La paura è un respiro trattenuto. Le parole diventano un sussurro e cedono al silenzio. Quando riceve la telefonata, la voce femminile che lo strappa al sonno è spaventata e gli dà appuntamento per il giorno dopo, in un'aula di tribunale. Non la incontrerà. In quell'aula qualcuno la uccide e si toglie la vita e tutto quello che la ragazza riesce a dire sono tre sillabe, un nome. Solara....Desiderare il silenzio, invece di combatterlo....
è nato a Bologna, dove vive tuttora ed è ingegnere elettronico.
È considerato dalla critica uno degli scrittori più interessantie originali della narrativa italiana di oggi.
Lentamente prima di morire (Piemme) è il suo primo libro e ha avuto un ottimo successo.
Per Piemme ha pubblicato anche il thriller L'ultima estate di innocenza e il romanzo Il tempo infranto, sulla strage alla stazione di Bologna.
Per Perdisa Pop ha scritto Fragile. Per la collana Verdenero di edizioni Ambiente ha pubblicato Vite spericolate.
è giornalista e si occupa di temi sociali e di attualità.
Ha scritto per Il Corriere della Sera, L'Espresso, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Micromega.
Tra i suoi libri Poteri Forti (Rizzoli-BUR, 2005), Opus Dei segreta (Rizzoli-BUR, 2006), Fratelli d'Italia (Rizzoli-BUR, 2007), Olocausto bianco (RIzzoli-BUR, 2008), Colletti sporchi (con Luca Tescaroli, Rizzoli-BUR, 2008), L'unto del Signore (con Udo Gümpel, Rizzoli-BUR, 2009) e La lobby di Dio (Chiarelettere, 2010).
Nel 2008 ha pubblicato il romanzo La società del sapere (Rizzoli, 2008).
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La paura è un respiro trattenuto.
Le parole diventano un sussurro e cedono al silenzio.
Quando riceve la telefonata, la voce femminile che lo strappa al sonno è spaventata e gli dà appuntamento per il giorno dopo, in un'aula di tribunale.
Non la incontrerà. In quell'aula qualcuno la uccide e si toglie la vita e tutto quello che la ragazza riesce a dire sono tre sillabe, un nome.
Solara.
Un nome che lo riporta in un pomeriggio in cui sua moglie muore in un incidente stradale, lasciandolo solo a crescere Giulia.
E ancora più indietro, al luglio del 1992, quando una bomba esplode in via d'Amelio e uccide Paolo Borsellino e la sua scorta. Non sarà l'ultima, quella bomba. E non era la prima.
Giovanni Falcone, a Capaci, il maggio precedente.
E poi Firenze, Milano, Roma. Bombe che non hanno un senso o forse ne hanno anche troppo.
La verità di quei giorni è sepolta sotto un cumulo di macerie che in troppi hanno interesse a non rimuovere.
Forse l'uomo avrebbe dovuto lasciar perdere, il giorno in cui ha sentito quel nome. Fingere di non sapere che l'inchiesta a cui avevano lavorato il padre e la moglie, entrambi giornalisti, aveva lasciato troppi nervi scoperti.
Desiderare il silenzio, invece di combatterlo.
Desiderare il silenzio, invece di combatterlo.
Massimo Minimo ha detto: Un libro bello, che lascia un'amarezza ed un senso di impotenza pari a quelle provate dal protagonista durante lo svolgersi della vicenda.
Un libro complesso che racconta una storia complessa, un romanzo che (forse) non è solo un romanzo.
All'inizio degli anni '90 l'inchiesta di Tangentopoli spazza via la vecchia classe politica e porta all'avvio della Seconda Repubblica. Nel 1992 a Palermo la mafia uccide prima Falcone e poi Borsellino. L'anno dopo scoppiano le bombe di Firenze, Milano e Roma.
Cosa lega questi fatti? E' ciò che cerca di scoprire il protagonista del libro, uno scrittore di storie per bambini con un passato da giornalista. La sua vita è segnata da un incidente stradale che gli ha portato via la giovane moglie e reso invalido l'anziano padre.
La telefonata di una sconosciuta che chiede di incontrarlo mette in moto una serie di avvenimenti e lo risveglia dal torpore in cui era caduto. Con l'aiuto del padre, di un amico magistrato e di altre figure abituate a muoversi nell'ombra, l'uomo capisce che non tutto è come sembra e la linea di demarcazione fra "buoni" e "cattivi" è molto più sottile di quanto si immagini. Pagando un prezzo altissimo arriverà in fondo alla storia, senza però avere la certezza che le cose siano davvero andate così.
Un libro bello, che lascia un'amarezza ed un senso di impotenza pari a quelle provate dal protagonista durante lo svolgersi della vicenda.
Nello stesso tempo lancia un messaggio di speranza, la speranza che ci siano ancora uomini che si battono per la verità e che non vogliono il silenzio.
Il tutto ricordandoci che è "solo" una storia, ma con una domanda da farci :
"E se fosse tutto vero?"
Patrick Fogli |
È considerato dalla critica uno degli scrittori più interessantie originali della narrativa italiana di oggi.
Lentamente prima di morire (Piemme) è il suo primo libro e ha avuto un ottimo successo.
Per Piemme ha pubblicato anche il thriller L'ultima estate di innocenza e il romanzo Il tempo infranto, sulla strage alla stazione di Bologna.
Per Perdisa Pop ha scritto Fragile. Per la collana Verdenero di edizioni Ambiente ha pubblicato Vite spericolate.
Ferruccio Pinotti |
Ha scritto per Il Corriere della Sera, L'Espresso, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Micromega.
Tra i suoi libri Poteri Forti (Rizzoli-BUR, 2005), Opus Dei segreta (Rizzoli-BUR, 2006), Fratelli d'Italia (Rizzoli-BUR, 2007), Olocausto bianco (RIzzoli-BUR, 2008), Colletti sporchi (con Luca Tescaroli, Rizzoli-BUR, 2008), L'unto del Signore (con Udo Gümpel, Rizzoli-BUR, 2009) e La lobby di Dio (Chiarelettere, 2010).
Nel 2008 ha pubblicato il romanzo La società del sapere (Rizzoli, 2008).
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Tiziana Sette ha detto:
"E se fosse tutto vero?" questa domanda credo riassuma perfettamente il senso del libro "Non voglio il silenzio" di Patrick Fogli e Ferruccio Pinotti. Intricato, inquietante e avvincente, è sicuramente uno dei migliori libri letti nell'ultimo periodo. La narrazione a frasi brevi, i continui colpi di scena e il quadro che si fa sempre più complesso spingono ad arrivare alla conclusione il prima possibile. Incidenti che non sono incidenti, auto senza targa, rapimenti e omicidi si susseguono e sembrano sempre anticipare i protagonisti. Due giornalisti, un magistrato che combatte fino all'ultimo, un uomo dei servizi. Tutti decisi a fare luce su qualcosa che è successo anni fa ma che li riguarda ancora nel presente. Anche se il prezzo da pagare sarà molto alto, forse troppo. Consigliato vivamente! Voto 4,5/5
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