Cristina Aicardi ha detto: Terzo romanzo con protagonista l'ispettore Mordenti a capo de "les Italiens" della Crim parigina. Un bel salto rispetto ai due libri precedenti.Nel primo del commissario non veniva detto neanche il nome, mentre qui invece lo troviamo protagonista assoluto della storia,descritto in modo più approfondito, con la sua sua aria da superpoliziotto figo ed invincibile alla quale fanno da giusto contrappunto tanta ironia e sarcasmo, caratteristiche della deliziosa scrittura di Pandiani......
Il terzo libro dei "les Italiens"scritto da Enrico Pandiani
È una gran brutta serata per il commissario Mordenti e col passare delle ore non fa che peggiorare a vista d’occhio, trascinandolo in un incubo fatto di violenza, perversione e pensieri che nella mente di un poliziotto non dovrebbero mai passare.
Aiutato come sempre dalla squadra degli italiens, inizia una caccia senza quartiere che lo porterà da Parigi a Torino sulle tracce di un’assassina feroce e crudele. Attraverso il sofisticato mondo dell’arte, Mordenti e i suoi compagni scivoleranno in una spirale fatta di violenza, sadismo e depravazione. Il suo odio, alimentato da un insano desiderio di vendetta, cercherà di portarne in luce la parte peggiore.
Soltanto la bella e ricca Maëlis, tenente di polizia abile e determinata, tenterà di impedire che le lezioni di tenebra del commissario lo conducano nella gelida oscurità di una strada senza ritorno.
Titolo Lezioni di tenebra Autore Pandiani Enrico Prezzo di copertina € 16,00 Dati 2011, 359 p., brossura Editore Instar Libri (collana FuoriClasse) Disponibile anche in ebook |
Un estratto dal nuovo libro:
Le gambe elegantemente accavallate, Maëlis Deslandes sedeva su una delle panche del corridoio accanto a una grande finestra che affacciava sulla Senna. Era intenta a scrivere qualcosa su un taccuino con la copertina di marocchino bordò. L’ho osservata per qualche istante chiedendomi cosa diavolo ci facesse una donna del genere nella polizia giudiziaria. Sollevando il capo mi ha scorto.
Ha chiuso il taccuino e l’ha riposto assieme alla stilografica nella borsa posata accanto a sé, poi si è alzata in piedi e mi è venuta incontro. Sorrisi non se n’è sprecati quando ci siamo trovati l’uno dinnanzi all’altra. Era alta, senza sforzo avrebbe potuto colpirmi al mento con una testata. E non l’avrei potuta certo biasimare.
«Mi dispiace per quello che le è successo» ha detto invece. «Dev’essere stato terribile.»
Se l’intento era spiazzarmi, c’è riuscita alla grande.
«Grazie, tenente» ho balbettato, «apprezzo che me lo abbia detto.»
Ha incrociato le braccia. Aveva un profumo delicato, molto asciutto, mi sono venuti in mente la lavanda e il rosmarino. «La prenderemo» ha detto.
«Sì certo, la prenderemo. Vogliamo andare?»
Uscendo dalla Grande Bôite siamo stati avvolti dalla luce del sole che ci ha accompagnati come un’onda luminosa alla mia auto. Senza volerlo mi sono trovato ad aprirle la portiera.
«Non c’è alcun bisogno di queste gentilezze» ha detto con un sorriso, «la prego di trattarmi come farebbe con qualsiasi altro collega.»
Mi sono accomodato al volante, ho allacciato la cintura e siamo partiti. Ho infilato il boulevard du Palais e abbiamo traversato il fiume sul Pont au Change. Il boulevard de Sébastopol era intasato quindi siamo avanzati lentamente. Nessuno dei due ha aperto bocca fino all’altezza della Tour Saint-Jacques.
Cristina Aicardi ha detto: Una trama ben costruita, articolata e complessa, che si dipana senza intoppi ,scorrendo agile e sorretta, come detto, da una scrittura colma di ironia e di graffiante sarcasmo che sono sempre le qualità che io apprezzo maggiormente in un libro.
Terzo romanzo con protagonista l'ispettore Mordenti a capo de "les Italiens" della Crim parigina. Un bel salto rispetto ai due libri precedenti.Nel primo del commissario non veniva detto neanche il nome, mentre qui invece lo troviamo protagonista assoluto della storia,descritto in modo più approfondito, con la sua sua aria da superpoliziotto figo ed invincibile alla quale fanno da giusto contrappunto tanta ironia e sarcasmo, caratteristiche della deliziosa scrittura di Pandiani.
La trama prende l'avvio con l'omicidio della compagna del poliziotto per poi dipanarsi tra furti e falsificazioni di opere d'arte passando anche attraverso club privè sadomaso.
L'omicidio iniziale fa sprofondare Mordenti nelle tenebre del titolo, nelle quali si trova combattuto tra il desiderio di vendetta e il dovere di poliziotto e questo ci permette di conoscerlo più a fondo con le sue debolezze e fragilità. Qui la squadra de "les Italiens" è un poco in secondo piano rispetto ai libri precedenti ; Mordenti è affiancato nelle indagini da una meravigliosa ed elegantissima poliziotta che pare fargli dimenticare un po' troppo velocemente la compagna uccisa.
Una trama ben costruita, articolata e complessa, che si dipana senza intoppi ,scorrendo agile e sorretta, come detto, da una scrittura colma di ironia e di graffiante sarcasmo che sono sempre le qualità che io apprezzo maggiormente in un libro.
Per essere una che notoriamente non ama i libri cosiddetti "noir" devo ribadire che trovo lilbri di Pandiani piacevolissimi, un equilibrato connubio tra giallo, azione, humor e riflessione sociale.
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Leggetelo, leggetelo, leggetelo!!! E leggete anche i primi due libri di Pandiani : belli, veramente belli!!
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