Diana Bianco, brillante poliziotta venticinquenne, è la miglior "esca" della polizia di Madrid: agisce in modo che i criminali la scelgano come preda, per poterli poi "agganciare" e mettere in atto le sofisticate tecniche che ha studiato per incastrarli. Il lavoro di esca si basa sulla teoria dello Psinoma, secondo cui che la personalità di un individuo è determinata dal suo desiderio e dal modo di soddisfarlo, teoria risalente addirittura ai tempi di Shakespeare e presente in tutte le sue opere....
Patrizia Seghezzi ha detto:
Autore: José Carlos Somoza Titolo: L'esca Editore Mondadori (Collana Omnibus) Pagne 216 Prezzo 19,00 euro |
Diana Bianco, brillante poliziotta venticinquenne, è la miglior "esca" della polizia di Madrid: agisce in modo che i criminali la scelgano come preda, per poterli poi "agganciare" e mettere in atto le sofisticate tecniche che ha studiato per incastrarli. Il lavoro di esca si basa sulla teoria dello Psinoma, secondo cui che la personalità di un individuo è determinata dal suo desiderio e dal modo di soddisfarlo, teoria risalente addirittura ai tempi di Shakespeare e presente in tutte le sue opere. Le esche, infatti, vengono addestrate in veri e propri teatri, dove si esercitano a mettere in scena le "maschere" che serviranno a manipolare il desiderio e controllare gli animi umani. Diana sta indagando al complicatissimo caso dell'omicida seriale chiamato Spettatore, le cui vittime sono giovani donne, in prevalenza prostitute e straniere, brutalmente uccise e fatte a pezzi. Quando scopre che sua sorella Vera è il prossimo obiettivo dello Spettatore, Diana inizia una lotta contro il tempo per catturare il mostro, in un emozionante gioco di sospetti e di colpi di scena. Niente è come sembra e lei non può fidarsi di nessuno, neanche di chi le è più vicino.
Psinoma: termine che troveremo centinaia di volte in questo thriller originale e profondamente inquietante. Una teoria brillante e sicuramente innovativa che rende questo libro "nuovo" rispetto ai soliti thriller.
Scritto in maniera fluida e scorrevole ha la pecca di inserire pagine di descrizioni fin troppo accurate di questa teoria dello psinoma fatta risalire a più di quattrocento anni fa, presente a livello di simbolismo in tutte le opere di Shakespeare che le esche del libro sanno a memoria. Reclutate giovanissime queste esche a volte sembrano androidi più che persone, trasformate di volta in volta nel personaggio che in quel momento serve. Queste pagine così prolisse frammentano un po' il libro, che rimane comunque un gran bel thriller. Trovato il serial killer un bel po' di pagine prima della fine l'autore apre altri scenari. Un susseguirsi di colpi di scena con una serie di personaggi (spunterà un altro serial killer ,detto l'Avvelenatore!) e un'alternanza di scene decisamente adrenaliniche danno al libro quel qualcosa in più.
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Mi trovo completamente d'accordo con Patrizia, un libro diverso ed interessante completamente incentrato su questa nuova teoria di psinomi e teatralità. Forse a tratti un pò lento a causa di precise descrizioni a carattere psicologico ma comunque valido e appetitoso. Consigliato sicuramente ai thrilleristi più navigati in cerca di qualcosa di nuovo, un pò difficile per i meno esperti ma comunque molto valido !
Pur essendo un libro innovativo nel panorama del thriller, non mi è piaciuto del tutto. Interessante la teoria delle "filie" ma la storia delle "maschere" e delle "mosse" necessarie per agganciare le prede l'ho trovata noiosa ed a tratti ridicola. Notevole il collegamento con le opere del Bardo, alle quali viene dato ampio spazio in ciascuno dei capitoli del romanzo.
Sto leggendo questo romanzo con un certo gusto; nonostante la teoria dello psinoma sia spiegata bene solo dopo le prime 100 pagine (questo può ingenerare nel lettore poco avvezzo alla psicologia qualche disorientamento), non vedo l'ora di arrivare a scoprire come Diana Blanco, la regina delle "esche" di Madrid, aggancerà il serial killer lo Spettatore e come andrà lo scontro con quest'ultimo.
L'utilizzo delle maschere per agganciare, possedere e disruzionare (che vorra dire?) il cattivo di turno mi sembra molto aleatorio.
Di fronte allo Spettatore, se fossi un'esca, preferirei avere una bella pistola, anzi due.
Al di là di queste battute, mi sembra comunque un romanzo diverso dal solito.
Gli scrittori spagnoli hanno in questi hanni dimostrato di avere una marcia in più.
In attesa della recensione finale, vi invito nel mio blog http://ilmaritodellalibraia.blogspot.com per vedere il booktrailer in spagnolo del romanzo.
Mi sembra veramente avvincente.
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