Dal 21 Giugno
Recensione di Diego Thriller:
Non intendo raccontare storie. Furto o no, era una bella sensazione ritrovarsi al volante di una Ford V8, il piede sull'acceleratore e la consapevolezza di lasciarsi alle spalle tutti quei morti e quella sabbia per andare incontro a non so quale speranza. Proprio non sapevo dove stavo andando, ma una cosa la sapevo per certo.
Dovunque stessi andando, su quella Ford rubata, è sicuro che intendevo arrivarci alla svelta»."
Voto Thrillerpage:
Diego Thriller e il grande Joe Lansdale
a Piacenza, evento "Dal Mississippi al Po".
Titolo Cielo di sabbia
Autore Joe R.Lansdale
Prezzo di copertina € 17,00
Dati 2011, 220 p., brossura
Editore Einaudi
(collana Stile libero big)
Un ritratto caldo e affettuoso dell’adolescenza, con i suoi problemi e le sue infinite risorse. Uno stile diretto ed efficace. Un umorismo a tratti irresistibile. Una serie di omaggi divertiti e divertenti all’America degli anni Trenta, tra banditismo alla Dillinger e lotte sociali: molto più semplicemente, Joe Lansdale al meglio di sé. Oklahoma, anni Trenta. Jack ha appena finito di seppellire entrambi i genitori e si aggira tra le rovine della sua casa, distrutta da una delle tempeste di sabbia che sconvolgono lo Stato, quando vede arrivare Jane e suo fratello Tony. Anche loro hanno perso tutto quello che avevano, e vagano in un mondo senza vita, nel quale tutto, dalle piante al cibo, è sommerso sotto uno strato di polvere rossa. Ai tre ragazzi non rimane che rubare una macchina (il cui padrone è morto anche lui nella tempesta) e partire alla volta del Texas orientale, nella speranza di trovare pace e un’occasione per ricominciare a vivere. Ma la strada fino in Texas, tra rapinatori e vagabondi, cavallette e alligatori, deliziose vedove e spietati sfruttatori, si rivelerà lunga e tortuosa, e costringerà i tre ragazzi a crescere e a confrontarsi con quel misto inestricabile di malvagità e solidarietà che alberga in ogni essere umano.
Autore Joe R.Lansdale
Prezzo di copertina € 17,00
Dati 2011, 220 p., brossura
Editore Einaudi
(collana Stile libero big)
Recensione di Diego Thriller:
La sabbia,"quella che ci stava uccidendo era quella dell'Oklahoma, e il fatto che fosse roba di casa mi faceva stare male ancora di più. Sembrava una faccenda molto più personale di quando arrivava la terra dal Texas, dal Kansas o dalle zone aride del Nebraska."
La sabbia, ha ucciso la madre di Jack, l'ha fatta soffocare, le ha riempito i polmoni, come un tappo."«Uscii in retromarcia dalla rimessa e mi avviai traballante sulla sabbia. Le gomme non facevano bene contatto, e fui costretto a rallentare. Poi prendemmo il via. Era come cavalcare sulle onde dell'oceano. Andavamo lenti, ma andavamo.
La sabbia, ha ucciso il padre di Jack, si è suicidato perchè ha perso tutto, i campi non offrivano più nulla, la sabbia ha ricoperto tutto, non riusciva più a guadagnare niente, e ora ha perso anche la moglie per colpa della sabbia. Jack l'ha trovato appeso con la cintura attorno al collo a un trave nella stalla.
La sabbia ah ucciso anche il padre di Tony e di Jane, i due fratelli che avevano sempre i pidocchi. Il trattore si è ribaltato e il padre ci si è spiaccicato sotto. Volevano seppellirlo ma non riuscivano a ribaltare il trattore, e poi, con la tempesta che è arrivata ci ha pensato la sabbia a seppellirlo!
La sabbia ha ucciso anche il vecchio Tarpin, sedeva sulla sua sedia a dondolo fuori casa con la pipa in bocca, arreso alle tempeste sempre più frequenti, naturalmente ricoperto da uno spesso strato di sabbia!
Ma nel garage, sotto la cerata, il Vecchio Tarpin ha una ford v8, con la quali i tre ragazzi, Jack Jane e Tony, senza più nessuno al mondo e stufi marci di tutto , decidono di lasciare per sempre quel deserto e spingersi nel Texas orientale, dove Jane dice di avere dei parenti che potrebbero aiutarli a trovare un lavoro.
Non intendo raccontare storie. Furto o no, era una bella sensazione ritrovarsi al volante di una Ford V8, il piede sull'acceleratore e la consapevolezza di lasciarsi alle spalle tutti quei morti e quella sabbia per andare incontro a non so quale speranza. Proprio non sapevo dove stavo andando, ma una cosa la sapevo per certo.
Dovunque stessi andando, su quella Ford rubata, è sicuro che intendevo arrivarci alla svelta»."
Partono sapendo che quel viaggio sarebbe stato un'avventura, ma quella è l'America degli anni 30', c'è la Depressione e loro per quanto ho detto sino ad ora, non sono campioni del mondo di fortuna e il viaggio nasconde molte insidie, gente malvagia, malavitosi, ma anche e per fortuna esiste qualche anima buona che li aiuterà.
Ascoltando del blues, Lansdale con questo libro mi ha fatto vivere gli anni 30' intrattenendomi con questa storia di ragazzi ancora ingenui e un po' bugiardi, ma con un grande cuore e una grande voglia di vivere la vita e vivere le avventure.
Voto Thrillerpage:
Diego Thriller e il grande Joe Lansdale
a Piacenza, evento "Dal Mississippi al Po".
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ho rimandato tutti gli acquisti al post-trasloco sennò aggiungo caos al caos... ma non vedo l'ora di leggerlo!
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