La struttura del libro mi è piaciuta molto, sebbene all'inizio l'intreccio crei nel lettore una sorta di confusione. Con il procedere della lettura, però, le tre storie combaciano come pezzi di un puzzle, fino al pirotecnico capitolo finale. Tale struttura, insieme alla scrittura di Alberto, asciutta e senza fronzoli, riesce a dare un notevole ritmo al romanzo. I personaggi mi sono piaciuti tutti, tranne la Santa, che risulta a mio parere un po' eccessiva nella sua caratterizzazione.
I temi trattati sono molto interessanti, in particolar modo quelli riguardanti i traffici ai confini dei Balcani. L'ambientazione è fantastica, mi ha fatto venire voglia di vedere Trieste d'inverno, con la bora, la neve... cazzo, dev'essere un'esperienza unica.
Un libro che potrebbe essere adatto a una trasposizione cinematografica scoppiettante, sicuramente da leggere!
E intanto aspetto il suo nuovo lavoro, sperando che il prossimo sia ancora più nero, per soddisfare appieno i miei gusti personali.
Voto 3/5
TRAMA: A Trieste, leggere la pagina della cronaca nera è noioso quanto fare la fila alle poste. Ci penserà Ljudmila Horvat, killer croata e fervente cattolica, a movimentare la sonnolenta città spazzata da una bora gelida. In compagnia di un ex poliziotto croato-bosniaco, la donna dovrà impedire che un oligarca russo riesca a portare a termine il suo piano criminoso: mettere in piedi un traffico illecito di uranio dal Congo verso l'Iran. A complicare la situazione entra in gioco Zeno Weber, ex mercenario triestino che, suo malgrado, si troverà coinvolto negli eventi. Con "Cul-de-sac" Alberto Custerlina sposta il mirino sul confine occidentale dei Balcani, mettendo in scena tre storie intrecciate che, in una escalation di avvenimenti, trascineranno i protagonisti in un abisso senza fondo, tra fascisti irriducibili, mafiosi russi, banchieri corrotti, poliziotti convinti di avere le mani troppo legate, organizzazioni segrete e criminali di bassa lega, tutti accomunati dalla smania di potere e di soldi, tutti personaggi di una tragedia umana fin troppo reale.
Titolo Cul-de-sac
Autore Custerlina Alberto
Prezzo di copertina € 17,00
Dati 2011, 192 p., brossura
Editore Dalai Editore (collana Vidocq)
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Una Trieste gelida, sferzata dalla bora fa da sfondo al libro di Custerlina.
Ho molto apprezzato il precedente "Mano nera" e anche questo mi è davvero piaciuto.
Un po' perplessa all'inizio quando non si capiva cosa avevano in comune i vari personaggi, ma la bravura dello scrittore sta anche in queste cose: deviare il lettore, a volte mandarlo in confusione con una serie di fili volanti che alla fine formeranno una fitta trama con una sua logica perfetta.
Unico neo, la fine. Mi ha un po' deluso ma non posso aggiungere altro.
Per l'ennesima volta, mi chiedo chi scriva i brevi riassunti dei risvolti di copertina. Fortunatamente, ho imparato a leggerli solo a lettura finita, se no, mi sarei chiesta se non avessi sbagliato libro!
Bello, proprio bello e velocissimo, Cul-de-sac. Un milione di euro che fa gola a troppi; un commercio di uranio; assortiti personaggi che si combattono e, a volte, si alleano; un efferato sterminio di una famiglia; un oligarca russo; una croata estremamente religiosa, che uccide nel nome di Dio per liberare il mondo dal Male...e il mitico Zeno Weber! Quanto l'ho amato, questo ex militare della Folgore, ex poliziotto, ex mercenario, ex addetto alla sicurezza di supermercati, ex tutto!
Rotola freneticamente, il libro di Custerlina, tutto azione e tutto fra Trieste e il confine slavo.
Ho apprezzato moltissimo la scrittura ironica, veloce e accurata. Apprezzabilissima la capacità dell'autore di rendere comprensibile una trama che, in altre mani, sarebbe risultata ostica.
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