Recensione a cura di Giuseppe Casa
Voto
Di Scott Phillips avevo letto solo un racconto su un antologia e ci misi poco a scoprire che l'autore era già noto in Italia perché la casa editrice Piemme nel 2000 e nel 2001 aveva pubblicato due suoi romanzi. Poi più nulla. Chissà perché? “The Ice Harvest” è un piccolo capolavoro, in italiano diventa “Natale a Luci rosse”, non so se sia azzeccato il titolo, ma la traduzione di Stefano Bortolussi è ottima e di sicuro la storia è tra le più interessanti che abbia letto negli ultimi anni.
Il ritmo è frenetico, la tensione a mille, il tutto raccontato con uno humor nero della migliore tradizione hard boiled, con un finale spietato e sorprendente. Non è per niente facile concentrare una nottata in duecento cinquanta pagine senza annoiare. Invece Phillips ci riesce benissimo. La nottata è quella di Natale, “il giorno del compleanno di Dio”.
TRAMA: Charlie Arglist è un avvocato un po' alla deriva, la moglie lo ha lasciato (si è rifatta una vita con un altro uomo ) e vive lontano dai figli. Il senso di colpa lo perseguita, e ha solo una speranza, quella di andar via dalla periferia di Wichita, Kansas. I suoi clienti e amici sono dei malavitosi che gestiscono locali notturni di spogliarello e centri massaggi con servizi supplementari. Le sue donne sono le puttane dei locali. Negli anni ha accumulato un “tesoretto” con mezzi poco leciti, insieme al suo amico e socio Vic Cavanaugh, e con lui vorrebbe scappare, raggiungere il sole e il mare da qualche parte lontano per lasciarsi dietro il passato opprimente. Insieme hanno pianificato la fuga da tempo, vogliono andare via proprio la notte della vigilia di Natale, una notte gelata, e mentre tutti iniziano a scartare i regali sotto l'albero, sotto la neve affiora il primo cadavere. E poi, una corsa contro il tempo, dove piovono i morti, e nel finale la neve si tinge di rosso.
Titolo Natale a luci rosse
Autore Scott Phillips
Difficile reperibilità
Dati 2000, Pag, 256
Traduttore S. Bortolussi
Editore Piemme
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
Voto
Di Scott Phillips avevo letto solo un racconto su un antologia e ci misi poco a scoprire che l'autore era già noto in Italia perché la casa editrice Piemme nel 2000 e nel 2001 aveva pubblicato due suoi romanzi. Poi più nulla. Chissà perché? “The Ice Harvest” è un piccolo capolavoro, in italiano diventa “Natale a Luci rosse”, non so se sia azzeccato il titolo, ma la traduzione di Stefano Bortolussi è ottima e di sicuro la storia è tra le più interessanti che abbia letto negli ultimi anni.
Il ritmo è frenetico, la tensione a mille, il tutto raccontato con uno humor nero della migliore tradizione hard boiled, con un finale spietato e sorprendente. Non è per niente facile concentrare una nottata in duecento cinquanta pagine senza annoiare. Invece Phillips ci riesce benissimo. La nottata è quella di Natale, “il giorno del compleanno di Dio”.
TRAMA: Charlie Arglist è un avvocato un po' alla deriva, la moglie lo ha lasciato (si è rifatta una vita con un altro uomo ) e vive lontano dai figli. Il senso di colpa lo perseguita, e ha solo una speranza, quella di andar via dalla periferia di Wichita, Kansas. I suoi clienti e amici sono dei malavitosi che gestiscono locali notturni di spogliarello e centri massaggi con servizi supplementari. Le sue donne sono le puttane dei locali. Negli anni ha accumulato un “tesoretto” con mezzi poco leciti, insieme al suo amico e socio Vic Cavanaugh, e con lui vorrebbe scappare, raggiungere il sole e il mare da qualche parte lontano per lasciarsi dietro il passato opprimente. Insieme hanno pianificato la fuga da tempo, vogliono andare via proprio la notte della vigilia di Natale, una notte gelata, e mentre tutti iniziano a scartare i regali sotto l'albero, sotto la neve affiora il primo cadavere. E poi, una corsa contro il tempo, dove piovono i morti, e nel finale la neve si tinge di rosso.
Titolo Natale a luci rosse
Autore Scott Phillips
Difficile reperibilità
Dati 2000, Pag, 256
Traduttore S. Bortolussi
Editore Piemme
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Fonte: Thrillerpages.blogspot.com
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