Recensione a cura di Diego Thriller / Voto ****
Chi è Evaristo Torriani? Perché il suo nome sembra rimbalzare per decenni tra Europa e Sudamerica nei contesti più diversi? Amico di Che Guevara, agente dei servizi segreti, ma anche cameriere personale del grande scrittore Jorge Luis Borges: è possibile che proprio quest’uomo, ormai anziano e con un altro nome, sia il vicino di casa del commissario Flavio Bertone?
Fatto sta che è sparito e, poco dopo, sparisce anche la misteriosa busta che il vecchio aveva chiesto al commissario di custodire. Quando poi, viaggiando da Roma a Buenos Aires, Bertone scopre che i servizi segreti stanno ancora cercando Torriani, tutto si complica, perché in quella busta potrebbe esserci un documento molto compromettente: i nomi dei veri genitori degli orfani del regime di Videla.
Si nota la passione che l'autore ha per il grande Borges, tanto da costruire intorno a questo personaggio tutta la storia, il ritrovamento del suo racconto inedito che a sua volta contiene un messaggio ancora da svelare.
Fabio Bussotti in questo libro tratteggia finalmente un commissario di estrema umanità, riuscendo a non esagerare in nulla. I suoi amori, il suo passato sono finalmente nella norma, non come i soliti libri di genere dove il commissario è sempre sfasciato o alcolizzato o peggio ancora uno sciupafemmine e comunque tutti i personaggi risultano molto reali e interessanti. La trama è congegnata molto bene e misteriosa, con una buona dose di suspense e azione che invoglia sempre a voltare pagina.
Per me di thriller c'è ben poco in questo romanzo, come dice la trama del libro, ma è sicuramente un buon giallo e anche un buon libro di spionaggio.
Se vi va, potete leggere anche il primo capitolo qui: http://www.bookrepublic.it
Chi è Evaristo Torriani? Perché il suo nome sembra rimbalzare per decenni tra Europa e Sudamerica nei contesti più diversi? Amico di Che Guevara, agente dei servizi segreti, ma anche cameriere personale del grande scrittore Jorge Luis Borges: è possibile che proprio quest’uomo, ormai anziano e con un altro nome, sia il vicino di casa del commissario Flavio Bertone?
Fatto sta che è sparito e, poco dopo, sparisce anche la misteriosa busta che il vecchio aveva chiesto al commissario di custodire. Quando poi, viaggiando da Roma a Buenos Aires, Bertone scopre che i servizi segreti stanno ancora cercando Torriani, tutto si complica, perché in quella busta potrebbe esserci un documento molto compromettente: i nomi dei veri genitori degli orfani del regime di Videla.
Si nota la passione che l'autore ha per il grande Borges, tanto da costruire intorno a questo personaggio tutta la storia, il ritrovamento del suo racconto inedito che a sua volta contiene un messaggio ancora da svelare.
Fabio Bussotti in questo libro tratteggia finalmente un commissario di estrema umanità, riuscendo a non esagerare in nulla. I suoi amori, il suo passato sono finalmente nella norma, non come i soliti libri di genere dove il commissario è sempre sfasciato o alcolizzato o peggio ancora uno sciupafemmine e comunque tutti i personaggi risultano molto reali e interessanti. La trama è congegnata molto bene e misteriosa, con una buona dose di suspense e azione che invoglia sempre a voltare pagina.
Per me di thriller c'è ben poco in questo romanzo, come dice la trama del libro, ma è sicuramente un buon giallo e anche un buon libro di spionaggio.
Se vi va, potete leggere anche il primo capitolo qui: http://www.bookrepublic.it
«La maggior parte delle voci su di me sono false, create da me o dai miei amici della Cia al solo scopo di non farmi trovare. Sarò stato anche un ladro, ma non come dicono i rapporti dei servizi segreti. Sono estraneo ai colpi colossali che mi vengono attribuiti. Però sono stato amico di Che Guevara e di Salvador Allende. Ed è anche vero che per due anni sono stato cameriere di Borges».
Titolo Il cameriere di Borges
Autore Fabio Bussotti
Prezzo di copertina € 16,00
Su Amazon a €13,60
Dati 2012, 304 p., rilegato
Editore Perdisa Pop
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Tra l'Italia, l'Argentina e la Spagna scorrono le vicende di questo piacevole romanzo di Fabio Bussotti. Tutto ruota intorno ad un presunto inedito di Borges, che poi si rivelerà essere ben altro. Dopo una lunga serie di peripezie che comprende sparizioni, morti e depistaggi, il commissario Bertone capisce di essere stato ingannato, perchè l'Argentina non è ancora pronta a fare i conti con il proprio tragico passato.
La parte del libro che mi è piaciuta di più è proprio quella che si svolge a Buenos Aires, in un'atmosfera di sospetti ma, allo stesso tempo, magica e pregna di ricordi dei grandi artisti "porteños".
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