Recensione a cura di Cristina Aicardi:
Un romanzo crudele, non tanto e non solo per gli efferati omicidi commessi dal protagonista , ma soprattutto per la descrizione del vuoto assoluto nel quale si muovono i protagonisti. Feroce e mai compiaciuta descrizione di una generazione, quella degli yuppies degli anni 80, che aveva fatto dell'apparire la propria ragione di vita. Un mondo indifferente a tutto e a tutti,dove non c'è compassione, partecipazione , comprensione, ma solo disprezzo per chi non "ha. Il protagonista è un folle, ma gli altri non sono da meno- E' un mondo che pare finto..come è possibile che anche quando il protagonista confessa i suoi omicidi nessuno lo ascolti?E' un mondo dove nessuno si fa domande anche perchè non saprebbero darsi delle risposte e neanche sono interessati a farlo, tutti presi da discussioni effimere sull'abbigliamento e sul miglior ristorante dove far sfoggio della propria carta di credito platino.Un mondo talmente finto , spersonalizzato, dove tutti sono in fondo uguali ed infatti i protagonisti faticano e riconoscersi, confondendo visi e volti dentro i capi firmati. Una realtà dove il dolore più grande è rendersi conto che il proprio biglietto da visita non è poi così raffinato come si credeva. Un mondo fatto di nulla..dal quale non c'è uscita ,non c'è finale .....this is not an exit.
Voto 4/5
Un romanzo crudele, non tanto e non solo per gli efferati omicidi commessi dal protagonista , ma soprattutto per la descrizione del vuoto assoluto nel quale si muovono i protagonisti. Feroce e mai compiaciuta descrizione di una generazione, quella degli yuppies degli anni 80, che aveva fatto dell'apparire la propria ragione di vita. Un mondo indifferente a tutto e a tutti,dove non c'è compassione, partecipazione , comprensione, ma solo disprezzo per chi non "ha. Il protagonista è un folle, ma gli altri non sono da meno- E' un mondo che pare finto..come è possibile che anche quando il protagonista confessa i suoi omicidi nessuno lo ascolti?E' un mondo dove nessuno si fa domande anche perchè non saprebbero darsi delle risposte e neanche sono interessati a farlo, tutti presi da discussioni effimere sull'abbigliamento e sul miglior ristorante dove far sfoggio della propria carta di credito platino.Un mondo talmente finto , spersonalizzato, dove tutti sono in fondo uguali ed infatti i protagonisti faticano e riconoscersi, confondendo visi e volti dentro i capi firmati. Una realtà dove il dolore più grande è rendersi conto che il proprio biglietto da visita non è poi così raffinato come si credeva. Un mondo fatto di nulla..dal quale non c'è uscita ,non c'è finale .....this is not an exit.
Voto 4/5
TRAMA: Patrick Bateman è giovane, bello, ricco. Vive a Manhattan, lavora a Wall Street e con i colleghi Timothy, David, Patten e Craig, frequenta i locali più alla moda, le palestre più esclusive e le toilette dove gira la migliore cocaina della città, discutendo di nuovi ristoranti, cameriere corpoduro ed eleganza maschile. Ma la sua vita è ricca di particolari piuttosto inquietanti e quando le tenebre scendono su New York, Patrick Bateman si trasforma in un torturatore omicida, freddo, metodico, spietato.
Titolo American Psycho
Autore Ellis Bret E.
Prezzo di copertina € 13,00
Dati 2005, 522 p.
Traduttore Culicchia G.
Editore Einaudi (collana Super ET)
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Titolo American Psycho
Autore Ellis Bret E.
Prezzo di copertina € 13,00
Dati 2005, 522 p.
Traduttore Culicchia G.
Editore Einaudi (collana Super ET)
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1 Lascia un commento:
Bella recensione, Cristina! Hai colto l'essenza di questo capolavoro. Però, che cavolo, 5 stellette ci stavano tutte, qui! :)
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