Autore John Verdon
Prezzo di copertina € 19,00
Dati 2011, 518 p., brossura
Traduttore Alfredo Colitto.
Leggi la recensione e la trama del libro
«Pensa a un numero da uno a mille. Il primo che ti viene in mente. Ora apri la busta. Vedrai come conosco a fondo i tuoi segreti.»
Mark Mellery è colto alla sprovvista da quel messaggio anonimo, vergato in inchiostro rosso con calligrafia elegante, arrivatogli per posta. Ma la sua sorpresa è ancora più grande quando, aperto il secondo biglietto, vi trova scritto proprio il numero che ha appena pensato: 658.
Dal canto suo, il mittente sconosciuto non ha intenzione di mollare la presa e continua per giorni a tenerlo sulla corda con nuovi enigmi, lettere criptiche e versi minacciosi, sempre composti con mano precisa e ordinata. Finché quel gioco si fa troppo inquietante e Mellery, che ormai rischia di impazzire, chiede aiuto a un vecchio compagno di studi: Dave Gurney, pluridecorato agente della polizia di New York.
Benché Gurney sia già in pensione, quel caso è una tentazione troppo forte per il suo istinto di detective. E ben presto l’ex agente si ritrova a dare la caccia a un serial killer che firma le scene dei suoi crimini con la stessa cura con cui scrive i suoi messaggi: un unico colpo di pistola alla carotide, una sedia da giardino da cui osservare l’agonia della vittima, una bottiglia di whiskey rotta – sempre la stessa marca – con cui accanirsi infine sulla gola del cadavere.
Mellery non sarà che il primo. A Gurney il compito di fermare quel gioco mortale. Prima di entrare nella lista dei predestinati.
«Pensa a un numero da uno a mille. Il primo che ti viene in mente. Ora apri la busta. Vedrai come conosco a fondo i tuoi segreti.»
Mark Mellery è colto alla sprovvista da quel messaggio anonimo, vergato in inchiostro rosso con calligrafia elegante, arrivatogli per posta. Ma la sua sorpresa è ancora più grande quando, aperto il secondo biglietto, vi trova scritto proprio il numero che ha appena pensato: 658.
Dal canto suo, il mittente sconosciuto non ha intenzione di mollare la presa e continua per giorni a tenerlo sulla corda con nuovi enigmi, lettere criptiche e versi minacciosi, sempre composti con mano precisa e ordinata. Finché quel gioco si fa troppo inquietante e Mellery, che ormai rischia di impazzire, chiede aiuto a un vecchio compagno di studi: Dave Gurney, pluridecorato agente della polizia di New York.
Benché Gurney sia già in pensione, quel caso è una tentazione troppo forte per il suo istinto di detective. E ben presto l’ex agente si ritrova a dare la caccia a un serial killer che firma le scene dei suoi crimini con la stessa cura con cui scrive i suoi messaggi: un unico colpo di pistola alla carotide, una sedia da giardino da cui osservare l’agonia della vittima, una bottiglia di whiskey rotta – sempre la stessa marca – con cui accanirsi infine sulla gola del cadavere.
Mellery non sarà che il primo. A Gurney il compito di fermare quel gioco mortale. Prima di entrare nella lista dei predestinati.
Recensione di Cristina Aicardi:
Le recensioni sono personali, e noi non siamo dei critici ma dei semplici lettori. Aggiungendo commenti a questo post e facendo nuove recensioni aiuterete questo blog a bilanciare i giudizi. Grazie.
Indubbiamente una trama intrigante: un serial killer che pare conoscere così bene le sue vittime da essere in grado di leggere nel loro pensiero e sulle sue tracce uno dei migliori poliziotti del paese, dotato di una mente acuta e brillante ma tormentato da un doloroso passato. Gli ingredienti per un buon libro ci sono tutti, trama originale e personaggi azzeccati, peccato che la narrazione risulti spesso troppo lenta e descrittiva e si dilunghi in passaggi abbastanza inutili ai fini della trama i quali che hanno come unico risultato quello di appensantire il ritmo e renderlo un po' noiosetto, specialmente nella prima parte. La seconda migliora leggermente , concentrandosi di più sui delitti e tralasciando finalmente un po' le descrizioni del paesaggio. Un libro che non soddisfa pienamente le aspettative di un amante dei thriller.Voto Thrillerpage:
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2 Lascia un commento:
Condivido pienamente la recensione di Cristina, libro con più di metà delle pagine infarcite di descrizioni che rendono il ritmo del romanzo di una lentezza esasperante. Si continua cercando di capire se migliorerà e in effetti qualche cenno di thriller appare, finalmente!
Non è un libro che mi ha appassionato e coinvolto più di tanto, anche se la trama era decisamente appetitosa! Anche il finale lascia molto a desiderare, direi decisamente deludente!
..ma quante volte dice_"fece spallucce???"
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