Dati 2011, 287 p., rilegato
TRAMA: In una fredda giornata d'inverno, l'ispettore Hartman e l'agente Maria Wern vengono convocati per risolvere il caso più efferato e inquietante che abbiano mai visto: nelle campagne vicino a Kronkoping è stato ritrovato un cadavere appeso a un albero e trafitto da una lancia. Accanto all'uomo ci sono anche i corpi senza vita di alcuni animali. Un crimine davvero singolare, che fa pensare a un sacrificio rituale, collegato alla mitologia nordica. Un omicidio inspiegabile, che ricorda un delitto simile avvenuto a Uppsala ben nove anni prima. Come sono collegati tra loro i due casi? Per scoprirlo, Maria si lancerà nelle indagini, ma verrà risucchiata in una spirale fatta di strani indizi che rischiano di compromettere la sua carriera e interferire con la sua vita privata.
Recensione di Massimo Minimo:
Recensione di Massimo Minimo:
Un delitto efferato scuote la tranquillità delle campagne svedesi. Fra gli investigatori c'è l'agente Maria Wern, impegnata a destreggiarsi fra lavoro e famiglia; in particolare si deve "guardare" da una suocera a dir poco invadente. Mentre il Natale si avvicina, gli omicidi si susseguono e Maria vede messi in pericolo i suoi affetti più cari.
Ennesimo thriller nordico, "Il sacrificio" punta molto sul tema del mito legato ad Odino ed alle rune. Da apprezzare il personaggio dell'assassino, davvero inquietante nella sua follia. Nota negativa, il finale molto frettoloso, quasi che l'autrice non sapesse come concludere.
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Lo sto leggendo adesso, sono quasi a metà libro. Non mi piace molto, sembra quasi una saga di famiglia e ci sono molte incoerenze.
Posso dire che sono stufa di questi "fenomeni nordici".?? Libretto senza pretese ( ne ha scritti un po' prima che glieli traducessero in italiano e sinceramente non se ne sentiva la mancanza), che procede senza particolare entusiasmo nè colpi di scena. Il tema dei miti nordici sarebbe anche potuto essere interessante se non fosse stato trattato in modo un po' astruso e noiosetto. La protagonista non attira particolare simpatia, l'unico personaggio che mi è piaciuto è la perfida suocera. L'autrice indugia parecchio nella descrizione della vita famigliare , a scapito di un po' di brio nelle indagini.Come ha detto Max, il finale è un po' frettoloso e non se ne capisce il motivo. Direi che si può evitare senza rimorsi di sorta.
Libro abbastanza brutto, sono quasi alla fine, ma mi ha coinvolto molto poco, costringendomi a molte pause. La mia recensione sarà sicuramente negativa
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