Dati 2011, 308 p.
TRAMA: Joe tiene sotto controllo ogni aspetto della sua modesta esistenza, inclusi il lavoro che svolge di giorno presso il dipartimento di polizia e quello "notturno" consumato per le strade di Christchurch, in Nuova Zelanda. Ma quando il giornale annuncia la settima vittima dell'Intagliatore, l'imprendibile serial killer che sta terrorizzando la città, Joe capisce che qualcuno si è intromesso nella sua routine, perché lui sa che l'Intagliatore ne ha uccise solo sei. Lo sa con certezza. Per questo si metterà sulle tracce del suo imitatore, lo punirà per quell'omicidio in più e farà in modo che su di lui ricadano anche le accuse di tutti gli altri. Ha un piano perfetto che non può fallire perché lui è molto più intelligente di chiunque altro, anche se in centrale pensano che sia lo scemo del villaggio. Tutto quello che deve fare è tenere a bada le donne che gli stanno intorno, a cominciare da quell'invadente di sua madre. Man mano però che le sue indagini procedono, Joe si rende conto che anche il piano più dettagliato può avere qualche falla...
Recensione di Cristina Aicardi:
Uno dei romanzi più originali che abbia letto negli ultimi tempi. La scrittura in prima persona ci porta direttamente nella mente del serial killer e ci fa esplorare i meandri del suo pensiero, della sua assoluta incapacità di comprendere il male ed il suo desiderio di controllo assoluto. Una scrittura fluida, veloce , ricca di humor nero, sarcasmo e cinica ironia, piena di battute e considerazione alquanto perfide.Spassose le scene del serial killer alle prese con la madre un po' rimbambita o con il gatto.
Un trama ricca di suspance, molto violenta , che tiene il ritmo sino alla fine.
Recensione di Cristina Aicardi:
Uno dei romanzi più originali che abbia letto negli ultimi tempi. La scrittura in prima persona ci porta direttamente nella mente del serial killer e ci fa esplorare i meandri del suo pensiero, della sua assoluta incapacità di comprendere il male ed il suo desiderio di controllo assoluto. Una scrittura fluida, veloce , ricca di humor nero, sarcasmo e cinica ironia, piena di battute e considerazione alquanto perfide.Spassose le scene del serial killer alle prese con la madre un po' rimbambita o con il gatto.
Un trama ricca di suspance, molto violenta , che tiene il ritmo sino alla fine.
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Concordo con Cristina sull'originalità del romanzo. Interessante la figura del protagonista, Joe, abile nel recitare la parte del "disadattato". Non ho apprezzato molto l'entrata in scena di un'altra possibile serial-killer, con la quale Joe instaura un rapporto morboso. Da ammirare, infine, l'auto-controllo del protagonista: come si spiega altrimenti la sua scelta di lasciare in vita una madre tanto impicciona quanto tiranneggiante? Al suo posto io non sarei stato così clemente .... e voi?
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