Voto
La Francia può essere considerata a torto o a ragione il paese che più contribuisce nella produzione del romanzo giallo o meglio del romanzo di inchiesta sociale; anzi gli scrittori francesi sono ritenuti coloro che hanno fatto nascere il genere stesso. In Italia, luogo in cui ormai sono tanti coloro che si cimentano in questo tipo di scrittura, è ormai di uso comune definire “ noir “ il romanzo conosciuto classicamente come “giallo”. Il noir è sempre più spesso strumento di denuncia sociale, quindi in Francia l'argomento che ultimamente va, per così dire, per la maggiore, è, ed è quasi scontato che sia così, la rivolta, la condizione di vita, le contraddizioni, la repressione ecc.. che si sviluppano nelle periferie francesi, meglio conosciute come “banlieue”.
L'ultimo romanzo di Dominique Manotti ruota attorno a come le forze predisposte alla tutela dell'ordine pubblico si dispongono nei confronti della periferia parigina. I protagonisti, femminili, del romanzo sono la rappresentazione delle due facce della stessa medaglia : quella della polizia. Al proprio interno esiste la parte buona e quella cattiva e solo una prevarrà sull'altra e come è immaginabile, essendo il noir uno strumento che tende a descrivere la realtà, non ci potrà essere un lieto fine. Uno dei pregi assegnabili alla Manotti è quello di aver scritto un buon libro soprattutto perchè ha insegnato proprio in uno dei luoghi cardine delle banlieue : Saint- Denis.
Recensione di Edoardo Todaro
precpa@interfree.it
TRAMA: Parigi, vigilia della grande rivolta delle banlieu. Nell'estrema periferia della capitale, un piccolo commissariato diviene luogo d'esperimento di nuove politiche di sicurezza. A guidarlo è la commissaria Le Muir, astro nascente della squadra che elabora le strategie del ministero dell'Interno e che porterà il responsabile del dicastero a vincere le elezioni presidenziali. "La Muraille" (la Muraglia), come la chiamano i suoi uomini, ha una lunga esperienza dei quartieri difficili e crede che la polizia debba essere percepita come detentrice della forza e che gli abusi di potere contro chi si ribella siano inevitabili. Come lei la pensano il suo autista, dal passato oscuro, e i veterani del dipartimento. A scontrarsi con questa concezione sono soprattutto i più giovani, tra cui un agente al suo primo incarico e un'affascinante recluta, convinti che si possa e si debba agire diversamente. L'incendio doloso di un alloggio di immigrati e il pestaggio a morte di un minorenne durante un controllo sconvolgeranno la situazione, in un duello a distanza tra due donne, intelligenti e tenaci, che si odiano prima ancora di conoscersi.
Titolo Già noto alle forze di polizia
Autore Manotti Dominique
Prezzo di copertina € 16,00
Su Amazon €13,60
Dati 2011, 187 p., brossura
Traduttore Fornasiero S.
Editore Tropea (collana Fuorionda. Iperfiction)
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
La Francia può essere considerata a torto o a ragione il paese che più contribuisce nella produzione del romanzo giallo o meglio del romanzo di inchiesta sociale; anzi gli scrittori francesi sono ritenuti coloro che hanno fatto nascere il genere stesso. In Italia, luogo in cui ormai sono tanti coloro che si cimentano in questo tipo di scrittura, è ormai di uso comune definire “ noir “ il romanzo conosciuto classicamente come “giallo”. Il noir è sempre più spesso strumento di denuncia sociale, quindi in Francia l'argomento che ultimamente va, per così dire, per la maggiore, è, ed è quasi scontato che sia così, la rivolta, la condizione di vita, le contraddizioni, la repressione ecc.. che si sviluppano nelle periferie francesi, meglio conosciute come “banlieue”.
L'ultimo romanzo di Dominique Manotti ruota attorno a come le forze predisposte alla tutela dell'ordine pubblico si dispongono nei confronti della periferia parigina. I protagonisti, femminili, del romanzo sono la rappresentazione delle due facce della stessa medaglia : quella della polizia. Al proprio interno esiste la parte buona e quella cattiva e solo una prevarrà sull'altra e come è immaginabile, essendo il noir uno strumento che tende a descrivere la realtà, non ci potrà essere un lieto fine. Uno dei pregi assegnabili alla Manotti è quello di aver scritto un buon libro soprattutto perchè ha insegnato proprio in uno dei luoghi cardine delle banlieue : Saint- Denis.
Recensione di Edoardo Todaro
precpa@interfree.it
TRAMA: Parigi, vigilia della grande rivolta delle banlieu. Nell'estrema periferia della capitale, un piccolo commissariato diviene luogo d'esperimento di nuove politiche di sicurezza. A guidarlo è la commissaria Le Muir, astro nascente della squadra che elabora le strategie del ministero dell'Interno e che porterà il responsabile del dicastero a vincere le elezioni presidenziali. "La Muraille" (la Muraglia), come la chiamano i suoi uomini, ha una lunga esperienza dei quartieri difficili e crede che la polizia debba essere percepita come detentrice della forza e che gli abusi di potere contro chi si ribella siano inevitabili. Come lei la pensano il suo autista, dal passato oscuro, e i veterani del dipartimento. A scontrarsi con questa concezione sono soprattutto i più giovani, tra cui un agente al suo primo incarico e un'affascinante recluta, convinti che si possa e si debba agire diversamente. L'incendio doloso di un alloggio di immigrati e il pestaggio a morte di un minorenne durante un controllo sconvolgeranno la situazione, in un duello a distanza tra due donne, intelligenti e tenaci, che si odiano prima ancora di conoscersi.
Titolo Già noto alle forze di polizia
Autore Manotti Dominique
Prezzo di copertina € 16,00
Su Amazon €13,60
Dati 2011, 187 p., brossura
Traduttore Fornasiero S.
Editore Tropea (collana Fuorionda. Iperfiction)
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
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