Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: "Io, Barthomieu, monaco dell'abbazia di Ruac.....
Cristina Aicardi ha detto: non si prova mai a voglia, la curiosità di girare pagina per vedere cosa succede.
Libro tutto sommato scorrevole, non noioso che si lascia leggere senza però suscitare nè interesse nè particolare coinvolgimento :potrei dire senza infamia e senza lode.
Nulla mi ha particolarmente colpito, nè i personaggi, che sono poco caratterizzati, nè la trama che non riesce a catturare. La storia ,che si sviluppa su tre diversi piani temporali il presente, il medioevo e la preistoria , procede tutto sommato spedita, senza particolari lungaggini , ma non si prova mai a voglia, la curiosità di girare pagina per vedere cosa succede, si gira e basta. Piatto e un po' monocorde non riesce a decollare neanche nelle scene più movimentate .
Titolo La mappa del destino Autore Cooper Glenn Prezzo Prezzo di copertina € 19,60 Dati 2011, 410 p., rilegato Traduttore Februari V.; Rincori A. Editore Nord (collana Narrativa Nord) |
Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: "Io, Barthomieu, monaco dell'abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia." Per migliaia di anni è rimasto immerso nell'oscurità. Poi un'intuizione ha squarciato le tenebre. Incredulo, l'archeologo Lue Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all'ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto medievale... Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte. Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo. Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo.
Libro tutto sommato scorrevole, non noioso che si lascia leggere senza però suscitare nè interesse nè particolare coinvolgimento :potrei dire senza infamia e senza lode.
Nulla mi ha particolarmente colpito, nè i personaggi, che sono poco caratterizzati, nè la trama che non riesce a catturare. La storia ,che si sviluppa su tre diversi piani temporali il presente, il medioevo e la preistoria , procede tutto sommato spedita, senza particolari lungaggini , ma non si prova mai a voglia, la curiosità di girare pagina per vedere cosa succede, si gira e basta. Piatto e un po' monocorde non riesce a decollare neanche nelle scene più movimentate .
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Romanzo scorrevole e veloce da leggere, anche se quando l'hai finito non lo rimpiangi.
Un po' scontati gli argomenti trattati (codici segreti, una sorta di elisir di lunga vita, anche i Templari giusto per non lasciarli fuori...).
Decisamente più intrigante il suo primo libro, La biblioteca dei morti.
Concordo con i commenti precedenti, il libro è abbstanza scorrevole ed in alcuni punti presenta la giusta dose di pathos. Tuttavia, gli argomenti non sono originali(immancabili i Templari che saltano fuori anche quando non te l'aspetti) e la descrizione degli effetti provocati dal presunto elisir l'ho trovata noiosa. Inoltre, l'autore si addentra in teorie scientifiche senza spiegarle adeguatamente, almeno a mio parere.
Giudizio complessivamente sufficiente ma nulla più.
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