattere ancora una volta, per salvare ciò che gli è più caro: la moglie Leonora. Soltanto lui, anche contro la propria volontà, può impedire che un mondo intero crolli su se stesso. Perché dal lontano Oriente, un anziano monaco e una giovane donna hanno intrapreso un viaggio che li condurrà nel cuore della città eterna. E portano con loro anche un libro misterioso, antico e potente. Un libro che contiene una parola dimenticata, una verità da sempre nascosta con la forza. La verità dell’uomo più importante dell’intera storia umana.
Titolo L' eretico
Autore Martigli Carlo A.
Prezzo di copertina € 17,60
Dati 2012, 491 p., rilegato
Editore Longanesi (collana La Gaja scienza)
Disponibile anche in ebook a € 9,99
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Avevo letteralmente divorato" 999 L'ultimo custode", affascinata dalla figura di Pico della Mirandola e dalle sue tesi. Un gran bel libro scritto veramente bene, e quindi ero convinta che anche "L'eretico" non mi avrebbe delusa.Invece purtroppo, sin dall'inizio, ho trovato qualche difficoltà nel procedere con la lettura. Non vorrei svelare troppo , mi limito a dire che le figure dei due orientali che arrivano come portatori di una sconvolgente verità non sono proprio riuscite a convincermi.
E' un romanzo storico, molto documentato, ma pur sempre un romanzo e quindi tutto ci sta, forse sono io che sono troppo razionale e non riesco a farmi piacere auree, visioni e agilissimi ultracentenari.
Il periodo storico è sicuramente ben descritto e l'azione passa in continuazione tra Roma, Firenze ed Istanbul..creando un intreccio complesso , che però non è riuscito ad appassionarmi. Ecco forse potrei dire che ho apprezzato molto la descrizione puramente " storica" e poco la parte "romanzata" .
Voto 2/5
"La voce di Girolamo Savonarola percorse la navata di San Marco come uno schiocco di frusta. «Fatti in qua, ribalda Chiesa! Io ti avevo dato, dice il Signore, le belle vestimenta, e tu ne hai fatto idolo! I vasi désti alla superbia; i sacramenti alla simonia; nella lussuria sei fatta meretrice sfacciata; tu sei peggio che bestia! Tu sei un mostro abominevole! Una volta ti vergognavi dei tuoi peccati, ma ora non più. Una volta i sacerdoti chiamavano nipoti i loro figliuoli; ora non più nipoti, ma figliuoli, figliuoli per tutto. Tu hai fatto di te stessa un luogo pubblico, e vi hai edificato un postribolo!»
Fuori della chiesa il soffio gelido della tramontana aveva continuato a spazzare le nuvole per tutto il mattino. Nel cielo di Firenze era rimasto solo qualche sbuffo leggero, pennellate di ghiaccio su una tavolozza azzurra. Un sole quasi bianco era ormai allo zenit e le ombre si erano ritirate, ma la loro fredda impronta, assieme a qualche cristallo di ghiaccio, rimaneva su tutti i muri esposti a occidente" --- Firenze, 1497. Pico della Mirandola è morto e con lui il suo sogno di unificare le religioni monoteistiche. Restano soltanto i roghi: a bruciare beni terreni e a incendiare le coscienze è Girolamo Savonarola, che ora governa la repubblica fiorentina col ferro e con il fuoco perché il sogno di Pico soffochi e scompaia per sempre. Ed è ciò che vogliono anche i Borgia, che dal soglio papale di una Roma affogata nel vizio e nei delitti muovono oscure trame di congiura e di conquista. Il sogno di papa Alessandro VI e di Cesare, figlio prediletto e maledetto, è di rendere il papato una dinastia. E perché ciò avvenga, l’autorità della religione cristiana non può essere minata in alcun modo. Nel cuore di questi conflitti, l’erede del pensiero di Pico, Ferruccio de Mola, è costretto a combattere ancora una volta, per salvare ciò che gli è più caro: la moglie Leonora. Soltanto lui, anche contro la propria volontà, può impedire che un mondo intero crolli su se stesso. Perché dal lontano Oriente, un anziano monaco e una giovane donna hanno intrapreso un viaggio che li condurrà nel cuore della città eterna. E portano con loro anche un libro misterioso, antico e potente. Un libro che contiene una parola dimenticata, una verità da sempre nascosta con la forza. La verità dell’uomo più importante dell’intera storia umana.
Titolo L' eretico
Autore Martigli Carlo A.
Prezzo di copertina € 17,60
Dati 2012, 491 p., rilegato
Editore Longanesi (collana La Gaja scienza)
Disponibile anche in ebook a € 9,99
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1 Lascia un commento:
Come nel suo precedente libro Martigli disegna un affresco storico splendido, con una ricerca minuziosa dei particolari e con descrizioni così vivide da affascinare profondamente il lettore.
Personaggi splendidi, caratterizzati superbamente convivono con le figure della storia come la famiglia Borgia, splendida nella dissolutezza e nella visione dei sogni di potere e di gloria.
La sola cosa che mi ha davvero annoiato sono le citazioni più o meno zen dell'anziano monaco Ada Ta che insieme a Gua Li è il depositario di un antico segreto, citazioni che spezzano il ritmo del romanzo.
Mi è piaciuto davvero molto, condivisibili o meno tutte le ipotesi che si fanno in merito alla vera vita di Gesù, o Issa, o come lo si vuol chiamare.
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